sabato 6 maggio 2017

Abbonamento ferroviario psichedelico

seguire con lo sguardo le loro rotaie di pasta sfoglia
treno alta insanità freccia banana metallizzato 
viaggia con ritardo imprecisato ma chiaro
stazione di porta fragolina ai piedi del letto
accendiamo un falò nella carrozza wagon lit
obliterazione del biglietto colla forza della mente
datemi un carro merci e vi porto nel nirvana
prossima fermata deposito locomotori plutone
siamo di turno io e isabelle la fata colle orecchie di coniglio
ancora un trancio di binari e curviamo verso l'alto
traversiamo il ponte di maionese la prima volta
intercity 1369 in transito sul binario del pasticcere
fermata a richiesta in piazza dei francobolli sognanti
capostazione che fai con quell'accetta di cioccolato?
freno di emergenza da tirare ad ogni respiro
avanti con la prossima pipa carica di marmellata nera
espresso disperso nelle paludi dietro la cattedrale
SOS lanciato dal pifferaio e topi in divisa da pompieri
nebbia, fango, raganelle arcobaleno, polvere e calore
finestrini che danno direttamente sulle tundre dell'alaska
sei anche tu in viaggio, immobile, sudata, senza bagagli?
treno locale timbuctù - samarcanda partito anni fa
fermo per manutenzione al cairo da chissà quanto
posti esauriti ci sono solo brandine di chiodi sul tetto
vagoni merci che lievitano e fioriscono a seconda del tempo
piovono gocce di sciroppo rosso cardinale nella biglietteria
sportelli rivestiti di crini di cavallo e piume di colibrì
un unicorno capotreno ogni 30 del mese di febbraio
bellezze che durano come un bosone di higgs
in attesa al binario 19 numero primo per anime solitarie
in arrivo sul primo binario eurocity lotophagus per cartagine
ferma a pompei, tessalonica, tebe e zama
spose indiane sedute in prima classe
venditori di pane elfico aspettano di salire
i penitenti si frustano con palette da capostazione
pellegrini sulla via francigena di traversine e massicciate
acrobati appisolati sulle mensole dei bagagli 
il fischio del capostazione arriva da altre ere geologiche
anni luce ad aspettare un treno sempre progettato
convoglio mai costruito per raggiungere amori vietati
mormorano i catecumeni in terza classe diretti in paradiso
battesimo di sirene e sedili di finta pelle con gli strass
avanti il prossimo candidato al posto di segnalatore
luci da discoteca al posto dei semafori che ballano 
precedenze scritte nella mente ma dov'è la password?
sciame di api regine colata di miele fosforescente sul macchinista
cammellieri ammalati di reumatismi dormono allo scalo merci
l'ultima carovana arriva quando il sole deciderà di licenziarsi
locomotore da manovra diesel elettrico convertito alla segale
pronto a creare sogni e ad inscatolarli con rose ed asfodeli
fermata campi elisi arrivo sul binario 3 tutti pronti a saltare a bordo
massicciate rosa shocking appaiono e scompaiono
scrivi sui bagni del treno come mi devo chiamare così lo ricordo
quanto manca per la stazione di averno porta cerbera
caronte fora i biglietti e indica il primo vagone che atterra
ma che fiabe raccontano in business class tra scarabei e fenici
parlami di te prima di dissolverti in un volo di calabroni ronzanti
io sono gandalf barba arcobaleno in gita coi pensionati
velocità di crociera lenta molto più della mente
abbassa il finestrino saluta colla tua mano di legno di rosa
coi tuoi guanti di petali verdi squamati e cangianti
sono un pesce corazzato di mosaici bizantini elettrici
sto uscendo da un avello foderato di piume di pavone
fosforescenti sono i treni quando rallentano davanti a me
alle porte di betelgeuse si fermano anche loro stupiti
con le ruote gonfie di stanchezza hanno sete di petali blu cobalto
soffia la sirena della locomotiva che trasporta gli opliti
il passo delle termopili sta fuori o dentro noi?
sole frecce orde di persiani scudi di bronzo al neon
in chissà quale ordine saranno da vedere 
poco male i grilli cantano nei prati appena fuori la kasbah
c'è una rivoluzione da inventare trovare la location giusta
eroi in salotto a far polvere binario morto dei ricordi 
cimitero di elefanti dietro la curva binari reticenti
avanti che la prossima stazione è quella giusta
binari di manovra attorcigliati come serpenti sacri
lasciati amare prima che il vapore fischi ancora
cigolano le ruote e le rotaie che cantano inni sconosciuti
tira la tendina il paesaggio corre troppo non si sopporta
un cigno dalle piume cremisi guarda stupito i nostri volti