martedì 19 giugno 2012

L’industria ittica varesina

Potrei raccontare qualunque storia
Invece parlo di pochezza e nulla gloria
Sento forte in me il dovere anzitutto morale
Di fustigare la totale mancanza cerebrale
Grande polo industriale ittico a Varese
Orgoglio infame dell’insubrico paese
Sguazza nella palta il pesce pisello
Missing in action è il  suo cervello
Guizza garrulo e rubizzo il pesce sega
Disarmo a credito e nulla lui si nega
Si pastura sul fondo il pesce mazza
Marrano sublime di eletta razza
Fluido e flessibile il pesce diarrea
Nomen pisces strameritata la nomea
Assai diffuso è il pesce testicolo
Sprovvisto di ogni senso del ridicolo
Ha argento vivo addosso il pesce fallo
Lascio indovinare dove ha un bel callo
Fate largo che arriva il pesce cappella
Gran maschiaccio si fa chiamare Donatella
Si nasconde tra le acque il pesce semolino
Batte in ritirata quando vede un questurino
Grandi gioie ci regala pure il pesce WC
Avanti coi tempi si butta proprio lì
Legioni di fans ha il pesce sterco
Alito fognato ed amante dell’alterco
Non trascuro certo il pesce lucciola
Se lo becco lo apro con la roncola
Non posso trascurare il pesce ganassa
Eroe acquatico di ignoranza crassa
E poi come tacere del pesce fogna
Adesso ridotto a collaudator di gogna
Ma che fascino che ha il pesce letame
Vanto immortale dell’insubrico reame
Tutto dalla trota ha avuto fine ed inizio
Erano i grandi pesci onesti e senza vizio
Grande vanto della migliore ittiologia
Per mille anni piangeremo di dissenteria
Contro il sistema eran i pesci fracassoni
Finiti a pasturare con barattieri e framassoni
Cosa scorgo in lontananza sull’orizzonte marino
Un pesce mai visto che sia un laido clandestino
Si avvicina deciso, marmoreo e ben chiodato
Ha ben chiaro dove finisce il suo turgido mandato
Attenzione insubrici non è quello un pesce mulo
Accoglietelo a 90 è lo SQUALO PADULO

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