giovedì 28 dicembre 2017

Morbegno (SO). Apparizione di una strana donna

Da alcuni giorni, per le strade del comune di Morbegno si aggira una donna di mezza età, dall'aspetto distinto, ben vestita e di buone maniere, che avvicina tutti i passanti per dire loro: "Il mio nome è Eva, Eva Quazione".
L'apparizione della singolare signora ha destato molta curiosità e notevoli reazioni tra la cittadinanza.

Alcuni vedono in Eva semplicemente una persona ridicola e mentecatta, una sorta di zimbello da prendere in giro, una sorta di scema che per fortuna non viene dal villaggio, venuta da fuori a far ridere la gente per strada, gente rassicurata dal fatto che non è dei loro. Alcuni giovani si sono avvicinati a lei ed hanno iniziato a schernirla, chiedendole di tenere un comportamento coerente col suo nome, al che lei ha risposto "io posso anche evacuare le mie viscere come e dove voi mi chiedete, ma sappiate che io sono venuta apposta per evacuare voi da questa necropoli con le buone maniere, prima che un potente spasmo, seguito da una alluvione aulente e brunastra vi porti con se senza chiedervi il permesso". I giovanotti hanno continuato con dileggi, frizzi e lazzi, invitando Eva ad assumere una purga per adempiere meglio ai propri compiti. La signora ha risposto ieratica di essere ben disponibile a seguire il suggerimento, purchè al contempo loro assumessero per via rettale interesse cassette di limoni, visto che "più di un cagone per volta non può essere messo in scena".

Ieri mattina Eva stava intrattenendo alcuni anziani seduti sui muretti vicini al Monumento, raccontando loro con dovizia di parole e dettagli i grandi benefici derivanti dall'attività di evacuazione. Gli anziani erano tutti contenti di potersi fare due grasse risate ascoltando gli sconnessi discorsi della signora ed hanno iniziato a commentare a suon di rumori ed olezzi sfinterogastrici. Eva non si è scomposta e, con fare alquanto serioso, ha dichiarato "petate e ruttate come e quanto vi pare, non sapete ancora che sarete seppelliti vivi a forza di rutti e flatulenze".

In piazza della stazione Eva è salita in piedi su una panchina e, con toni da predicatore, ha iniziato a magnificare il valore, sia in termini di salute fisica che di edificazione morale, dell'avere sempre le budella vuote, affermando con grande enfasi che "budella vuote fanno anima candida". Un gruppo di ambientalisti si è avvicinato a lei con fare minaccioso, intimandole di smettere di istigare la popolazione allo svolgimento delle funzioni corporali, essendo tale attività fonte di inquinamento da nitrati per le falde freatiche. Solo l'intervento delle forze dell'ordine ha evitato il linciaggio per la povera Eva.

Eva è poi apparsa a Campovico, davanti ai cancelli del cimitero. Alle pie donne che stavano portando i fiori ai mariti anzitempo trasferitisi nella Gerusalemme celeste ha caldamente raccomandato di iniziare un percorso di purificazione, morale e corporale, tramite la meditazione ed il consumo di prugne secche e fagioli borlotti. Di fronte alle rimostranze di alcune signore ha replicato che "se è vero, come è vero, che una lunga quaresima sta per cominciare, sarebbe stupido e controproducente non iniziare già da subito un percorso di pulizia interiore e delle interiora".
Le pie donne campovichesi, recitando il rosario, hanno iniziato a riempire di randellate la povera donna, che si è salvata solo perchè le manigolde in questione sono scappate, terrorizzate da un un violento temporale, con grandinata di biglie di piombo, scatenatosi provvidenzialmente.

In località Arzo, la signora ha iniziato ad arringare le folle affermando che una pioggia di meteoriti a forma di peretta da clistere stava per abbattersi sul ridente borgo ed era perciò opportuno cogliere l'occasione di salvarsi l'anima, preparandosi in acconcia posizione, adatta a ricevere nel foro a ciò deputato il soprannaturale dono.
Come si è già avuto modo di capire, le virtù profetiche di Eva Quazione non riscuotono grande consenso, così che la soave donna si trova, suo malgrado, nello scomodo ruolo di Cassandra del terzo millennio. Infatti, anche il popolo di Arzo non ha per nulla avuto la capacità di comprendere appieno il messaggio salvifico che gli è stato portato ed ha iniziato a bersagliare la malcapitata con lanci di pannolini ed assorbenti intimi usati. Solo l'intervento della polizia municipale ha evitato che la situazione  degenerasse.
Prima di andarsene, scortata da tre professionisti della multa selvaggia, è però riuscita ad urlare "non osi l'uomo tenere otturato ciò che dev'essere  spurgato per la volontà superiore del mio mandante. Vuotate i vostri intestini prima che la mirabile flatulenza inizi a rombare in tutti gli angoli della terra, chiamandovi a render conto di fronte a ben alto giudice della vostra stitichezza intestinale e morale".

A Campoerbolo Eva è arrivata atterrando con un paracadute su cui è disegnata una supposta; sulle spalle aveva una confezione di Falqui da 800 confetti. Messi i piedi sul suolo, ha volto gli occhi al cielo ed ha poi dichiarato con voce stentorea "convertitevi e spurgatevi poichè ci stiamo avvicinando alla pienezza dei tempi e questo è l'ultimo treno da prendere, vi lascio immaginare dove". In questo caso, la buona Eva ha trovato una diversa accoglienza, forse in virtù del fatto che i Camperbolesi sono sono soliti nutrirsi brucando le erbe dei prati e mangiando le ghiande delle querce, avendo quindi una forte inclinazione all'attività di evacuazione degli intestini. Sta di fatto che tutti i presenti si sono precipitati in un boschetto e, dopo essersi accucciati, hanno iniziato a spingere, rendendo le loro anime e le loro budelle libere e leggere.
Udendo i loro rumori corporali, Eva Quazione ha detto "in verità, in verità ti dico, mio diletto popolo camperbolese, in te mi sono compiaciuta e d'ora in poi sarai il mio popolo eletto. Tutte le generazioni vi chiameranno beati e vi renderanno culto, e quando chi mi manda scatenerà su Morbegno la sua incontenibile ira, voi non avrete a temere alcun male. Il giorno prima del giudizio io vi apparirò in sogno e vi dirò di incrostare di marrone le spallette delle vostre porte, così che gli angeli incaricati di cancellare con fuoco e zolfo la superbia dei vostri concittadini passeranno oltre". Questo detto, Eva Quazione ha iniziato la propria salita al cielo, benedicendo il popolo camperbolese.