venerdì 12 luglio 2019

Piazzalunga (SO). Radicale riforma del diritto di famiglia


La Suprema Dieta Cittadina di Piazzalunga (SDC) si è di recente riunita in seduta straordinaria ed ha emanato un provvedimento dal titolo "Suprema civilis constitutione per reductio ad unum de coniugio et promiscuitate". L'atto giuridico in questione equipara, sia sotto l'aspetto del diritto di famiglia che del diritto successorio, qualunque forma di unione tra persone diversa dal matrimonio tra uomo e donna.

Dopo scrupoloso ed approfondito esame del testo di legge, Pasquino Pinzocheri Press Agency ne riassume di seguito il contenuto, al fine di consentire alle sterminate legioni dei suoi lettori di conoscere il sommo vero.

Finalità della legge
Da lungo tempo, la città di Piazzalunga continua a spopolarsi e perdere residenti. 15 anni fa la SDC ha approvato un massiccio pacchetto di sgravi fiscali per attrarre persone fisiche ed aziende. Si citano:
  • azzeramento delle imposte erariali di consumo su fagioli, crauti, frattaglie e vino (quest'ultimo solo se prodotto in comune di Ardenno)
  • accisa agevolata di 5 €/tonnellata su marijuana, cipolle e cavolini di Bruxelles
  • imposizione agevolata al 5% sui redditi da meretricio, lenocinio e produzione di materiale pornografico e giocattoli per adulti
  • esenzione da IVA per la produzione ed il consumo di purghe

I surrichiamati benefici fiscali hanno però contrastato solo in parte il calo demografico. Appurato ciò, la SDC ha deciso di provare con la "deregulation" della famiglia, consentendo a chiunque desideri unirsi con delle persone, di poter avere un riconoscimento giuridico, anche per le forme di famiglia più innovative. Si tratta, in fondo, di creare diritti altrove non esistenti, in modo di invogliare sempre più persone a stabilirsi a Piazzalunga.

Contenuti della legge
In forza  della "Suprema civilis constitutione per reductio ad unum de coniugio et promiscuitate", qualunque forma di unione tra persone è  equiparata al matrimonio tradizionale tra uomo e donna.
Giova rammentare che la norma non contiene un elenco esaustivo delle tipologie di unione consentite. Di conseguenza, a qualunque forma di unione è riconosciuta tutela giuridica:
  • matrimonio tra due uomini
  • matrimonio tra due donne
  • poligamia (un solo uomo con più donne)
  • poliandria (una sola donna con più uomini)
  • unioni cumulative di persone

Un cenno a parte meritano le "unioni cumulative di persone". Cosa sono? Si tratta essenzialmente di una forma giuridica familiare istituita per riconoscere e regolamentare le reciproche relazioni carnal/sentimentali di un numero di persone superiore a due, quando non ricadenti nella fattispecie della poligamia o della poliandria. Alcuni esempi:
  • più persone, ciascuna libera da vincoli coniugali, possono dare una veste giuridica alle orge cui partecipano, iscrivendo allo stato civile un "nucleo familiare orgiastico a geometria variabile"
  • una coppia (non importa se etero o omo) ha un consolidato rapporto orgiastico con una o più persone. La legge di Piazzalunga consente di creare ed iscrivere allo stato civile un nucleo familiare "all inclusive", con il relativo riconoscimento giuridico
  • una coppia si dedica con costanza allo scambio carnale con altra coppia. Anche in questo caso, sarà possibile ricorrere all'istituto della unione cumulativa di persone


Pasquino  Pinzocheri Press Agency ha intervistato il Presidente della SDC, PierDioniso Satirucci. Se ne riportano di seguito le dichiarazioni:
  • ""noi supremi governanti di Piazzalunga avvertiamo da sempre il dovere di contrastarne il continuo spopolamento, un flagello che ci colpisce ormai da decenni. Abbiamo provato con i benefici fiscali ma l'effetto ottenuto non è stato soddisfacente. Allora abbiamo deciso di tentare il tutto per tutto, diventando la Mecca del diritto di famiglia
  • da noi sono possibili nozze omosessuali, harem di donne, harem di uomini e formalizzazione di rapporti orgiastici, scambistici e ammucchiate varie
  • non solo, oltre alla legge che riconosce le unioni familiari più disparate, abbiamo approntato anche degli snelli strumenti burocratici per l'inoltro delle richieste di iscrizione allo stato civile. Con un semplice procedura on line è possibile iscrivere matrimoni di qualunque tipo. Nel caso di poligamia e poliandria, la semplice denuncia di harem conduce ipso jure all'iscrizione anagrafica del rapporto tra le persone che vi fanno parte. Nei locali per scambisti abbiamo installato dei terminali che consentono, prelevando i dati dal database dei clienti, di redigere in tempo reale e trasmettere allo stato civile la dichiarazione di orgia, con automatica iscrizione di unione cumulativa di persone""

giovedì 4 luglio 2019

Cagano (no non la mollare)

Mi sono già schifato di Cagano
Lo sbruffone laido e petano
E non smette di mollare il trombon
cosa farò per salvar il mio polmon

Un giorno lo incontrai solo, solo
il culo strombettava a mille all'ora
quando gli dissi che volevo soffocare
mollò una loffa e il gas scoppiò

Cagano, Cagano, Cagano
ti voglio al più presto smerdar
Cagano, Cagano, Cagano
ti voglio al più presto smerdar

Oh mio bel petone no non la mollare
non mi devi soffocare oh no, no, no, no, no
Oh mio bel petone no non la mollare
non mi devi soffocare oh no, no, no, no, no

Cagano, Cagano, Cagano
ti voglio al più presto smerdar
Cagano, Cagano, Cagano
ti voglio al più presto smerdar

Oh mio bel petone no non la mollare
non mi devi soffocare oh no, no, no, no, no
Oh mio bel petone no non la mollare
non mi devi soffocare oh no, no, no, no, no

oh no, no, no, no, no
oh no, no, no, no, no

Quella sera eravamo strani


Sì ... davvero ... eravamo strani quella sera, proprio strani! Quella sera di quasi 30 anni fa.

Io e gli amici d'infanzia, ormai cresciuti, ormai 16enni, non più adolescenti ma manco adulti. Stavamo seduti sui gradini fuori dalla porta della bettola della zia a ciondolare, così, tanto per guardarci attorno, non sapevamo che farcene del tempo. Avevamo già bevuto bicchierini di vermuth, calici di frizzante di non ben precisa origine, ed avevamo pure fumato di nascosto un paio di Stop, sigarette che mandavano un fumo acre ed insetticida, adatto più che altro per la fumigazione delle sementi contro i parassiti e per rimediare quando la cucina era piena di mosche nelle notti d'estate ed era finita la bomboletta del Raid.

Ad un certo punto la zia ci aveva detto che la fornitura di carburante era terminata, non voleva che tornassimo alticci a casa, che poi i suoi clienti beoni ed alcolisti le avrebbero rimproverato di aver indirizzato i loro figli sulla medesima via dell'alcolismo. Per questo ci eravamo trasferiti fuori, delusi perchè bruciavamo dalla curiosità di provare altri liquidi strani contenuti nelle bottiglie sui ripiani dietro il bancone della bettola.

Come Ulisse sentiva il canto delle sirene, noi sentivamo il richiamo di Batida, Vecchia Romagna, 3 Valletti, Cremovo, Cora, Rosso Antico, Biancosarti, Bocchino, Piave, Julia, Strega, Libarna, Petrus, Cynar, Biancosarti, Fernet, Cordial Campari, Mandarinetto Isolabella, Amaro 18, Don Bairo, Amaretto, OP, Stock 84, Averna, San Marzano Borsci, Braulio, Montenegro, Ramazzotti, China, Rabarbaro Zucca, Radis, Vov.

Eravamo strani quella sera!!

E allora fuori, sui gradini dell'ingresso. Parlavamo di calcio, motorini e vecchie antipatiche del vicinato, del tipo quelle che ti bucano i palloni e tu sei costretto a diserbargli i gerani. Eravamo indecisi su cosa fare, alla ricerca di un riempitivo per aspettare che arrivassero le 11 e mezza e poi tornare ognuno a casa propria, dare un'ultima occhiata a Televideo, ascoltare il sommario del GR1 di mezzanotte e poi a nanna, che l'indomani bisognava alzarsi appena suonavano le campane della messa delle 7, vestirsi di fretta, panino col salame, caffelatte, giù dalle scale, bicicletta e andare a scuola, che la campanella all'Istituto Tecnico non aspetta, suona tutte le mattine 8.00, senza sconti!

Eravamo strani quella sera!!

Ad un certo punto, non ricordo bene chi, qualcuno comincia a raccontare del suo rapporto con la barba ed il rasoio, con corredo di racconti su tagli in faccia e sfregi vari causa maldestro utilizzo. Inizia un dibattito su schiuma da barba, BIC monolama, Gillette, Wilkinson oppure Braun elettrico. Io, per parte mia, sottolineo più volte che preferisco essere sfigurato da una lametta piuttosto che provare il fastidio del rasoio elettrico, con la pappagorgia che si arrossa e si irrita.

Divertente il dibattito sulla barba! Divertente perchè da un banale discorrere di lamette, schiuma, dopobarba, Acqua Velva et similia si arriva alla convinzione condivisa che non siamo più quelli di 6 mesi, un anno fa. Siamo diversi, ci stiamo trasformando, in cosa non si sa ancora bene, però ci rendiamo conto che siamo in continua evoluzione.

Eravamo strani quella sera!!

Stiamo attraversando un periodo di forti cambiamenti. Non solo quattro pelucchi in faccia, ma anche altro. Con lo spirito ruspante tipico della nostra compagnia e del nostro ambiente, si comincia a parlare di altre trasformazioni, meno visibili ma che ci stanno sconvolgendo.

Siamo sconvolti da ciò che troviamo la mattina appena ci svegliamo, siamo sconvolti dalla voluttà dello sfiorarci, siamo sconvolti dalle nostre compagne di scuola, che hanno altre rotondità rispetto a prima e si stanno gonfiando là, davanti, dove ci cade l'occhio sempre più spesso.

Proprio loro, le compagne di giochi da sempre, loro che abbiamo imparato a conoscere in interi pomeriggi spesi calpestando l'asfalto delle strade ed i cortili del vicinato, quegli spazi fisici, ristretti ed enormi al contempo, che hanno continuato quel lavoro di generazione iniziato dalle nostre mamme quando ci hanno dato alla luce. Con loro abbiamo condiviso il piacere di "stare in giro", sole o pioggia che fosse, afa o gelo poco contava.

Quelle compagne di giochi sono ora altra cosa pure loro ... tutto di un botto sono diventate diverse, altre rispetto a noi, più distanti, meno leggibili. E noi?? Noi le troviamo sempre più misteriose, irraggiungibili, ci attraggono, sembra che ci chiamino. Peccato che ci manchino i codici di accesso, peccato che non troviamo la "stargate" per entrare in quell'universo. Noi non siamo ancora del tutto uomini, loro non sono ancora del tutto donne, ma siamo alle prese con lo spazio-tempo, con la galassie da mettere in comunicazione, con gli insiemi da intersecare.

Eravamo strani quella sera!!

Intanto, lì, in quel momento, sugli scalini della bettola, maturiamo coscienza circa il fatto che quel lavoro di creazione del contatto tra i due universi richiederà tempo, passione, energia. Impareremo a sbagliare, impareremo sbagliando, proveremo a provare ... poi venga quello che venga.

Intanto uno degli amici lancia una proposta, forse tradito dai due calici di frizzante corretto Aperol bevuti mezz'ora prima. Ci racconta che sua sorella, due anni in più di lui e nota nei dintorni per le due meravigliose poppe che si porta a spasso, gli ha riferito, non senza una certa malvagia soddisfazione, che una sua amica, dotata di un petto piatto come un vassoio, ha iniziato a mettere dei cuscinetti di gommapiuma nel reggiseno per rubare di un paio di misure. Ecco quindi la proposta: se le ragazze barano con la gommapiuma, possiamo farlo anche noi!! Ovviamente mettendola dietro la patta dei pantaloni. La proposta era folle, ma in quel momento non lo sembrava! A noi è parsa una genialata! Qualche giorno dopo, io ed il mio amico ci siamo procurati la gommapiuma frugando nottetempo nella pattumiera di un tappezziere e siamo poi entrati a scuola con una sorta di mezzo pompelmo che sporgeva dal cavallo dei pantaloni. Beata gioventù!!

Eravamo strani quella sera!!

E si comincia a parlare di noi e di loro. Loro che si truccano, che civettano, che prendono coscienza del potere che hanno su di noi solo per il fatto di sorriderci o lanciarci uno sguardo. E noi? Noi siamo persi nel nostro mondo fatto di liquami balordi tracannati nella bettola della zia, Alfa, Esportazione ed N80 fumate di nascosto in stalla così che l'odore di letame copra quello del fumo. Noi che abbiamo nascosto nel fienile un arsenale segreto di birracce da cantiere in bottiglie di vetro marrone da 66 cl. Noi che teniamo nascosta in solaio una mini biblioteca di giornaletti ricolmi di tette e ciuffi pubici che compulsiamo con avidità e feroce coazione a ripetere ... organi di stampa che sviluppano l'organo, un solo organo!!

Ma che ridere solo al pensiero di trovarsi nel parcheggio delle scuole elmentari la sera alle 8 e formare un capanello solo per accendere di nascosto una N80 o per sfogliare con atteggiamento da servizi segreti un giornaletto tipo Blitz o Jin Fizz, tenuto nascosto sotto il giubbetto, manco fosse un'arma da fuoco.

Eravamo strani quella sera!!

In modo del tutto inconsapevole è cominciato il lungo percorso che ci porterà ad essere irreversibilmente diversi ma anche irreversibilmente memori di questi tempi, di queste esperienze, di queste serate indimenticabili messe in piedi con poco tabacco di scarsa qualità ed una bottiglia di vermouth dall'odore simile e quello del disinfettante. Perchè adesso ci rendiamo conto che liquori degni del suonatore Jones, tabacco da taverna e giornalini VM14 non bastano più. Oltre questo c'è altro. Ma cosa è questo "altro"?? Di sicuro nell'universo "altro" da esplorare ci sono "loro". Sì, loro, quelle che, per motivi non ancora razionalmente chiari, ci fanno sbavare se solo ci salutano. Loro, che l'istinto fa camminare in un modo che provocarci colpi di pressione sanguigna ed arrossimenti degni della veste di un cardinale. Loro che appaiono nei nostri sogni, facendoci svegliare nel cuore della notte sudati, in preda a furori testosteronici ed erezioni dolorose ma ipersensibili al tatto!

Non sappiamo bene perchè, ma poco conta. È cosi! Stiamo diventando altro ed in altri mondi stiamo entrando, zoppicando, balbettando, perdendo la trebisonda! Uno stato di beata ignoranza tanto pericoloso quanto stimolante, ci sembra che ogni idea, pure la più balorda, possa essere tradotta in fatti concreti. Ormoni, tabacco, liquori da battaglia e foto di donne discinte sono un detonatore che porta la fantasia al potere e la minkiata all'incarnazione!!

Eravamo strani quella sera!!

Siamo sempre seduti e ciondolanti sui gradini della bettola della zia; cominciano ad uscire i primi ubriaconi che tornano a casa, o almeno ci provano. C'è chi non riesce a salire in sella alla Vespa, chi si avvia a piedi barcollando, cantando e ruttando alla luna e chi sale sull'Ape o sulla 126 e parte a strappi e saltoni, sperando di non cozzare prima di infilare il cancello di casa.

Noi sappiamo che tra poco la zia spegne le luci, tira giù il rulò e ci ordina imperiosamente di andare a casa. Ma ci stiamo facendo domande esistenziali, pur se inconsapevoli, inconsce e sfuocate. Innanzitutto, "loro" ci attraggono in modo irresistibile, sappiamo che senza di loro non possiamo fare. Quindi occorre trovare il modo di approcciarle, ma come? Quando? Dove?

Ci rendiamo conto di essere inesperti sul tema, siamo del tutto impreparati!! Sappiamo il fatto nostro quando bisogna fumare di nascosto, spillarne di frodo una caraffa dalle botti in cantina, fumare nei cessi della stazione, diserbare i gerani della vecchiaccia, accendere la motozappa, preparare la miscela per la Vespa 50 o il trial della Fantic, metter su una videocassetta VM 18 mentre i nostri genitori dormono in fondo al corridoio. Ma nel rapportarsi con le donne che stanno sbocciando siamo proprio digiuni, ci sembra una roba del tutto fuori portata. Temiamo di poter beccare certi 2 di picche in grado di radere al suolo il nostro amor proprio!! Guai in vista!!

Però, se ci si pensa bene, non è che anche "loro", le pulzelle che popolano i nostri sogni e le nostre polluzioni notturne, siano poi esseri sovrannaturali. É vero, a noi sembrano tali se osservate da lontano, dall'esterno. Poi, però, vediamo le nostre sorelle, chiuse nelle loro stanze a pasticciare il diario oppure attaccate per intere mezz'ore al telefono, con sommo gaudio del papy che paga la bolletta. Vediamo loro e ci rendiamo conto che saremo strani noi ma pure loro, le pulzelle mica scherzano!! E come noi vediamo in loro un universo diverso, parellelo e distante, anche loro fanno parecchia fatica a capire noi. Oddio, forse facciamo più fatica noi con loro che non viceversa!! In fondo loro partono da una situazione di vantaggio ... però, forse, magari, può darsi, che anche loro, esseri umani che lievitano là davanti facendo lievitare noi là sotto, abbiano le loro difficoltà a capire noi.

Eccolo il punto!! Forse loro sono più brave di noi a bluffare, conscie del potere che sanno di avere su di noi, ma non paiono poi, a ben vedere, del tutto sicure e scafate quando si relazionano con noi. Sono anche loro come noi!!

Sì, sì ... la situazione rimane confusa, complessa, ambigua e passibile di decine di letture contrastanti tra loro.  Ma noi siamo dei post adolescenti, quindi la situazione non è troppo seria. Possiamo ancora guardarci dall'eccessivo rapporto con la serietà!

Quindi con "loro" ci possiamo relazionare anche improvvisando, suonando ad orecchio, con una certa "anima rock", perchè, in fondo, quando si suona il rock quello che conta non è la qualità degli strumenti ma l'anima di chi suona. Improvvisazione, mazzate sui tamburi, chitarre distorte.Tiriamo fuori sentimenti, desideri, fantasia, anche in modo disordinato, magmatico, random. Per l'appunto, l'anima del musicista che decide, con somma inconsapevolezza e solo d'istinto, di superare la grande muraglia dell'autocensura.

Ecco, avevamo stabilito un punto d'inizio. Nulla era dato sapere sulle evoluzioni, ma c'era qualcosa di concreto alla partenza. L'immagine era sfuocata, la cognizione poca o nulla, ma eravamo pronti per "fare ali al folle volo". Qualcuno ha infatti scritto "Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!" e anche "Forse a lungo là dentro starà e più generazioni ne vivranno e in quello vedranno un'eterna sapienza e sprezzeranno i sapienti chi non lo conosce".

La zia esce dalla bettola, abbassà il rulò e ci infila tutti a casa. Per stasera lo spettacolo è finito, ma pare che ci saranno ancora giorni per sedersi in platea a guardare, fino al momento in cui ci sentiremo pronti per salire sul palcoscenico ad andare in scena ... ovviamente recitando a braccio!!

Quella sera eravamo strani .... forse lo siamo ancora adesso .... forse lo saremo fino alla fine dei nostri giorni!!!