venerdì 26 ottobre 2012

Fuga di parole

… come quando mangi troppo cotechino ti si pianta sullo stomaco la lettura dei giornali ti sfonda lo stomaco quanto pelo sullo stomaco serve per non pisciare sopra il passaporto italiano un passaporto per andarsene, un gommone per ritornare Valona dentro il nostro cuore un cuore che manca alla nazione, coronarie otturate, vene aride vene di incultura, miniere di ignoranza, picconate all’anima un’anima venduta, purtroppo non al diavolo, infatti vedi che miseria, che recessione, che declino, che discesa la discesa, la caduta, il crollo, sassi buttati dai cavalcavia della memoria la memoria rinnegata, disprezzata, annullamento della storia una storia rifiutata, riscritta da vincitori analfabeti l’analfabetismo di ritorno, analfabetismo della coscienza e dei sentimenti i sentimenti vecchi, stantii, claustrofobia del pensiero quel pensiero rattrappito e rachitico, sottosviluppato e imploso ecco l’implosione delle idee, l’autocensura la soffocante autocensura emotiva, poche banali emozioni solo emozioni vecchie, peggio che infantili un mesto ritorno all’infanzia ma con l’anima decrepita e passiamo dal monologo interiore al vaniloquio esteriore, delirio allo specchio lo specchio di poche misere brame, chi è il più storpio del reame? reame o impero alla fine? aquila dell’impero o impero del $? calvino non è mai morto calvino ci ha comprato l’anima un bel burqa sui nostri ricordi integralismo anglosassone prostituito all’integralismo islamico muezzin che chiama alla preghiera dal balcone di wall street da qualche attico della city quotiamo la nostra dignità su mercati regolamentati, facciamo trading della nostra identità, prezzi in ribasso autostima collettiva in ribasso tanta superbia, poco senso di se crollo del senso estetico, fiera del disgusto spruzzando deodorante repressione, corruzione, miserabile espressione diritto di parola scambiato per diritto di sproloquio, libertà di calunnia contrabbandata e spacciata per libertà di pensiero mille parole e nessun concetto infangata popolare concezione, illibatezza un tanto al chilo orgia la sera, imene morale la mattina inzuppando brioches farcite di menzogne ed autoinganni nel cappuccino, ci vogliono stomaco di ferro e budella capienti, budella che fanno da supplente ai neuroni, neuroni che vanno in esilio, non sopportano più di stare dentro certe capoccione decoder della coscienza non più resettati da anni, decoder con mille canali e nessuna notizia, notizie dell’ennesima strage familiare, voyeurismo dell’orrore fin quando poi tocca a te, orrore raffinato, sbiancato, confezionato come fosse zucchero retorica zuccherosa si vive di zuccherini una coscienza diabetica, una coscienza senza spina dorsale molluschi spirituali gioiosamente in corsa verso i denti dello squalo popolo o banco di sardine? autoimposto divieto di ragionare e fare domande, obbligo morale di aprire bocca, legge universale è adesso stare a guardare ma non ascoltare disperata carestia di magnifici maledetti suoni che facciano alzare dal divano, spalancare la porta, scendere in strada, tuffarsi nella luce delle piazze, ricominciare a respirare dopo troppa aria di sacrestia, ricominciare a leggere dopo troppa penombra di sottoscala, ricominciare a sentire tamburi e campane dopo troppi assoli di trombone basta col bivacco nelle sale d’aspetto degli ospedali, basta malattie inventate da altri per noi basta psicosi fasulle, facciamoci prendere seriamente per matti, mettiamo la nostra pazzia a servizio di un’idea ma un idea nostra, sbagliamo, cadiamo, paghiamo, ma non abbiamo bisogno dell’elemosina di un cerotto, cicatrici come medaglie, ferite come bandiere facciamo tornare a girare la giostra della memoria, non si sbanda sulle curve della memoria serve qualcosa da inseguire e conquistare come vittoria, non qualcosa da ingoiare come liberazione liberiamoci dagli spalti dello stadio, diventiamo hooligans della nostra verità, mettiamo a ferro e fuoco tutta questa mediocrità, magari un giorno diremo che non è mai esistita creiamoci degli anni formidabili, viviamo in piedi per non morire tutti i giorni in ginocchio ma una volta sola con gli occhi aperti ammassiamo ricordi di una vita, stocchiamo memoria, beviamo vino e passione, mangiamo fiori e desideri, respiriamo colori, fumiamo idee c’è bisogno di sapere come ci chiamiamo, non facciamoci mettere un cartellino da altri, è roba da obitorio e ci servono resurrezioni ed insurrezioni per fare una buona insurrezione non serve e non si deve devastare una città, deve insorgere la nostra mente, meno estintori e più fiamme, meno valium e più caffeina, smettendo di farsi insegnare il bene ed il male, smettendo di espiare peccati inventati da altri per noi l’unico peccato che non ammette indulto o amnistia è l’ignoranza conoscenza e rifiuto delle verità precotte e confezionate sono l’unico antidoto alla morte morale che si combatte anche recuperando il senso della bellezza la bellezza salverà il mondo non chiediamo categorie etiche ma categorie estetiche la verità è bellezza, la bellezza è verità, è tutto quello che sappiamo, è tutto quello che abbiamo bisogno di sapere la questione della bellezza non è importante, è fondamentale, tutt’altro che frivola il bisogno di bellezza è ritenuto frivolo dai frivoli e stupido dagli stupidi la stupidità uccide più della cattiveria, la bruttezza fa più danni della corruzione molesti ricordi il passato può essere così impresentabile ed il futuro così prevedibile ma il presente è così inabitabile imbraccia la mannaia, non credere a chi ti dice che ti tremeranno le mani e le gambe non reggeranno c’è un intero mondo là fuori, prendi la parola nella grande faida il destino non è una formula matematica, magari senza saperlo sei tu ad essere nella condizione di tirare il colpo decisivo, non farti trovare impreparato, devia, urla fuori dal coro, combinala grossa, sbaglia forte, manda in frantumi la cristalleria c’è sempre tempo per una (non) vita di mediocrità stai sulla porta e non alla finestra, smetti di stare a guardare, esci dal tuo guscio, allacciati le scarpe e preparati sulla porta, il momento buono arriva quando meno te lo aspetti, non è vero che non sai pensare e non sai parlare, piantala di essere pieno di lettere non spedite, piantala di essere tu stesso una enorme lettera non spedita, mettici anche tu la firma, mettiti in circolo, sali sul palco non ti farà paura l’ultima volta che hai detto la tua ti hanno zittito e dato del malato di mente? fattene un vanto, visti certi tipi di normalità, evviva la follia riappropriati della voglia di ridere, sputa in faccia ai mercanti di tristezza, sfregia col vetriolo i contrabbandieri di paura dai un taglio al tuo essere senza speranza tu sei il potere, rivendica il tuo valore, un solo uomo vale di più di una massa sterminata ed indefinita

venerdì 19 ottobre 2012

Primo master internazionale "Teoria e tecnica dell’esecuzione capitale"

Il prossimo 2 novembre alle h. 17.00 presso il Centro di detenzione ed esecuzione capitale di Dubinatraz sarà ufficialmente inaugurato il primo master internazione di Teoria e tecnica dell’esecuzione capitale. Autorevoli, qualificati e terrificanti docenti saranno:
  • Uguccione Ghigliotti Cainozzi (direttore di Dubinatraz)
  • Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi (meglio nota col trucido e nefasto appellativo di “Mamba del patibolo”)
  • Desperacion Hastalamuerte NM (No Mercy - nota come “il nazgull che non perdona”)

Piano formativo del master
  • Storia della pena capitale
  • Filosofia ed etica della pena capitale
  • Estetica della forca e dell’esecuzione
  • Teoria, tecnica e progettazione del patibolo
  • Psicologia del boia
  • Tecnica della crocefissione
  • Tecnica della poena cullei
  • Tecnica della botte di Attilio Regolo
  • Tecnica della fucilazione e della trafittura con frecce
  • Tecnica della Vergine di Norimberga
  • Tecnica dello schiacciamento
  • Tecnica della ghigliottina
  • Tecnica della decapitazione e dello squartamento
  • Tecnica dell’impiccagione e della garrota
  • Tecnica della fucilazione
  • Tecnica della lapidazione
  • Tecnica della sedia elettrica
  • Tecnica del rogo
  • Tecnica dell’impalamento
  • Tecnica della ruota
  • Tecnica della bollitura

Dichiarazioni dei docenti
  • Uguccione Ghigliotti Cainozzi:Con questo master, per la prima volta nella storia, è stato istituito un percorso didattico per la formazione teorica, tecnica e pratica del boia. Il ruolo del boia è di tipo pedagogico, come e più di un maestro. Per questo bisogna costantemente investire in formazione e miglioramento continuo. Come al solito, Dubinatraz è all’avanguardia mondiale, questo è il mio orgoglio
  • Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi: Per me giustiziare è la forma più alta di servizio che si può rendere al genere umano, la suprema forma di igiene sociale e culturale. Io faccio il boia con uno spirito che è al contempo militante e missionario. Appena mi hanno proposto la docenza per questo master, mi sono commossa ed ho accettato con infinito entusiasmo. Evangelizzazione e catechesi della forca, questo voglio fare
  • Desperacion Hastalamuerte NM:Io mi emoziono infinitamente ogni giorno nel ricoprire il ruolo più eccitante della legge, quello che non protegge: la parte del boia. Io al pendaglio da forca dico sempre: Vuoi essere giudicato? Vuoi essere assolto o condannato? Sappi comunque che sarai giustiziato. Quello è l’unico dato di fatto, vero a prescindere. Io sono tutto quello che non ci si aspetta mai ma che si teme sempre. Io sono molto peggio di quanto si teme. Io sono il conto di una vita intera. Io sono l’ultima stazione della Via Crucis per coloro che non meritano resurrezione. Io sono l’ultimo essere vivente che viene visto. Io sono la giustizia suprema. Io sono la condanna che non ammette amnistia. Io sono l’omega. Io sono colei che sono. E porterò il sublime verbo del patibolo alle moltitudini infinite

giovedì 18 ottobre 2012

Tiro a segno alzo zero…

… contro i mercanti di paura che per 4 crocette sulla scheda elettorale hanno fatto sclerotizzare il paese
… contro gli italioti consumatori di paura – mangiate paura, respirate paura, bevete paura. Mentre combattete la crociata contro le battone sui viali, silenziosamente i vostri (e nostri) diritti vanno bellamente a farsi fottere
… contro gli ipocriti radical chic, equi, solidali, sostenibili, sempre a spese di terzi
… contro i bastardi no-global, conformisti nell’anticonformismo, che scimmiottano la Resistenza (una cosa seria, da invocare per cose serie e non contro la TAV) e si permettono di chiamare Giancarlo Caselli “servo dei poteri forti
… contro quelli che denigrano in ogni modo ed ogni luogo la Resistenza, uno dei pochi momenti della nostra storia dove abbiamo avuto un sussulto di orgoglio, onore, amor proprio e spirito di conservazione
… contro i fottuti NO TAV, sottospecie mutante dei verdi isterici – avete ragione, il cantiere in val Susa è da chiudere (dopo che vi ci hanno sotterrato)
… contro il fanatismo ideologico ecologista, motore di regresso tecnologico, sottosviluppo socio-economico e disprezzo per l’umanità
… contro i lerci parchi eolici (che devastano il paesaggio)
… contro la maledetta energia fotovoltaica (della serie pagare tutti per ingrassare pochi)
… contro la laida e diabolica cultura anglosassone e calvinista, responsabile di oltre 20 anni di declino, perdita di diritti, subordinazione dell’uomo al mercato e sterilizzazione culturale dell’Europa
… contro la nefasta influenza politica e culturale del Vaticano (avessero almeno la decenza di smetterla con i loro fottuti valori, ormai svaniti come l’imene di una meretrice)
… contro la (non)cultura del reality show, una sorta di novello S. Gennaro cui fanno voto gli intellettual-pezzenti senza arte ne parte, nella speranza di farsi una vita (senza sapere che la loro vita non merita assolutamente di essere vissuta)
… contro certi cerebrolesi di adolescenti e bambini maleducati, ignoranti e pezzenti (nonostante vestano firmato)
… contro le idiote di mamme che hanno partorito ed allevato i bambocci di cui sopra, rendendoli decerebrati a forza di cure parentali (aperta sottoscrizione per raccogliere fondi ed acquistare migliaia di tappi di sughero a fini di chiusura dello loro tube con metodi artigianali ma efficaci)
… contro i paparini dei sullodati bimbominkia, uomini dalla virilità di cartapesta, castrati dalla paternità e definitivamente smascherati nella loro essenza di budini andati a male
… contro i movimenti religiosi (di qualunque tipo) che infestano la nostra società con la loro ipocrisia
… contro la teoria creazionista (minchiata da militanti evangelici americani, invasati ed analfabeti)
… contro il femminismo ipocrita di certi movimenti di sinistra, che si batte per le donne (sacrosanto) ma ha paura di dire che, pur con tutti i difetti, la nostra società occidentale in quanto a diritti femminili è comunque nettamente superiore a quelle del terzo mondo (e del mondo islamico in particolare). Per la serie “viva i diritti delle donne ma non permettetevi di criticare burqa, infibulazione e poligamia”. Piantatela col terzomondismo a buon mercato
… contro la cultura e la religione islamica
… contro la nefasta influenza culturale degli Stati Uniti - ricominciamo a proclamare a gran voce il primato culturale dell’Europa, da Lisbona agli Urali
… contro la mediocrità delle persone che si accontentano (per la serie mangio merda e mi lecco i baffi). È grazie a loro che nulla cambia mai
… contro le persone che invece di chiedere maggiore libertà cercano di limitare quella altrui
… contro le persone armate di desideri modesti
… contro questa classe politica di ladri, meretrici ed inetti (di solito è il miglior viatico per una svolta autoritaria)
… contro il fottuto ed (auto)evirato popolo bue italico che ha legittimato questa classe politica di ladri, meretrici ed inetti (se non fosse che ci vivo pure io in Italia, una bella svolta autoritaria gli farebbe bene, come l’olio sull’insalata)
… contro l’esaltazione della mediocrità
… contro l’erezione a eroi dei mercenari che sbudellano a tassametro in giro per il mondo
… contro ogni forma di proibizionismo
… contro lo stato etico di Hegel
… contro i buoni sentimenti a buon mercato
… contro i giornalisti simil-verginelli che sbraitano contro gli abusi del potere e poi fanno a gara a mettersi a servizio (salvo non sapere talvolta quali sono le chiappe giuste da leccare)
… contro le persone stupide, che fanno del male più e peggio dei malvagi (quanta gente conosco che meriterebbe un profilattico sulla testa ed una circoncisione sulla fronte)
… contro la dilagante ignoranza di massa
… contro le medicine alternative ed i ciarlatani che ci si ingrassano
… contro il pregiudizio anti scientifico che infesta l’Italia (grazie Benedetto Croce, grazie Ruini, grazie ecologisti)
… contro i professionisti del piagnisteo (camionari, bottegai e taxisti)
… contro le campagne salutiste dei governi (che poi si abbuffano di accise su liquori e tabacchi)
… contro le prediche moralistiche contro il gioco d’azzardo - se milioni di idioti sono contenti di farsi spennare dallo stato di loro spontanea volontà, lasciamoli fare - (sono tutte tasse che non ci succhiano in busta paga contro la nostra volontà)

martedì 16 ottobre 2012

(italian) Fattoria degli animali

Cinguetta garrulo il cocorito
Ce lo siringano i tipi alla Fiorito
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Mangia e beve il compagno Penati
Italiani con più corna dei cervi ungulati
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Qualcuno crede ancora alla Santanchè
Ai seggi si sente solo coccodè
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Longobardi faro di civiltà per il paese
Ci sodomizza il coccodrillo lecchese
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Scacazza il piccione dalla finestra
Al gabbio il Gollum di destra
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Pontifica tronfio il saputello fiorentino
Pare allattato dallo scrofone giussanino
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Romanesco strabico scarafaggio
A non suicidarsi ci vuol coraggio
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Serpente centrista moderato palazzinaro
Idolo perenne di un popolo gran cazzaro
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Ha più di un neo il tacchino untuoso
Finto giornalista ma vero ossequioso
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Ex comunista che infesta la Lunigiana
Ameba che lecca per un’intera settimana
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Garrula e vacua ochetta torinese
Che starnazza sempre a carico del paese
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Apula volpe munita di orecchino
Finto eroe che ammalia il popolino
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Cinghiale siculo ingordo scialacquatore
Sempre atteggiato ad improbabile salvatore
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Pesce sega senza ogni minimo talento
Figlio coerente di un indegno portento
***
Mulo bergamasco orgoglioso ignorante
Pensatore indefesso con budello tonante
***
Insulsa e starnazzante paperella bresciana
Prima fautrice dell’ignoranza più malsana

venerdì 5 ottobre 2012

Morbegno (SO). Scoperta la discendenza di Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi da Maximilien Robespierre

Approfondite ricerche genealogiche hanno condotto ad appurare che la nota boia Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi (trucidamente e nefastamente nota come il “mamba del patibolo”) è discendente diretta di Maximilien Robespierre (l’incorruttibile). Le ricerche genealogiche sono state eseguite da ForkaQuality, società specializzata nella certificazione di qualità per boia e sistemi integrati di esecuzione capitale.

Scoprire di essere discendente diretta di Robespierre mi ha fatto provare una commozione infinita, anche più forte di quella che mi ha squassato nel profondo quando ho portato a termine la mia prima esecuzione. Per me che faccio il boia, Robespierre è l’Ente supremo, il modello assoluto, l’inarrivabile, l’alfa e l’omega della nobile arte della forca. Si capisce quindi il mio orgasmo cosmico nello scoprire che nelle mie vene scorre un po’ del suo sangue.
Non che ce ne fosse bisogno, ma da quando ho fatto quella scoperta mi sento ancora più motivata ed investita di una missione salvifica ogni volta che conduco un pendaglio da forca attraverso la porta dello spavento supremo. Non solo, sapere di essere discendente dell’incorruttibile mi spinge a sempre maggiori sforzi nella ricerca del senso del bello nelle esecuzioni capitali. Tengo infatti a chiarire che per me ogni esecuzione è unica ed irripetibile, nei modi e nella forma. Giustiziare non è solo un lavoro, una procedura tecnica, una mansione. Al contrario, è un’arte, una missione, un’alta opera di pulizia morale e sociale, che richiede perciò un alto senso estetico. Quando eseguo una condanna a morte non chiedo categorie etiche ma categorie estetiche. Il grande poeta John Keats scrisse che:
La bellezza è verità
La verità è bellezza
È tutto quello che sappiamo
È tutto quello che abbiamo bisogno di sapere
Invece, nel mio cuore roccioso e rovente sta scritto a lettere di fuoco:
Giustiziare è bellezza
Bellezza è giustiziare
È tutto quello che so
È tutto quello che devo sapere
Io sono la poetessa della forca”, dichiara Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi.

Il mamba ci ha conferito l’incarico di seguirla nel complesso iter da seguire per l’ottenimento della certificazione ISO1717 Ω game over, riconosciuta a livello internazionale e che consente di fregiarsi del titolo di boia ecumenico universale. Per istruire la pratica abbiamo svolto alcune ricerche genealogiche, scoprendo la discendenza di Gloria da Robespierre. Anche noi abbiamo gioito, è un enorme onore affiancare un boia che vanta cotale antenato. In fondo il futuro è entrato nel mamba prima che accadesse”, aggiunge PierLucifero Scannarozzi Mannarini, amministratore delegato di ForkaQuality.

giovedì 4 ottobre 2012

L’andazzo generale

Si guarda Uomini e Donne
Si sale alzando le gonne
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A Taranto chiude l’acciaio
L’Italia è tutta un troiaio
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Veneriamo il Batman di Anagni
Paga tu perché lui magni
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Urla forte lo sfintere
Italia ridotta un cratere
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Gingilli innocui da uomo di strada
Misero orgoglio ovunque si vada
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Bombardati da mille informazioni
Ginnastica per diventare coglioni
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Tanto fumo poco arrosto
Passione ad averlo in quel posto
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Legioni di grassi pidocchi
Uomo medio sempre senz’occhi
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Reggimenti di giovani meretrici
Tenutarie le auguste genitrici
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Sparisce lesta la cultura
Vaselina per nuova dittatura
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Fino a terra ci cade lo scroto
Concorso per rimpiazzare milite ignoto
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Piombo fuoco e sale
Nuova moneta universale
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Regime di trans ed escort
Ideona per incrementare l’export
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C’è sempre spazio per sbragare
C’è sempre sterco da bramare
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Si mangia si scopa
Si beve si crepa

mercoledì 3 ottobre 2012

Autore in cerca di personaggi

L’arresto di er Batman non l’ho accolto come una vittoria ma come una magra e miserevole liberazione dall’ennesimo strazio. Il tappo che tiene dentro la rabbia inizia a scricchiolare, la strada che porta verso l’aula sorda e grigia, bivacco dei miei manipoli è stata imboccata. Chi non conosce la storia è destinato a riviverla…
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A Sesto S.G. i paladini del proletariato hanno abbandonato l’ortodossia marxista, convertendosi all’ortodossia edil-palazzinara. Dalla Resistenza al piano regolatore…commedia di nessuna arte, scivolo melmoso verso un immane stupro di storia e memoria.
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Le sbracate meritano la forca ben più dei delitti. Il punto è che senza uno scatto di orgoglio che conduca alla sentenza capitale ed alla conseguente esecuzione si cade nell’amnistia morale e della memoria. Troppo tempo passato accumulando amnistie della morale porta ad uno stato carnevale permanente. Il carnevale permanente conduce a dimenticare che dopo tre giorni di baldoria arrivano il giorno delle ceneri e quaranta giorni di Quaresima. Tristemente mi trovo a fare il tifo per la Quaresima, unica strada che conduce alla Resurrezione. Sono solo leggermente preoccupato per la passione e morte…ma potrebbe anche essere solo un dettaglio.
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Quando nel ’58 la senatrice Merlin ha posto fine all’epoca delle case di tolleranza non pensava certo di essersi dimenticata di altre categorie di meretrici, tutte infinitamente più indegne di quelle che dispensavano amplessi in cambio di denaro. Una di queste sere accosto anche io la macchina in qualche viale di periferia, abbasso il finestrino e chiedo al primo/prima che capita “quanto vuoi” … per venire con me non a scopare ma ad usare il lanciafiamme.
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Il mercato della paura è stracolmo di bancarelle, prezzi in calo, volumi scambiati in vertiginoso rialzo. Il trading della sclerosi culturale collettiva e dell’invecchiamento della nazione non è mai stato così florido. Alte provvigioni per gli operatori … imminente lo scoppio la bolla speculativa.
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Un’élite di morti non ancora sepolti è impegnata a ridisegnare i destini del paese. Riunione super segreta in segretissima stanza; ho sbirciato dal buco della chiave, era vuota. Il primo violino accorda l’ennesimo trombone… è il 14 aprile 1912.
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Causa delusione, la curva sud dello stadio di S. Siro è desolatamente vuota. La vittoria ha molti padri, la sconfitta è sempre orfana, il carro del vincitore è rimasto senza benzina.
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Il prossimo scandalo ci lascerà indifferenti, la notizia del prossimo infanticidio ci arriverà mentre accendiamo la lavastoviglie, qualche sacrificio umano di una qualche setta satanica ci farà pensare solamente che i nostri bravi ragazzi non farebbero mai una cosa simile, poi ci mangiamo una banana. L’assuefazione fa digerire ogni orrore. L’ennesima storia nera è già in produzione, lo show pulp deve continuare, almeno fino a quando non si sovrappone alla realtà.
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Ogni giorno si scende di una spanna, con la speranza di arrivare a toccare il fondo del barile. Per risalire?? O per cominciare a scavare?? Possiamo anche accettare lo stato di disarmo permanente, con i connessi cattivi odori, basta che nessuno si permetta di dirci che siamo in disarmo.
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Lo sciopero dei mezzi pubblici di Milano ci ha fatto vedere scene non troppo diverse da quelle che si vedono nei paesi colpiti dalle carestie quando arrivano le carovane umanitarie con gli aiuti alimentari. Al prossimo sciopero, invece di far passare qualche convoglio del metro, getteranno direttamente alla folla pacchetti di patatine e bottigliette di acqua minerale. 20 kg di viveri per 20mila persone, non dimentichiamoci che siamo in tempo di spending review … hanno telefonato a Gesù ma non riesce a fare un salto per la moltiplicazione.
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Il giornale italiano più letto è la Gazzetta dello Sport. La tua squadra del cuore ha vinto?? Bene!! Nel frattempo i diritti conquistati in anni di lotte e di progresso vanno a farsi fottere, l’idraulico fa manutenzione ai tuoi rubinetti e, già che c’è, pure alla tua dolce metà (e fa pure bene, visto che sei una persona di infimi desideri e bisogni, ti accontenti di poco). Aveva davvero ragione Churchill, quando diceva: gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.
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Non facciamoci prendere dallo sconforto, il palcoscenico del teatro non è un campo minato come hanno cercato di farci credere per anni, basta avere voglia di salirci…occorre solo convincersi di saper essere autori e personaggiE’ SUFFICIENTE RIPUDIARE IL COPIONE SCRITTO PER NOI DA ALTRI!!!