Dal 2 al 7 aprile prossimi Albaredo ospiterà la prima edizione del GAY
PRIDE OROBICO, una intensa sei giorni all’insegna di sodomia, lesbismo,
pederastia, transessualità e ermafroditismo.
“La manifestazione ha ovviamente avuto il patrocinio della Comunità
Montona. Il Gay Pride orobico poteva essere fatto solo ad Albaredo, visto che
da noi l’omosessualità è una tradizione esistente da tempo immemore. Infatti,
oltre che dalla Costituzione autarchica deviazionale comunale del 1923,
l’omosessualità è tutelata a riconosciuta anche a livello ecclesiastico tramite
la bolle Pistonum retro bona res est
ed Inter mulieribus sollazzamentum,
promulgate nel 1536 dal vescovo Corbiniano da Bema”, dichiara (il)la Presidente
del Comitato organizzatore Patty DeBlack.
“Saranno sei giorni di carnalità sfrenata e senza limiti, all’insegna
di quello che gli inglesi definiscono NO HOLES BARRED. Abbiamo messo in piedi
ben 6 tensostrutture, ognuna in grado di ospitare orge sino a 300 partecipanti.
La regola è una sola: la rigorosa separazione dei sessi; vogliamo infatti
evitare come la peste episodi di eterosessualità, che farebbero irrimediabilmente
degenerare il Gay Pride. Il momento culmine sarà il 6 aprile, quando ci sarà il
corteo orgiastico da Albaredo al Passo S. Marco. Migliaia di persone potranno
depravarsi per diverse ore lungo il percorso e poi, giunti al passo daremo il
via ad un gay rave party che durerà ben 8 ore. Per la porcella bisogna di
abbiamo già ordinato 2mila vibratori, 2 km di catene, 1.500 kg di vaselina e
1.000 mq di carta vetrata”, conclude DeBlack.
“La sponsorizzazione della Comunità Montona mi è parsa doverosa.
Albaredo ha un appuntamento con la storia: diventare la capitale mondiale
dell’omosessualità in alta quota, al contatto con la natura, carne libera en
plein air, suinità liberata, incensurata ed incensurabile. Io stesso ero
scettico, quando poi ho provato, nulla è più stato come prima. Mi sono sentito
improvvisamente come allargato, dilatato, assolutamente in un’altra dimensione,
come un cerchio di diametro infinito, aperto ad ogni tipo di alesaggio possibile
ed immaginabile”, dichiara Allen Evelyn Vanilla.
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