lunedì 4 giugno 2012

Il corvo color porpora

Io sono il corvo gracchiante della sede apostolica
Ti faccio veder il meglio della gerarchia cattolica
Io sono l’uccellaccio di Santa romana Chiesa
Ti mostro come la dottrina in alto viene offesa
Io sbatto le ali tra lo IOR e S. Pietro
Ti scrivo il male che prospera nel retro
Io rendo un maledetto servizio alla verità
Ti disegno la strada che devia dalla santità
Io gracchio alle spalle della gerarchia
Ti urlo il peggio della loro simonia
Io semino il terrore nella Santa sede
Ti illustro lo strame che han fatto della fede
Io non sono uccello del malaugurio
Grandi basiliche e nel cuore un tugurio
Io svelo il peggio dell’ultima teocrazia
Ti spiego come violentano la nostra democrazia
Io sono il gelido spiffero del Vaticano
Ti illumino sul loro rapporto con il grano
Io smaschero il bubbone dietro le sacre mura
Ti invito a studiare la prossima cura
Io svolazzo avanti indietro le mura leonine
Ti sbatto il naso nelle loro azioni più ferine
Io rovino il sogno di un miliardo di credenti
Ti faccio annusare imprevisti angoli putrescenti
Io son il pennuto che smutanda i cardinali
Ti spiazzo raccontando storie criminali
Io conosco molto meno di quanto abbisogna
Ma è abbastanza per sentire odore di carogna
Non ero nato quando sparì quella ragazza
Ma so bene, serve il mitra e non la ramazza
Io non c’ero quando fecero scempio in banca
Scellerata finanza con la veste tutta bianca
Sono solo un corvo metto becco nei rifiuti
Sono il terrore di quelli sempre muti
Il corvo è sempre brutto e sempre nero
Ma pronto a svelare l’inganno menzognero
Adesso in molti hanno paura delle mie piume
Se mi trovano finisco parcheggiato in fondo al fiume
Se serve c’è sempre per loro un Renatino
Disgraziato paese che gioca col destino
Non sono stupido, solo poco affascinante
Sono pericoloso perché essere sognante
Esco dal mio nido con un sogno nel becco
La loro misericordia potrebbe subito farmi secco
Sono un tremendo squarcio nel loro magro cuore
Ho portato alla luce un sarcofago di squallore
Non sono se mai arriveranno a ringraziarmi
PERÒ SO CHI DEV’ESSERE PASSATO PER LE ARMI

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