Ha reso finalmente un servizio al suo paese
Levando le tende mestamente il barboncino di Varese
Per questo oggi non mi partiva la motosega
È tutto il giorno che per solidarietà ella si nega
Era affranta per il tramonto del coniglio da battaglia
Era disperata per l’agonia e l’avvisaglia
O qual fine, o quale scorno, o qual delusione
Sparire così immantinente senza lasciar traccia d’erezione
Da Varese a Edolo passando per Legnano
Ma quanti tuoni e quanti fulmini per raccattare un po’ di grano
I formidabili anni passati a falciare il prato bergamasco
I formidabili sforzi fatti per tenere sempre in alto il fiasco
A che son serviti se non a mangiare una cofana di rigatoni
Per poter poi dire di aver tenuto testa a simili predoni
Non so che dire, mi sento vilmente ammorbato
Ho vissuto 20 anni a sentire l’odore dell’abigeato
In 20 anni ho contato tanti capi di bestiame
Adesso è chiaro, quanto costa il vuoto spinto del reame
Non voglio andare a pescare trote a Brescia
Non voglio ascoltare altre strofe di canzone moscia
Sono stanco, poco ho visto e troppo ho dato
Sono stufo, con quanta arroganza mi hanno smaronato
Adesso basta, adesso esco dal portone
Scendo in strada, vado al seggio e tiro lo sciacquone
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