Tramonto ha dato alla luce il primogenito
Onestino in una greppia nelle campagne di Mellarolo, dove vive in esilio dopo
la cacciata da Morbegno, dovuta ai tumultuosi eventi che hanno portato al governo
il Comitato Municipale di Salute Pubblica.
“Stavo brucando un po’ di erba quanto sono
iniziate le doglie ed ho rotto le acque. Ho chiesto aiuto a gran voce e sono
giunti in mio soccorso due boscaioli ed uno spaccapietre che erano nei
dintorni. Mi hanno accompagnata in una cascina ed adagiata in una mangiatoia,
dopo avervi sparso qualche forcata di paglia. Eumeo, Etelberto e Vitellozzo,
così si chiamano i miei soccorritori, si sono dati subito da fare con zappini,
scalpelli, cunei e mazzuola per aiutarmi a partorire e, dopo nemmeno mezz’ora,
Onestino è venuto alla luce ad ha cominciato a lanciare i primi ragli,
intervallati da portentosi barriti. Il criaturo gode di ottima salute, anche
intestinale”, dichiara Tramonto.
“La nascita di Onestino mi ha reso molto
felice, ripagandomi delle amarezze della gravidanza. Infatti, ho vissuto come
un’ingiusta punizione il fatto di aver concepito un figlio senza aver mai
peccato, a differenza delle mie amiche che peccano con mezzo mandamento e non
concepiscono mai. Inoltre, l’annunciazione da parte di Piersamuele e Giangioele
è stata un trauma che non si può far capire a chi non lo ha vissuto in prima
persona. Altro che arcangeli, quelli erano due energumeni da cantiere che non vedevano
da anni qualcosa che somigliasse anche solo vagamente ad una donna”, prosegue
Tramonto.
“La presenza di Onestino, i suoi ragli e le
sue flatulenze hanno portato un raggio di sole in questi tristi tempi di esilio
a Mellarolo. Mi sono fatta una ragione: l’esilio e la traumatica gravidanza
sono il giusto castigo da pagare per espiare i miei peccati. Devo accettare con
serenità la giusta punizione, divina ed istituzionale, per aver messo in
discussione il primato politico-teologico dell’oratorio ed aver negato il
foraggiamento con risorse pubbliche dell’ambientalismo a
tassametro. Se mai mi sarà concesso di rimettere piede in patria mai e poi mai
mi permetterò di mettere in discussione la dottrina universalistica e di
sottrarre fondi all’ambientalismo mercenario per destinarli a famiglie,
disabili e bambini. La punizione che mi sono meritata mi renderà una persona
migliore”,
conclude Tramonto.
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