domenica 3 giugno 2012

Tartano (SO). Tumulti nel cantiere dell’autostrada Rondelli – Passo Gavet

L’Ente Sovracomunale delle Autostrade Orobiche (ESAO) ha licenziato il progetto per le realizzazione di un autostrada a 2 corsie per ogni senso di marcia che collegherà Corsuolo con il terzo lago di Porcile. Il primo stralcio ad essere realizzato sarà il collegamento Rondelli-Passo Gavet. La scelta è motivata dal fatto che le attuali infrastrutture, causa sovraccarico di traffico, sono state causa di diversi incidenti stradali (l’ultimo lo scorso mese di agosto è stato lo scontro frontale tra due muli carichi di sale in località Gavedino). Si è perciò ritenuto necessario intervenire per sanare le situazioni più urgenti.

L’avvio del cantiere in località Rondelli è stato funestato da alcuni tumulti, scatenati dal noto scultore FrancOsvaldo Mostricini (noto come il padre della c.d. “arte sclero-relazionale”) . Mostricini è proprietario della c.d. “Gabbia degli sgorbi”, una cascina che si trova proprio in esatta corrispondenza al luogo dove sorgerà un pilone della nuova strada.

Un mese fa ho ricevuto una lettera con la quale mi si informava che il terreno su cui insiste la mia casa era stato espropriato per la realizzazione di un pilone e mi era perciò ingiunto di provvedere mia sponte all’abbattimento della casa. Se non avessi proceduto volontariamente, la demolizione sarebbe stata d’ufficio disposta dall’ESAO, con successivo addebito delle spese. Il Presidente di ESAO, conscio del disagio arrecatomi e volendomi riservare un trattamento amichevole, mi offriva lo sconto del 25% per l’acquisto dei 50 kg di tritolo necessari alla demolizione. Non solo, mi era anche offerto il diritto di potermi realizzare una nuova abitazione loculare ipogea, scavando di picco e pala nel pilone. Infine, in virtù della mia conclamata fama di artista, avrei potuto rivestire l’esterno del pilone con un ciclo di bassorilievi in calcestruzzo, asfalto e piombo dal titolo VIA CRUCIS ALLUCINOGENA. Io mi sono rifiutato e mi sono asserragliato con moglie, figli, 6 capre ed 8 pecore nella casa. Se mi vogliono cacciare, assieme alla casa devono abbattere me, la mia famiglia ed il bestiame ovicaprino, che è poi la stessa cosa. Sono armato fino ai denti: se mi attaccano sono pronto ad uscire a motosega in resta dal mio fortino ed a fare bistecche di tutto quello che mi capita a tiro, vista anche la fame che ho. Del resto, visti i miei compagni di resistenza, credetemi, la galera usque ad mortem non mi fa paura”, dichiara Mostricini.

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