Giungono
a Pasquino Pinzocheri Press Agency notizie di inenarrabile abominio
da quel delendo borgo dimenticato dagli dei che è Cologna.
Domande esistenziali a margine: ma perchè essi medesimi dei non
smettono di dimenticarsi di Cologna?? Perchè non se ne ricordano,
ponendovi i loro amorevoli occhi ed incenerendola seduta stante??
Perchè gli dei non fanno di Cologna la nuova Sodoma, la nuova
Gomorra, la nuova Carthago??
In
fondo, anche gli dei hanno dei ben precisi doveri nei confronti di,
noi disastrato genere umano, straziato nel profondo delle carni e
dell'anima solo per il fatto che il borgo di Cologna esiste. Gli dei
hanno il dovere di intervenire ed intercedere per rendere meno atroce
la nostra breve e magra giornata terrena, altrimenti non si vede
perchè si debba loro render culto, offrendo sacrifici ed andando
pellegrini nei loro santuari!!
Domande
che restano in sospeso nell'aria, in questo simili al lezzo che si
respira a pieni polmoni ogniqualvolta ci si avvicini ai bastioni
ed alla mura di sterco che circondano Cologna.
Esaurita
la doverosa premessa esistenziale e teologica, veniamo ora alla
notizia, una notizia letteralmente aulente e succulenta: a Cologna
sono stati emanati statuti, bolle e rescritti per la regolamentazione
della coprofagia e della coprofilia.
Che
sia chiaro: anche a Cologna, come nel resto del mondo, le leggi
arrivano sempre a regolamentare in ritardo realtà, usanze e
consuetudini che esistono da tempo. Coprofagia e coprofilia sono da
sempre esercitate a Cologna, in modi socialmente accettati.
Semplicemente, si è in questi tempi deciso di dare una forma
giuridica a costumi inveterati.
Animata
da ferreo senso del dovere di cronaca verso le moltitudini assetate
di verità, una troupe di Pasquino Pinzocheri Press Agency ha varcato
le porte di Cologna, bardata di maschere antigas e munita di tutti i
dispositivi di protezione individuale contro i mefitici, ferali
agenti biologici che colà imperversano.
É
stato possibile intervistare Porcinello Guanofagis, primo
dirigente dell'Ufficio Centrale Stercofilia del Serenissimo
e Crostosissimo Governatorato di Cologna. Se ne riportano le
farneticanti dichiarazioni, come mero adempimento del surrichiamato
dovere di cronaca, non facendo mistero del disgusto provato nel
portare a termine il compito. Questo è quanto:
- ""come gli antichi greci ed i romani avevano il culto delle messi e del pane, noi veneriamo ogni tipo di deiezione, umana o animale che sia, come nostra fonte di sostentamento
- il cibo e la tradizione alimentare sono elementi fondanti dell'identità storica e culturale di un popolo. Questo vale anche per noi popolo cologno, un popolo piccolo nella demografia ma grande nella determinazione e nell'autoconsapevolezza, autoconsapevolezza che ci viene dall'essere consumatori ed adoratori di ogni tipo di escremento
- nella nostra centralissima piazza dell'Unità nazionale, di fronte all'ingresso delle catacombe di san Paltanello, si trova il monumento alla dea Cologna, un monumento di dimensioni colossali, composto da una mucca mentre espleta le sue funzioni corporali, con uno stuolo di persone inginocchiate a bocca aperta sotto la sua coda, in attesa che la manna piova, per saziarne la fame, una fame carnale e spirituale al contempo
- in nessuna casa di Cologna può mancare la fecalera, una cisternetta da un lato collegata alla tubazione in uscita dalla latrina e dell'altro lato munita di uno sportello per riporvi le deiezioni animali raccolte e portate a casa (i nostri vecchi ancora le raccolgono usando il loro cappello di feltro ed è bellissimo vedere i radiosi sorrisi dei bambini quando vedono i nonni arrivare a casa con una tale cornucopia)
- è sempre una grande emozione rincasare la sera dopo una dura giornata di lavoro e sedersi a tavola di fronte ad un vassoio di squisite sterkadas, palle di sterco cotte alla brace, oppure davanti ad una fumante ciotola di koprosupa, zuppa a base di sterco. E come non commuoverci di fronte ad una fetta di kopropita, la torta di letame fresco che a Cologna non manca mai in nessun banchetto nuziale
- l'Ufficio Centrale Stercofilia ed il Serenissimo e Crostosissimo Governatorato hanno deciso di emanare delle disposizioni per la regolamentazione di coprofagia e coprofilia perchè abbiamo notato, soprattutto nei giovani, una minore propensione alla venerazione degli escrementi, alla loro raccolta e conservazione e, soprattutto, al loro consumo alimentare
- per questo motivo, per ogni nostro concittadino maggiore di 18 anni, il godimento dei diritti civili è subordinato alla raccolta ed alla detenzione domestica di almeno 20 kg di sterco (umano o animale che sia). Non solo, per poter possedere beni immobili, compiere negozi giuridici e contrarre matrimonio è necessario depositare presso la sede del governatorato una dichiarazione giurata di almeno due testimoni secondo la quale il soggetto interessato consuma alimenti a base di deiezioni almeno 5 volte la settimana
- inoltre, occorre sottolineare come si parli spesso a sproposito di economia circolare, cadendo nell'ambientalismo d'accatto, ciarliero ed a buon mercato. La regolamentazione in forza di legge del consumo di escrementi consente anche una precisa tracciabilità dei flussi letamiferi in uscita ed in entrata, da dove lascio immaginare, consentendo di fare di Cologna un preclaro esempio di economia circolare per l'intero orbe terracqueo. Cosa c'è di più efficiente, ecologico e sostenibile che consumare gli escrementi prodotti da se stessi, dai propri familiari o dagli animali?? Noi a Cologna abbiamo avuto l'intuizione del sommo vero, abbiamo definito l'alfa e l'omega, dove finisce l'uno comincia l'altro (anche del punto di vista fisiologico)""