mercoledì 5 dicembre 2018

Sernio (SO). Emanazione dell'Atto di Supremazia e scisma religioso

Pasquino Pinzocheri Press Agency ha il dovere di segnalare quanto segue: il Supremo Consiglio dei Pomatori di Sernio (SCPS) ha approvato un provvedimento denominato Atto di Supremazia, in forza del quale la chiesa di Sernio è scissa dalla comunione con la Sede Apostolica romana e resa indipendente ed autocefala.

Per coloro che non fossero addentro alle questioni istituzionali di Sernio, si ricorda che l'SCPS è l'organo collegiale investito del governo dell'umbratile ed antartico paesello orobico, in forza della bolla Supremo Pomelli Imperius del 1834. Tale organismo è composto da tutte le persone residenti a Sernio che risultano nei pubblici registri come proprietarie di almeno 800 piante di melo oppure che producono almeno 500 quintali/anno di mele (controlli periodici vengono svolti per verificare il mantenimento dei requisiti di appartenenza dei membri e la maturazione dei medesimi per l'ammissione ex novo). L'SCPS è presieduto dal Doge della Poma, che rimane in carica a vita, salvo decadenza per il venir meno dei requisiti di cui sopra. L'attuale Doge della Poma è Piermatteo Succhioncino di Valchiosa (XIII Duca di Biolo).

L'Atto di Supremazia dichiara e sancisce che:
  • il Doge della Poma è l'unico capo supremo sulla terra della Chiesa Nazionale Serenasca 
  • il Doge della Poma gode di tutti gli onori, le dignità, le superiorità, le giurisdizioni, i privilegi, le autorità, le immunità, i profitti ed i beni derivanti dalla suddetta dignità 
  • dal punto di vista canonico, dottrinale e liturgico, la Chiesa Nazionale Serenasca è guidata dal Patriarca Ecumenico di Valchiosa dei Meleti, coadiuvato dal Santo Sinodo, presieduto in diarchia col Doge della Poma 
  • il Patriarca è scelto dal SCPS tra i membri del Santo Sinodo. L'attuale Patriarca è Sua Beatitudine Innocenzo XXIV (al secolo PierUgo Coccinigli dei Marchesi del RuboAcaro) 
  • la chiesa dei S.S. Cosma e Damiano è denominata Arcibasilica Patriarcale della Divina Sapienza Frutticola e dei Santi Pomello e Melina in città vecchia di Sernio

Le ragioni che hanno portato all'emanazione dell'Atto di Supremazia sono varie, in primis la necessità, per motivazioni di carattere identitario e culturale, di poter continuare a celebrare la messa con il Rito Serenasco, definito ed approvato in occasione del IV Concilio orobico di Marendolo, tenutosi nel 1897 e non accettato dalla Santa Sede (al punto da minacciare di lanciare su Sernio l'interdetto, la scomunica latae sententiae e pure il defogliante sui frutteti). Il rito è basato sulla consacrazione, in ogni celebrazione liturgica, di un palox di fette di mela essiccate e di due fustini di succo di mela non filtrato. Alla consacrazione segue poi la distribuzione della comunione in entrambe le specie, passando con un trattore equipaggiato di muletto nella navata della Chiesa (in passato si utilizzava un mulo caricato a basto).

L'utilizzo del Rito Serenasco non è una banale questione liturgica, è molto, ma molto di più, è una forma di tutela ed affermazione della tradizione frutticola di Sernio, ritenuta dalla popolazione locale ben più di un'attività produttiva. Per quel popolo si tratta di una vera e propria forma di identità profonda, al punto che eminenti antropologi e studiosi di psicologia dell'età involutiva hanno definito il cristianesimo praticato a Sernio come un sincretismo tra il messaggio evangelico ed un precedente substrato panteistico e pagano, parlando addirittura di religione pomacea e/o di culti frutticoli. A supporto di ciò, è opportuno citare che a Sernio:
  • ogni frutteto di nuovo impianto viene consacrato, al pari di un luogo di culto 
  • in caso di diffusione di infestazioni da ticchiolatura, cocciniglia, scopazzo, ragno rosso o pidocchi vengono organizzate delle processioni a fini esorcistici dove tutti i coltivatori di mele si fustigano con catene da motosega e si applicano un cilicio di filo spinato attorno allo scroto 
  • ogni anno, tutti i venerdì tra giugno e settembre, al tramonto, per scongiurare la grandine e la distruzione dei raccolti, vengono offerti al cielo dei sacrifici umani, schiacciando sotto le ruote di un trattore un uomo adulto, appositamente catturato a Cologna ed ingrassato con avena, ghiande e carrube 
  • terminato il raccolto delle mele, tutto il popolo passa un'intera settimana a pregare, masticando succhioni, prostrato nei frutteti con gli occhi al cielo

E' intenzione della Chiesa Nazionale Serenasca espandersi aprendo delle sedi suburbicarie, in piena comunione con la Sede Patriarcale, all'insegna del motto Ubi pomellam ibi ecclesia pomaria. Di conseguenza, sotto la supervisione del Doge della Poma e del Patriarca saranno istituite le seguenti sedi:
  • Eparchia di Ponte dei Serenaschi (giurisdizione su Chiuro, Ponte, Piateda e Tresivio) 
  • Abbazia territoriale di Villa dei Serenaschi (giurisdizione su Villa, Bianzone, Boalzo e Tresenda) 
  • Prelatura territoriale di Tirano dei Serenaschi (giurisdizione su Cologna e Tirano, fatta eccezione per la frazione di Madonna, onde evitare la sacrosanta e veterotestamentaria ira funesta della Celeste Patrona della Valtellina) 
  • Missione Patriarcale di Vervio dei Serenaschi (giurisdizione su Vervio, Tovo e Lovero)

L'Atto di Supremazia istituisce altresì il Giuramento di Supremazia, con il quale si richiede a chiunque occupi posizioni negli uffici pubblici o nella Chiesa di giurare lealtà al Doge della Poma quale capo della Chiesa e dello Stato. Ove qualcuno rifiutasse di prestare giuramento, lo stesso sarebbe accusato di tradimento e quindi punito con l'esilio da Sernio, la damnatio memoriae, l'impressione a fuoco di un marchio d'infamia sulla fronte e la confisca dei frutteti di proprietà.

venerdì 30 novembre 2018

Cologna (SO). Regolamentazione della coprofagia e della coprofilia


Giungono a Pasquino Pinzocheri Press Agency notizie di inenarrabile abominio da quel delendo borgo dimenticato dagli dei che è Cologna. Domande esistenziali a margine: ma perchè essi medesimi dei non smettono di dimenticarsi di Cologna?? Perchè non se ne ricordano, ponendovi i loro amorevoli occhi ed incenerendola seduta stante?? Perchè gli dei non fanno di Cologna la nuova Sodoma, la nuova Gomorra, la nuova Carthago??
In fondo, anche gli dei hanno dei ben precisi doveri nei confronti di, noi disastrato genere umano, straziato nel profondo delle carni e dell'anima solo per il fatto che il borgo di Cologna esiste. Gli dei hanno il dovere di intervenire ed intercedere per rendere meno atroce la nostra breve e magra giornata terrena, altrimenti non si vede perchè si debba loro render culto, offrendo sacrifici ed andando pellegrini nei loro santuari!!
Domande che restano in sospeso nell'aria, in questo simili al lezzo che si respira a pieni polmoni ogniqualvolta ci si avvicini ai bastioni ed alla mura di sterco che circondano Cologna.

Esaurita la doverosa premessa esistenziale e teologica, veniamo ora alla notizia, una notizia letteralmente aulente e succulenta: a Cologna sono stati emanati statuti, bolle e rescritti per la regolamentazione della coprofagia e della coprofilia.
Che sia chiaro: anche a Cologna, come nel resto del mondo, le leggi arrivano sempre a regolamentare in ritardo realtà, usanze e consuetudini che esistono da tempo. Coprofagia e coprofilia sono da sempre esercitate a Cologna, in modi socialmente accettati. Semplicemente, si è in questi tempi deciso di dare una forma giuridica a costumi inveterati.

Animata da ferreo senso del dovere di cronaca verso le moltitudini assetate di verità, una troupe di Pasquino Pinzocheri Press Agency ha varcato le porte di Cologna, bardata di maschere antigas e munita di tutti i dispositivi di protezione individuale contro i mefitici, ferali agenti biologici che colà imperversano.

É stato possibile intervistare Porcinello Guanofagis, primo dirigente dell'Ufficio Centrale Stercofilia del Serenissimo e Crostosissimo Governatorato di Cologna. Se ne riportano le farneticanti dichiarazioni, come mero adempimento del surrichiamato dovere di cronaca, non facendo mistero del disgusto provato nel portare a termine il compito. Questo è quanto:
  • ""come gli antichi greci ed i romani avevano il culto delle messi e del pane, noi veneriamo ogni tipo di deiezione, umana o animale che sia, come nostra fonte di sostentamento
  • il cibo e la tradizione alimentare sono elementi fondanti dell'identità storica e culturale di un popolo. Questo vale anche per noi popolo cologno, un popolo piccolo nella demografia ma grande nella determinazione e nell'autoconsapevolezza, autoconsapevolezza che ci viene dall'essere consumatori ed adoratori di ogni tipo di escremento
  • nella nostra centralissima piazza dell'Unità nazionale, di fronte all'ingresso delle catacombe di san Paltanello, si trova il monumento alla dea Cologna, un monumento di dimensioni colossali, composto da una mucca mentre espleta le sue funzioni corporali, con uno stuolo di persone inginocchiate a bocca aperta sotto la sua coda, in attesa che la manna piova, per saziarne la fame, una fame carnale e spirituale al contempo
  • in nessuna casa di Cologna può mancare la fecalera, una cisternetta da un lato collegata alla tubazione in uscita dalla latrina e dell'altro lato munita di uno sportello per riporvi le deiezioni animali raccolte e portate a casa (i nostri vecchi ancora le raccolgono usando il loro cappello di feltro ed è bellissimo vedere i radiosi sorrisi dei bambini quando vedono i nonni arrivare a casa con una tale cornucopia)
  • è sempre una grande emozione rincasare la sera dopo una dura giornata di lavoro e sedersi a tavola di fronte ad un vassoio di squisite sterkadas, palle di sterco cotte alla brace, oppure davanti ad una fumante ciotola di koprosupa, zuppa a base di sterco. E come non commuoverci di fronte ad una fetta di kopropita, la torta di letame fresco che a Cologna non manca mai in nessun banchetto nuziale
  • l'Ufficio Centrale Stercofilia ed il Serenissimo e Crostosissimo Governatorato hanno deciso di emanare delle disposizioni per la regolamentazione di coprofagia e coprofilia perchè abbiamo notato, soprattutto nei giovani, una minore propensione alla venerazione degli escrementi, alla loro raccolta e conservazione e, soprattutto, al loro consumo alimentare
  • per questo motivo, per ogni nostro concittadino maggiore di 18 anni, il godimento dei diritti civili è subordinato alla raccolta ed alla detenzione domestica di almeno 20 kg di sterco (umano o animale che sia). Non solo, per poter possedere beni immobili, compiere negozi giuridici e contrarre matrimonio è necessario depositare presso la sede del governatorato una dichiarazione giurata di almeno due testimoni secondo la quale il soggetto interessato consuma alimenti a base di deiezioni almeno 5 volte la settimana
  • inoltre, occorre sottolineare come si parli spesso a sproposito di economia circolare, cadendo nell'ambientalismo d'accatto, ciarliero ed a buon mercato. La regolamentazione in forza di legge del consumo di escrementi consente anche una precisa tracciabilità dei flussi letamiferi in uscita ed in entrata, da dove lascio immaginare, consentendo di fare di Cologna un preclaro esempio di economia circolare per l'intero orbe terracqueo. Cosa c'è di più efficiente, ecologico e sostenibile che consumare gli escrementi prodotti da se stessi, dai propri familiari o dagli animali?? Noi a Cologna abbiamo avuto l'intuizione del sommo vero, abbiamo definito l'alfa e l'omega, dove finisce l'uno comincia l'altro (anche del punto di vista fisiologico)""


lunedì 26 novembre 2018

Morbegno (SO). Istituzione della Polizia Municipale Mentale

L'amministrazione comunale di Morbegno ha istituito la Polizia Municipale Mentale (PMM). Il procedimento che ha portato alla nascita di questa nuova istituzione è stato assai articolato:
  • deliberazione in prima lettura da parte del Gran Consiglio delle Cariatidi (camera alta)
  • deliberazione in seconda lettura della Dieta degli Infermi (camera bassa)
  • emanazione dei decreti e regolamenti attuativi e di funzionamento da parte del Direttorio degli Immobili (organo di governo cittadino)
La PMM nasce di fatto dalla trasformazione dei compiti istituzionali della pre-esistente Polizia Municipale. Infatti, tra coloro che sono investiti del gravoso compito di (s)governare la ridente cittadina del Bitto è via via maturata la convinzione che il vero problema di ordine e sicurezza pubblico non fosse la circolazione stradale ma l'attività mentale e di pensiero dei cittadini.
Non a caso, in parallelo all'istituzione della PMM, è stata deliberata l'abrogazione del Codice della Strada, che è stato sostituito dal Codice Comportamentale Mentale Cittadino (CCMC). Il corpus normativo in questione detta disposizioni inerenti l'attività di pensiero dei residenti a Morbegno ed è suddiviso in due parti fondamentali:
  • norme di comportamento
  • sanzioni per le infrazioni alle norme di comportamento
Va da se che la PMM è l'organo deputato a far osservare il CCMC ed alla repressione delle infrazioni.

Innanzitutto, è da sottolineare come il legislatore sia stato mosso da un ben preciso intento: limitare al minimo indispensabile l'attività mentale del popolo. L'assunto giuridico e filosofico che sta dietro al CCMC è semplice: meno il popolo pensa, più lo stesso medesimo popolo è felice, privo di preoccupazioni, angustie et similia. Non a caso, la Costituzione comunale di Morbegno sancisce tra i suoi principi fondamentali che "E' precipuo compito delle pubbliche istituzioni oligocratiche ed aristarchiche provvedere alla felicità dei cittadini ed alla loro assenza di preoccupazioni". Da tale principio giuridico, di portata generale, discende quindi a cascata l'assunto politico-programmatico tale per cui "via il pensiero, via le preoccupazioni e la tristezza" e, di conseguenza, “via il pensiero, ecco la felicità di massa”.
Ecco quindi dimostrata la necessità di limitare al minimo indispensabile l'attività di pensiero della cittadinanza, all'insegna del "meno memoria e più baldoria" ed anche "meno cogitanza e più esultanza".

Tenuto conto che il perseguimento della gioia di massa è compito costituzionalmente sancito per le istituzioni, il fatto che delle singole persone pensino e ragionino, generando di per se stesse uno stato di insoddisfazione, comporta un rischio di contagio per l'intero corpo sociale, con conseguenti rischi di corruzione e depressione dello stato d'animo collettivo. È perciò facile dedurre come la tristezza si configuri come atto intrinsecamente eversivo e, di conseguenza, la limitazione del pensiero sia un questione squisitamente di ordine pubblico. Giunti a tal punto, è facile comprendere la previsione di limitazioni e divieti di pensiero in forza del CCMC e la conseguente attività di prevenzione e repressione in capo alla PMM.

Principali infrazioni mentali e relative sanzioni
  • mancata manifestazione di allegria in pubblico (7 anni di reclusione più 24 mesi di riprogrammazione)
  • pessimismo sul futuro del paese (5 anni di reclusione più 18 mesi di riprogrammazione)
  • ragionamento su argomenti diversi dal proprio lavoro e dalle faccende domestiche (3 anni di reclusione, seguiti da 12 mesi di riprogrammazione)
  • valutazioni sulla qualità delle scelte politiche dell'Amministrazione Comunale (2 anni e mezzo di reclusione ed 8 mesi di riprogrammazione)
  • formarsi una cattiva opinione sulla manutenzione di giardinetti pubblici e verde urbano (2 anni di reclusione e 6 mesi di riprogrammazione)
  • avere delle perplessità sulla circolazione stradale all'interno del centro abitato (18 mesi di reclusione e 4 mesi di riprogrammazione)
  • ritenere troppo esose le imposte comunali (un anno di reclusione e 2 mesi di riprogrammazione)
  • reati bagatellari: cattive opinioni su fiere, mercatini e manifestazioni enogastronomiche, pensieri critici sul piano di governo del territorio, mali pensieri sulla produttività e la dedizione al lavoro dei dipendenti comunali, dubbi sulla moralità dei governanti, insinuazioni sulla passione dei medesimi governanti per atti sessuali innaturali ed impropri. In questi casi sono previsti 6 mesi di reclusione ed un mese di riprogrammazione.
Vale la pena di sottolineare quanto segue:
  • per tutte le infrazioni al CCMC esiste l'aggravante della comunicazione a terzi dei propri pensieri (pena detentiva aumentata del 30% in caso di comunicazione a persone facenti parte del nucleo familiare anagrafico, aumento del 50% in tutti gli altri casi). Sempre in caso di comunicazione a terzi di pensieri negativi, per coloro che ne sono destinatari è disposto un ciclo di sedute di riprogrammazione preventiva della durata di 8 ore (in caso di rifiuto alla frequenza si configura ope legis la medesima figura di reato ascritta all'autore dell'infrazione).
  • tutti coloro che sono sotto processo per infrazione al CCMC possono, prima dell'apertura della fase dibattimentale, presentare al magistrato giudicante (e per conoscenza al procuratore) motivata istanza di formattazione mentale, ove si rende ampia e liberatoria confessione delle infrazioni consumate. Se la stessa viene accolta dal giudice (previo parere del PM) il reato ascritto si considera estinto, con conseguente chiusura del procedimento penale. Col decreto di accettazione, il giudice definisce anche le modalità tecniche di formattazione (lobotomia, elettroshock, confino in località Campovico). Dell'avvenuta formattazione mentale è data notizia alla popolazione con i più opportuni mezzi di comunicazione.
Organizzazione della Polizia Municipale Mentale
La PMM è comandata dal Primo Lord Protettore della Mente (scelto dal Direttorio degli Immobili in una rosa di nomi approvata con votazione in seduta comune del Gran Consiglio delle Cariatidi e della Dieta degli Infermi).
Il corpo è suddiviso in cinque divisioni, ciascuna diretta da un Cancelliere della Mente e dello Spirito:
  • divisione I - promozione dell'allegria e dell'ilarità collettive
  • divisione II - polizia di prevenzione del pensiero negativo
  • divisione III - polizia giudiziaria per la vigilanza e repressione del pensiero negativo
  • divisione IV - attività giurisdizionale (assomma le funzioni di istruzione penale, pubblica accusa e giudicante)
  • divisione V - esecuzione penale ed attività di rieducazione e formattazione
Il personale operativo è strutturato secondo la seguente gerarchia:
  • maresciallo mentale
  • brigadiere spirituale
  • appuntato psichico
  • agente intellettuale
  • agente mentale semplice

giovedì 23 agosto 2018

Ceccus Pomelli

Ceccus Pomelli vajassans
Blondus mentulae scassans
Sine cerebrus sunt genitores
Habitantes in landae pomatores
Ceccus de Vajassa descendens
Mater gretta ed semper demens
Pater agriculus semper absente
Allevatur puello vero deficiente
Sicut bestiame est allevatus
In stato brado et sicut pecus
Ceccus crescens in terra humbrosa
Circondatum de dementia hubertosa
Puellus Pomellus no videt lux
Pupettus est sbracone sicut dux
Super chiappam legnata mancata
Super musum lecca semper obliata
Septem dies de maroni rompendo
Semper de sterco male condendo
Modellus de luxum semper paludatus
Divertens in modum decerebratus
Tosinus selvaticus et arrogans
Amante ruttam ed ludo urticans
Tuberos et luganegas affamato
Ad tavolam vulgaris et sbracato
Ad mater starnazzam indifferens
Sed idiotam omnie horae efficiens
Pater cultivandi et non existente
Ceccus infante totum deficiente
Omnia vitius habet sviluppatus
Et sine juditio eius est forgiatus
Ruttans et petans sicut porcus
In suo capite pulvis et fangus
Arrogans sicut rex super thronum 
Et suae budellae emittent tuonum
Manierae habet de stolido bifolco
Secura vocatione de facitore solco

Senza (ipocondrie del III millennio - sezione Italia)

Questa mattina Marcangelo Mostardini si è svegliato, come al solito verso le 6.45, per il solito motivo, ovvero fare colazione, dare un'occhiata ai giornali on-line e poi scendere a piano terra per aprire verso le 8.00 il suo negozio di stock di merci ritirate da fallimenti ed aste giudiziarie (uomo tutto casa e bottega).

Tutto sembrava identico a ieri per il Mostardini: solita scodella di caffelatte, solita brioche all'albicocca, solita caffettiera, solita rassegna stampa di fatti di sangue e tangenti. Il soggetto apre la porta di casa, infila la chiave nella toppa, chiude e si avvia per le solite due rampe di scale che lo porteranno nel solito retro del negozio.

Sono circa le 7.30, il Mostardini entra nel retro del negozio, fa una valutazione circa le merci da esporre in negozio, accende il solito computer e stampa i soliti cartelli da appendere in vetrina con le promozioni e le solite novità disponibili per i clienti.

Siamo alle 7.55, i cartelli sono appesi in vetrina, le luci dentro il negozio sono accese, il Mostardini ha in mano la chiave per aprire il negozio, già tre clienti sono fuori, pronti ad entrare, attratti dalle irresistibili offerte e dalle imperdibili occasioni. Infila la chiave nella toppa, sta per girarla, quando rimane rigido, in piedi, impettito come un corazziere del Quirinale, incapace di qualsiasi movimento. Davanti a se vede una luce sfolgorante e dentro di se sente una voce tonante, che gli dice qualcosa di non ben comprensibile.

Il Mostardini non riesce a riprendersi dallo shock, gli è impossibile comprendere la situazione. E' lì, impalato vicino alla porta del negozio, i tre clienti gli fanno segno con la mano mezzo metro al di là del vetro, ma a lui sembrano solo corpi astrali lontani anni luce, in altre galassie, in altre ere geologiche. Rimane in questo stato per circa 5 minuti, che sembrano durare 5 anni, poi sente la pendola dietro il bancone suonare le 8.

Il Mostardini ha come un sussulto: "oddio sono le 8, dovrei aprire, ci sono già tre clienti alla porta". Sta per girare la chiave e far entrare i clienti quando sente dentro di se un boato simile all'esplosione di un vulcano indonesiano. Il boato interiore lo induce a scappare nel retro del negozio, uscire dalla porta ed infilare velocemente le scale che portano al suo appartamento. Intanto i tre clienti restano basiti da quello che hanno visto e se ne vanno, raccontandosi che l'accaduto è di certo da imputare al carattere strano, volubile ed imprevedibile di quell'uomo, che conoscono da anni.

Intanto il Mostardini è arrivato in casa e si è seduto, tutto sudato ed affannato sul divano, ad occhi chiusi, per cercare di riordinare le idee. Rimane inerte per una decina di minuti, poi si alza di scatto ed esulta come se l'Italia avesse vinto il campionato mondiale di calcio.

Il Mostardini ha avuto l'illuminazione, novello Buddha dei tempi nostri. Ha avuto l'illuminazione che darà nuovo senso alla sua vita: basta col lavoro, lo stress, il sorridere ai clienti quando avresti voglia di strozzarli, la ex moglie che ti cerca solo per batter cassa, secondo lei per le imprescindibili esigenze dei quei due figli adolescenti insopportabili, che alla soglia della maggiore età sanno a mala pena allacciarsi le scarpe da soli. E basta colle assemblee di condominio dove si perdono sei ore per deliberare su 500 Euro di lavori per la messa a norma dell'impianto elettrico da dividere tra 30 appartamenti, basta con il traffico delle ore di punta alla guida del Fiorino per andare a consegnare a domicilio le compere dei clienti, basta con i punkabbestia che ti insultano se non gli fai la carità, basta con i bambini che urlano come disperati in cortile, disturbando la sacra pennica pomeridiana, prima che arrivi l'ora di riaprire bottega. E potrebbero esserci altri milioni di "basta" ... ma, per l'appunto "basta".

Questa è l'illuminazione del Mostardini: la vita può diventare un paradiso se si accetta di diventare un uomo "senza". Cosa significhi di preciso questa illuminazione il Mostardini non lo sa bene, ma lui decide di metterla in pratica lo stesso ... del resto non è un uomo aduso a sofismi o ad impantanarsi sui dettagli, è un uomo del fare, concreto, armato di senso pratico. Lui, ora, sa solo che se diventa un uomo "senza" la sua qualità della vita subirà un'impennata vertiginosa ... quindi decide seduta stante di diventare un uomo "senza". 

Dopo di che, il senza "cosa" di preciso per lui non conta, è poco importante, irrilevante, indifferente, ininfluente, indolente, incontinente, acescente, aderente, afferente, affluente, alcalescente, ambivalente, antecedente, precedente, ardente, astinente, astringente, arborescente, assorbente, aulente, autocosciente, autoreggente, bivalente, coinvolgente, comburente, concupiscente, congruente, connivente, conseguente, consistente, contingente, controcorrente, conveniente, convergente, convincente, cosciente, covalente, decente, deiscente, detergente, deterrente, diligente, dirompente, divertente, eccellente, effervescente, efflorescente, effluente, eloquente, emolliente, eptavalente, equipollente, equivalente, equipotente, esauriente, esavalente, escandescente, evidente, evolvente, evidente, fulgente, furente, immanente, imminente, impellente, incandescente, incipiente, incombente, indipendente, ingente, intermittente, latente, lattescente, lucente, luminescente, lungodegente, luogotenente, magniloquente, magnificente, mittente, movente, multicomponente, multiutente, munificente, nepente, nutriente, obbediente, occorrente, offerente,onnipotente, onnipresente, onnipossente, onnisciente, onniveggente, opalescente, pertinente, piacente, pluripotente, polivalente, possente, plurivalente, potente, possidente, preminente, preadolescente, presciente, presente, prevalente, preveggente, previdente, procombente, proficiente, promettente, prominente, propellente, prorompente, pubescente, radente, radioricevente, radiotrasmittente, rasente, recente, reggente, remittente, residente, resipiscente, resistente, ricetrasmittente, reviviscente, ridente, ricorrente, rifulgente, riverente, rovente, ruggente, rudente, saliente, salvagente, sapiente, seducente, semovente, semideponente, senziente, solvente, sorgente, sporgente, suadente, stupefacente, tangente, telescrivente, teletrasmittente, tetravalente, traente, trasmittente, trasparente, travolgente, trivalente, urente, valente, veggente, veemente, vigente, vincente, vivente, virente, virescente.

Il Mostardini tiene a spiegare, rimarcare, sottolineare, precisare, specificare, chiarire, illustrare, puntualizzare, dettagliare e circostanziare che il punto fondamentale è "essere senza" ... punto e basta!!

Senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza......senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza......senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza......senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...senza...

Quindi il Mostardini, dando prova di granitica forza di volontà, a metà pomeriggio è già diventato:
senza olio di palma
senza glutammato monosodico
senza OGM
senza grassi idrogenati
senza nitrati e nitriti
senza zuccheri aggiunti
senza lattosio
senza litio
senza piombo
senza mercurio
senza idrocarburi alifatici
senza tetracloro-dibenzo-diossina
senza idrocarburi aromatici
senza composti clorurati
senza glifosato
senza lindano
senza polifenoli
senza dieldrina
senza atrazina
senza alcol metilico
senza alcol propilico ed isopropilico
senza cromo esavalente
senza sodio
senza fibre di amianto
senza proteine animali
senza lardo
senza solfati
senza polifosfati aggiunti
senza conservanti
senza coloranti
senza colesterolo
senza PCB
senza nicotina
senza acqua
senza interferenti endocrini
senza alcol
senza ESBO (Epoxidized soybean oil, tiene a precisare il Mostardini per i non addetti ai lavori)
senza bisfenolo A
senza DMF (dimetilfumarato, dimetilfurano oppure dimetilformammide, a discrezione di chi legge, precisa sempre il Mostardini)
senza 5-terz-butil-2,4,6-trinitro-m-xilene
senza 4,4'-diamminodifenilmetano
senza esabromociclododecano
senza bis(2-etilesil)ftalato
senza benzilbutilftalato
senza dibutilftalato
senza diisobutilftalato
senza triossido di diarsenico
senza pentossido di diarsenico
senza cromato di piombo
senza giallo solfocromato di piombo
senza rosso cromato molibdato solfato di piombo
senza tris(2-cloroetil)fosfato
senza 2,4-dinitrotoluene
senza 1,2-bis(2-metossietossi)etano
senza dimetiletere del glicol etilenico
senza triossido di diboro
senza bis(metansolfonato) di piombo
senza 1,3,5-tris(ossiranilmetil)-1,3,5-triazin-2,4,6(1H,3H,5H)-trione
senza 1,3,5-tris((2S e 2R)-2,3-epossipropil)-1,3,5-triazin-2,4,6(1H,3H,5H)-trione (a-TGIC)
senza 4,4'-bis(dimetilammino)benzofenone
senza N,N,N',N'-tetrametil-4,4'-metilendianilina
senza (4-((4-anilino-1-naftil)(4-(dimetilammino)fenil)metilen)cicloesa-2,5-dien-1-iliden)dimetilammonio cloruro
senza (4-(4,4'-bis(dimetilammino)benzidriliden)cicloesa-2,5-dien-1-iliden)dimetilammonio cloruro
senza alcol 4,4'-bis(dimetilammino)-4''-(metilammino)tritilico
senza a,a-bis(4-(dimetilammino)fenil)-4-(fenilammino)naftalen-1-metanolo
senza crisoina resorcinolo
senza azorubina
senza blu indantrene
senza licopene
senza estere etilico dell'acido carotenico
senza flavoxantina
senza criptoxantina
senza rubixantina
senza violaxantina
senza rodoxantina
senza cantaxantina
senza zeaxantina
senza litolrubina BK
senza acido sorbico
senza acido benzoico
senza benzoato di sodio
senza benzoato di potassio
senza benzoato di calcio
senza para-idrossibenzoato di etile
senza sale sodico del para-idrossibenzoato di etile
senza para-idrossibenzoato di propile
senza sale sodico del para-idrossibenzoato di propile
senza para-idrossibenzoato di metile
senza sale sodico del para-idrossibenzoato di metile
senza diossido di zolfo
senza metabisolfito di sodio
senza metabisolfito di potassio
senza tiabendazolo
senza esametilentetrammina
senza formaldeide
senza dimetildicarbonato
senza tocoferolo
senza acido propionico
senza esteri di acidi grassi dell'acido ascorbico
senza gallato di dodecile
senza acido eritorbico
senza butil-idrochinone terziario
senza idrossianisolo butilato
senza idrossitoluene butilato
senza acido tartarico
senza tartrati di sodio
senza tartrati di potassio
senza acido fosforico
senza fosfati di sodio:
senza fosfati di potassio:
senza idrogenomalato di sodio
senza acido metatartarico
senza tartrato di calcio
senza acido adipico
senza adipato di sodio
senza adipato di potassio
senza acido succinico
senza fumarato di sodio
senza fumarato di potassio
senza fumarato di calcio
senza eptonolattone
senza ferrocitrato d'ammonio
senza etilendiamminotetraacetato di calcio e disodio
senza alginato di propan-1,2-diolo
senza sorbitolo
senza mannitolo
senza glicerolo
senza curdlano
senza stearato di poliossietilene
senza sorbitolmonostearato di poliossietilene
senza sorbitan tristearato di poliossietilene
senza esteri glicerici di resina
senza polifosfati
senza idrossipropilcellulosa
senza idrossipropilmetilcellulosa
senza etilmetilcellulosa
senza carbossimetilcellulosa sodica
senza carbossimetilcellulosa sodica reticolata
senza carbossimetilcellulosa idrolizzata enzimaticamente
senza esteri poliglicerici degli acidi grassi
senza poliricinoleato di poliglicerile
senza esteri propan-1,2-diolici degli acidi grassi
senza esteri propilenglicolici degli acidi grassi
senza gliceril- e 1-propilesteri lattilati degli acidi grassi
senza lattilato di stearoile
senza tartrato di stearile
senza cloruro di potassio
senza cloruro stannoso
senza ferrocianuro di sodio, potassio e calcio
senza fosfato acido d'alluminio e sodio
senza fosfato d'ossa
senza silicato d'alluminio, sodio, potassio e calcio
senza stearato di magnesio e calcio
senza acido gluconico
senza glucono-d-lattone
senza lattato ferroso
senza esilresorcinolo
senza acido guanilico
senza acido inosinico
senza dimetil polisilossano
senza esteri dell'acido montanico
senza cera polietilenica ossidata
senza esteri del colofano
senza bromato di potassio
senza azodicarbonammide
senza perossido di benzolo
senza acesulfame K
senza aspartame
senza sucralosio
senza taumatina
senza neoesperidina
senza neotame
senza sale di aspartame-acesulfame
senza acido colico
senza sali di colina
senza amilasi
senza invertasi
senza polivinilpolipirrolidone
senza pullulano
senza adipato di diamido acetilato
senza diamido glicerilato
senza diamido idrossipropilato
senza glicerilato di diamido idrossipropilato
senza fosfato di diamido idrossipropilato
senza ottenilsuccinato di amido e sodio
senza citrato di trietile
senza triacetato di glicerile
senza glicole propilenico

Cecco Pomello

Cecco Pomello figlio della vajassa
Il biondino che la minkia scassa
Vajassa generò Cecco Pomello
Sborrone che merita un libello
Mal allevato allo stato brado
Esempio di pedagogico degrado
Minus habens sono i genitori
Radicati in terra di frutticoltori
Cecco cresce in terra umbratile
Coltiva carattere insopportabile
Pomello della terra senza sole
Buone maniere sotto alle suole
Infante di preclara maleducazione
Mancan battipanni e sculaccione
Rompe i maroni per l'intera settimana
Quanto manca una mano draconiana
Pupetto sempre vestito elegante
Ridanciano con fare tracotante
Fanciullo troppo e male accudito
Sempre mantenuto e mai istruito
Affamato di patate e cotechino
Sta sempre in modalità cretino
Se ne sbatte del tutto di mammà
Si esercita in ogni imbecillità
Inesistente è poi il suo paparino
E giganteggia in spirito asinino
Ricolmo di ogni bene materiale
Ride e rutta come un maiale
Si sente come un re sul trono
E dalle sue budelle trae un tuono
Del bifolco adora le laide mosse
Se lo battesse la coda di Minosse

venerdì 16 febbraio 2018

Fondazione di Nova Cataezu

Giungono a Pasquino Pinzocheri Press Agency agghiaccianti notizie dal nuovo mondo: un gruppo di immigrati originari del delendo borgo di Cataeggio ha fondato in Brasile, nel cuore dell'Amazzonia, in un'area totalmente priva di presenza umana, la città di Nova Cataezu (questo il nome lusofono). I fondatori della città hanno ben pensato anche alla traduzione plurilingue del nefasto toponimo:

  • ovviamente Nuova Cataeggio in italiano
  • New Katayotch in inglese
  • Nouvelle Cataeche in francese
  • Nueva Cataejo in spagnolo
  • Neue Kataesch in tedesco
  • NovoKataetsk in russo
  • Nea Kataegis in greco
Le sterminate moltitudini che leggono i dispacci della scrivente agenzia di stampa si chiederanno il perchè si sia potuta consumare una tale atrocità. Il motivo è presto spiegato: negli anni '80 un gruppo di circa 200 cataeggini ha dovuto lasciare la terra natia a causa di una devastante carestia. Infatti, un'epidemia di peste roditoria aveva falcidiato di oltre il 90% la popolazione di "rattus cataegginus plurincrostatus" (locamente noto come "pantegana brodega") che è il principale alimento degli abitanti del borgo. 
Spinto dalla fame, il gruppo di migranti è partito a piedi per Genova. Una volta giunti, si sono introdotti nottetempo nel porto container, imbarcandosi poi di nascosto nella stiva di una nave cargo, poi salpata in direzione dell'Uruguay. Quando la nave stava già in pieno Atlantico, alcuni membri dell'equipaggio della nave hanno scoperto la presenza a bordo degli indesiderati passeggeri. Il capitano era orientato a far gettare a mare i clandestini ma, visto il loro pauroso stato di igiene personale, non volendosi rendere responsabile di una epocale catastrofe ecologica e, per non far adirare il dio Nettuno, ha optato per un attracco urgente al porto di Rio De Janeiro. Giunta la nave in porto, per motivi di igiene e sicurezza pubblica, i cataeggini sono stati rinchiusi in un container a tenuta stagna e poi scaricati con una gru sulla banchina. Una volta spiombato il container in dogana, si è liberato nell'aria un fetore così forte da defogliare le piante ed abbattere stecchiti a terra gli uccelli nel raggio di 10 kilometri
Presa coscienza dell'immane rischio igienico, le autorità carioca hanno deciso di caricare i 200 capi di bestiame a due gambe su un aereo, con destinazione Rio Grande de Puteantes, una regione disabitata dell'Amazzonia, sulle rive del fiume Fetonao.
Giunto nel luogo prescelto, i portelloni dell'aeromobile sono stati aperti in volo ed i fetidi esseri sono stati sganciati al suolo a mo' di bombardamento.

Una volta atterrati, gli ineffabili e putridi personaggi si sono accorti di essere stati abbandonati nel nulla, a kilometri e kilometri di distanza dal più vicino centro abitato. Hanno percò deciso di accamparsi scavandosi delle tane nel terreno. Durante i lavori di scavo, è stato trovato, negli strati superficiali del suolo, un enorme giacimento di guano fossilizzato, del quale hanno cominciato a cibarsi a quattro palmenti. 

L'aver trovato una tale copiosa e succulenta riserva alimentare ha indotto i profughi cataeggini a decidere di rimanere sul posto in pianta stabile, erigendo una baraccopoli, rigorosamente priva di servizi igienici e fognature.
In circa 30 anni, la baraccopoli è cresciuta a dismisura. Infatti, l'aver risolto i problemi alimentari ha spinto il gruppo originario di fondatori a riprodursi, generando copiosa prole. A fine 2017, gli abitanti erano in numero di 17.326.
A tal punto, tra i residenti ha iniziato a prender piede l'idea di fondare una nuova città, chiedendone il riconoscimento tanto al governo brasiliano quanto al consolato italiano di Rio De Janeiro. 

Così, il 13 gennaio del 2018 è stata ufficialmente fondata la città di Nova Cataezu. Eroe eponimo è il mai dimenticato padre della patria cataeggina, Isidoro Fetonazzi, noto anche come "il profeta putrescente" o "la cloaca macilenta". Dalla vera Cataeggio è stata mandata a Nova Cataezu un preziossima reliquia di Isidoro Fetonazzi: un paio di sue mutande, da lui stesso medesimo indossate ininterrottamente per 7 anni. La reliquia è esposta nel salone d'onore del municipio, dove i novocatazensi fanno la fila per venerarla, prostrandosi ed annusandola ad occhi chiusi

Come Patrona della mefitica cittadina del nuovo mondo è stata scelta S. Sinforosa del Bambin Crostoso, fondatrice dell'Ordine delle Monache Oblate Minori del Pio Orfanatrofio della Gioventù Abbandonata di Cataeggio. A Nova Cataezu è stata quindi istituita la parrocchia, che è stata posta sotto la giurisdizione canonica della Arcieparchia della Chiesa Mefita di rito Sassobisolese (avente ovviamente sede a Cataeggio). L'Arcieparca Sassobisolese Sua Beatitudine Mons. PierBortolo Setticini Marronacci si recherà quanto prima in visita pastorale a Nova Cataezu per la consacrazione della chiesa e la pubblicazione della bolla ufficiale di istituzione della parrocchia.

Pasquino Pinzocheri Press Agency si premura significare quanto segue.
Atteso che anche da un grande male può nascere un grande bene, non sarebbe opportuno fare di Nova Cataezu la "terra promessa" verso la quale trasferire tutti coloro che ancora vivono a Cataeggio ed anche gli emigrati cataeggini ad oggi sparsi ai quattro angoli della terra? In tal modo, si otterrebbero molteplici benefici:
  • la sanificazione, fisica, etnica e di salute pubblica, della Valmasino
  • la concentrazione in unico luogo dell'orbe terracqueo di tutti i cataeggini viventi (evitandone la presenza diffusa ed a spizzichi nel resto delle terre emerse)
  • la possibilità di richiedere alle forze armate nord coreane di costruire, appena fuori le mura di Nova Cataezu, un poligono per il collaudo degli ordigni nucleari, di modo che, invece di rischiare di colpire il Giappone, si avrebbe la certezza di annichilire la delenda città, ivi comprese uomini e bestie (per quanto difficile possa essere operare una distinzione)