mercoledì 6 giugno 2012

Morbegno (SO). L’Oratorio sfiducia Tramonto

Il Politburo del Comitato Centrale dell’Oratorio di Morbegno ha deliberato a maggioranza bulgara di sfiduciare Tramonto.

La delibera di sfiducia vuole dare evidenza pubblica a tutta la nostra insoddisfazione per l’operato del Comune. È da tempo che illustriamo a chi di dovere le nostre ragione, trovando sempre un muro di gomma. Così siamo stati costretti a questo atto plateale, di cui ci assumiamo tutta la responsabilità politica e teologica”, dichiara il Gensek Immacolata La Candida.

Quattro sono i punti dolenti che ci hanno costretto ad agire:
  1. l’eliminazione del diritto di prelazione divina per assunzioni in Comune ed assegnazione di appalti, da sempre garantito ai pretoriani dell’Oratorio
  2. i tagli alle attività di ambientalismo mercenario, motivati con le ristrettezze di bilancio ed il patto di stabilità, salvo poi vedere che si continuano a spendere soldi per i servizi sociali a favore di anziani, disabili e bambini
  3. l’ormai conclamata incapacità di sintesi politica tra materialismo finanziario ecclesiastico (teologia della capitalizzazione e dottrina IOR) e materialismo scientifico marxista
  4. i sempre più frequenti casi di separazione tra potere spirituale e temporale nella gestione del Comune (cito da ultimo il mancato patrocinio del nostro Festival del libero amore)”,
prosegue La Candida.

Tramonto ci ha delusi, ci sentiamo traditi. È la fine del Tramonto ed avvertiamo forte il dovere di porre in essere comportamenti concreti per salvare il modello universalistico comunale morbegnese. Siamo pronti ad un’assunzione diretta di responsabilità per instaurare una teocrazia municipale. Se Tramonto non se ne va a casa di sua spontanea volontà, siamo pronti ad un’azione di forza con il supporto militare delle Brigate sostenibili – Colonna Efrem il profeta. Non dobbiamo aver paura della parola GOLPE, la legalità oratorian-ecologista-proletario-universalista è infinitamente superiore alla scialba legalità costituzionale, di cui non sappiamo cosa farcene”, conclude La Candida.

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