Con la
Bolla Costarum Cech sine Deus
reprimendi, la S. Sede ha istituito la Diocesi
di Campovico, che avrà giurisdizione su tutte le terre senza Dio (in
partibus infidelium) da Dubino sino a Dazio. Sono previste sedi vicariali a Cercino,
Traona e Cadelsasso. In continuità con la consolidata tradizione morbegnese (di
origini universalistico - medievali) di accorpamento del potere spirituale con
quello temporale, primo vescovo di Campovico sarà l’Assessore Dioniso Tracanna.
Il prossimo 1° aprile si terrà la solenne cerimonia di presa di possesso della
diocesi, celebrata nelle chiesa delle visitazione della B.V., ora elevata a
rango di cattedrale.
“E’ un grande passo avanti per il popolo di
Campovico. Voglio però sottolineare come la costituzione della diocesi sia un
punto di partenza e non un punto di arrivo. Abbiamo davanti almeno un
decennio di lavoro intensissimo. La prima priorità è l’istituzione del
seminario diocesano, che sarà insediato nella ex centrale elettrica. Ai
seminaristi daremo una formazione enologico-teologica, che darà loro gli
strumenti tecnici e teorici per continuare a predicare il verbo dell’alcolismo
in tutta le costa dei Cech. Inoltre, grazie ad una specifica dispensa
pontificia, celebreremo messa secondo l’antico rito campovichese, che prevede
la consacrazione di brasciadelle di segale invece di ostie e di un’intera damigiana
di Barbera invece di un semplice calice”, dichiara S.E. alcolica Mons. Tracanna.
“La diocesi nasce da zero, senza alcun patrimonio
per le opere di bene, nemmeno una pertica di vigneto. Per questo, da Assessore
disporrò l’esproprio comunale di vigneti in costa di montagna e prati a
fondovalle. I vigneti saranno incamerati dal seminario per la formazione
teologicoenologica mentre i prati, previo cambio di destinazione urbanistica da
agricolo a palazzinaro, saranno poi donati alla diocesi, che potrà venderli e monetizzarne
il valore. Il dare spontaneamente è più felice del prendere dicono i sacri
testi ma, coerentemente con la nostra impostazione di Comune etico di hegeliana
memoria, tradurremo massimi sistemi in fatti concreti”, prosegue Mons.
Tracanna.
“Siccome teniamo molto alla religiosità popolare,
a Cermeledo sarà eretto il Santuario del divin prigioniero alcolizzato. La chiesa
sarà tutta colma di botti di vino benedetto. Da Paniga a Cermeledo realizzeremo
un sentiero via crucis lastricato di cocci, filo spinato e lamette da barba,
Coloro che lo percorreranno in ginocchio sino al Santuario e li si
ubriacheranno, godranno di indulgenza plenaria per i peccati di lussuria, furto
della mercede agli operai e simonia”, conclude Mons. Tracanna.
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