Il
Politburo del Comitato Centrale dell’Oratorio di Morbegno ha deliberato a maggioranza
bulgara di sfiduciare Tramonto.
“La delibera di sfiducia vuole dare evidenza
pubblica a tutta la nostra insoddisfazione per l’operato del Comune. È da tempo
che illustriamo a chi di dovere le nostre ragione, trovando sempre un muro di
gomma. Così siamo stati costretti a questo atto plateale, di cui ci assumiamo
tutta la responsabilità politica e teologica”, dichiara il Gensek
Immacolata La Candida.
“Quattro sono i punti dolenti che ci hanno
costretto ad agire:
- l’eliminazione del diritto di prelazione divina per assunzioni in Comune ed assegnazione di appalti, da sempre garantito ai pretoriani dell’Oratorio
- i tagli alle attività di ambientalismo mercenario, motivati con le ristrettezze di bilancio ed il patto di stabilità, salvo poi vedere che si continuano a spendere soldi per i servizi sociali a favore di anziani, disabili e bambini
- l’ormai conclamata incapacità di sintesi politica tra materialismo finanziario ecclesiastico (teologia della capitalizzazione e dottrina IOR) e materialismo scientifico marxista
- i sempre più frequenti casi di separazione tra potere spirituale e temporale nella gestione del Comune (cito da ultimo il mancato patrocinio del nostro Festival del libero amore)”,
prosegue
La Candida.
“Tramonto ci ha delusi, ci sentiamo traditi.
È la fine del Tramonto ed avvertiamo forte il dovere di porre in essere comportamenti
concreti per salvare il modello universalistico comunale morbegnese. Siamo
pronti ad un’assunzione diretta di responsabilità per instaurare una teocrazia municipale.
Se Tramonto non se ne va a casa di sua spontanea volontà, siamo pronti ad
un’azione di forza con il supporto militare delle Brigate sostenibili –
Colonna Efrem il profeta. Non dobbiamo aver paura della parola GOLPE, la
legalità oratorian-ecologista-proletario-universalista è infinitamente
superiore alla scialba legalità costituzionale, di cui non sappiamo cosa
farcene”, conclude La Candida.
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