venerdì 16 febbraio 2018

Fondazione di Nova Cataezu

Giungono a Pasquino Pinzocheri Press Agency agghiaccianti notizie dal nuovo mondo: un gruppo di immigrati originari del delendo borgo di Cataeggio ha fondato in Brasile, nel cuore dell'Amazzonia, in un'area totalmente priva di presenza umana, la città di Nova Cataezu (questo il nome lusofono). I fondatori della città hanno ben pensato anche alla traduzione plurilingue del nefasto toponimo:

  • ovviamente Nuova Cataeggio in italiano
  • New Katayotch in inglese
  • Nouvelle Cataeche in francese
  • Nueva Cataejo in spagnolo
  • Neue Kataesch in tedesco
  • NovoKataetsk in russo
  • Nea Kataegis in greco
Le sterminate moltitudini che leggono i dispacci della scrivente agenzia di stampa si chiederanno il perchè si sia potuta consumare una tale atrocità. Il motivo è presto spiegato: negli anni '80 un gruppo di circa 200 cataeggini ha dovuto lasciare la terra natia a causa di una devastante carestia. Infatti, un'epidemia di peste roditoria aveva falcidiato di oltre il 90% la popolazione di "rattus cataegginus plurincrostatus" (locamente noto come "pantegana brodega") che è il principale alimento degli abitanti del borgo. 
Spinto dalla fame, il gruppo di migranti è partito a piedi per Genova. Una volta giunti, si sono introdotti nottetempo nel porto container, imbarcandosi poi di nascosto nella stiva di una nave cargo, poi salpata in direzione dell'Uruguay. Quando la nave stava già in pieno Atlantico, alcuni membri dell'equipaggio della nave hanno scoperto la presenza a bordo degli indesiderati passeggeri. Il capitano era orientato a far gettare a mare i clandestini ma, visto il loro pauroso stato di igiene personale, non volendosi rendere responsabile di una epocale catastrofe ecologica e, per non far adirare il dio Nettuno, ha optato per un attracco urgente al porto di Rio De Janeiro. Giunta la nave in porto, per motivi di igiene e sicurezza pubblica, i cataeggini sono stati rinchiusi in un container a tenuta stagna e poi scaricati con una gru sulla banchina. Una volta spiombato il container in dogana, si è liberato nell'aria un fetore così forte da defogliare le piante ed abbattere stecchiti a terra gli uccelli nel raggio di 10 kilometri
Presa coscienza dell'immane rischio igienico, le autorità carioca hanno deciso di caricare i 200 capi di bestiame a due gambe su un aereo, con destinazione Rio Grande de Puteantes, una regione disabitata dell'Amazzonia, sulle rive del fiume Fetonao.
Giunto nel luogo prescelto, i portelloni dell'aeromobile sono stati aperti in volo ed i fetidi esseri sono stati sganciati al suolo a mo' di bombardamento.

Una volta atterrati, gli ineffabili e putridi personaggi si sono accorti di essere stati abbandonati nel nulla, a kilometri e kilometri di distanza dal più vicino centro abitato. Hanno percò deciso di accamparsi scavandosi delle tane nel terreno. Durante i lavori di scavo, è stato trovato, negli strati superficiali del suolo, un enorme giacimento di guano fossilizzato, del quale hanno cominciato a cibarsi a quattro palmenti. 

L'aver trovato una tale copiosa e succulenta riserva alimentare ha indotto i profughi cataeggini a decidere di rimanere sul posto in pianta stabile, erigendo una baraccopoli, rigorosamente priva di servizi igienici e fognature.
In circa 30 anni, la baraccopoli è cresciuta a dismisura. Infatti, l'aver risolto i problemi alimentari ha spinto il gruppo originario di fondatori a riprodursi, generando copiosa prole. A fine 2017, gli abitanti erano in numero di 17.326.
A tal punto, tra i residenti ha iniziato a prender piede l'idea di fondare una nuova città, chiedendone il riconoscimento tanto al governo brasiliano quanto al consolato italiano di Rio De Janeiro. 

Così, il 13 gennaio del 2018 è stata ufficialmente fondata la città di Nova Cataezu. Eroe eponimo è il mai dimenticato padre della patria cataeggina, Isidoro Fetonazzi, noto anche come "il profeta putrescente" o "la cloaca macilenta". Dalla vera Cataeggio è stata mandata a Nova Cataezu un preziossima reliquia di Isidoro Fetonazzi: un paio di sue mutande, da lui stesso medesimo indossate ininterrottamente per 7 anni. La reliquia è esposta nel salone d'onore del municipio, dove i novocatazensi fanno la fila per venerarla, prostrandosi ed annusandola ad occhi chiusi

Come Patrona della mefitica cittadina del nuovo mondo è stata scelta S. Sinforosa del Bambin Crostoso, fondatrice dell'Ordine delle Monache Oblate Minori del Pio Orfanatrofio della Gioventù Abbandonata di Cataeggio. A Nova Cataezu è stata quindi istituita la parrocchia, che è stata posta sotto la giurisdizione canonica della Arcieparchia della Chiesa Mefita di rito Sassobisolese (avente ovviamente sede a Cataeggio). L'Arcieparca Sassobisolese Sua Beatitudine Mons. PierBortolo Setticini Marronacci si recherà quanto prima in visita pastorale a Nova Cataezu per la consacrazione della chiesa e la pubblicazione della bolla ufficiale di istituzione della parrocchia.

Pasquino Pinzocheri Press Agency si premura significare quanto segue.
Atteso che anche da un grande male può nascere un grande bene, non sarebbe opportuno fare di Nova Cataezu la "terra promessa" verso la quale trasferire tutti coloro che ancora vivono a Cataeggio ed anche gli emigrati cataeggini ad oggi sparsi ai quattro angoli della terra? In tal modo, si otterrebbero molteplici benefici:
  • la sanificazione, fisica, etnica e di salute pubblica, della Valmasino
  • la concentrazione in unico luogo dell'orbe terracqueo di tutti i cataeggini viventi (evitandone la presenza diffusa ed a spizzichi nel resto delle terre emerse)
  • la possibilità di richiedere alle forze armate nord coreane di costruire, appena fuori le mura di Nova Cataezu, un poligono per il collaudo degli ordigni nucleari, di modo che, invece di rischiare di colpire il Giappone, si avrebbe la certezza di annichilire la delenda città, ivi comprese uomini e bestie (per quanto difficile possa essere operare una distinzione)