venerdì 13 dicembre 2019

Ode a Cagano


La storia del fetido Cagano
Lui del gabinetto è il decano
La storia di Cagano brutto
Lo vedi e ti scappa un rutto
Omm' e mmerda e no de penna
Tanta cacca da usar la benna
Cagano accende la vettura
Lui di cacca è una scultura
Non era agendo o brigadiero
Cagano era mega ispettoro
Stava alla milizia confinaria
Vivendo una vita stercoraria
Cagano presidia la frontiera
Petando forte da mane a sera
Cagano che presidia il confine
Emettendo puzze senza fine
Cagano difende il patrio suolo
Seduto a cacare sul bugliolo
Erudito e colto è il Cagano
Forse impara anche l'italiano
Uomo brillante e di successo
Una vita spesa tutta al cesso
Cagano si sveglia ogni mattina
Desiderando solo la latrina
Cagano va a letto ogni sera
E parte il tuono in val culera
Cagano si lancia sulla turca
E le budella fanno la mazurca
Cagano della puzza è il poeta
Prima scarga e dopo peta
Per concludere in bellezza
Il Cagano è 'na schifezza
Per chiudere cantando
Il Cagano vien petando
Per chiudere suonando
Il Cagano sta cagando

Sernio (SO). Presunta reincarnazione del sommo pontefice attualmente regnante


Da ambienti molto vicini all'amante della sorella del cognato di un pelatore di uova residente nelle brumose lande frutticole tra Sernio e Lovero, giungono a Pasquino Pinzocheri Press Agency voci circa il fatto che a Sernio un bambino sia stato riconosciuto come reincarnazione del sommo pontefice Francesco.

La scrivente Agenzia stampa ha mandato in incognito propri emissari in quel di Sernio affinchè, con l'orecchio della spia, si potessero raccogliere ulteriori informazioni, da diffondere senza indugio alle infinite moltitudini di donne e uomini assetati di conoscenza che si avvicinano ai dispacci stampa, nutrendo aspettative a dir poco messianiche.

Una lunga indagine giornalistica, non dissimile dalla ricerca del Sacro Graal per quanto concerne le forze impiegate, ha consentito di fare, almeno in parte, chiarezza sulla vicenda.

Innanzitutto, il soggetto in questione è un bambino biondo di 6 anni che, una mattina, dopo essersi alzato dal letto, si è precipitato sulla terrazza di casa ed ha iniziato, con fare solenne, a benedire urbi et orbi tutte le persone che passavano in strada. Passato qualche minuto, i suoi genitori si sono accorti della folla radunatasi sotto casa ed hanno intimato al loro pargoletto di rientrare in casa, onde evitare che si prendesse qualche malanno. Per tutta risposta, il criaturo ha stentoreamente affermato "io sono la reincarnazione di Francesco, io sono il santo padre, sua santità, vescovo di Roma, capo del Collegio dei vescovi, primate d'Italia, vicario di Cristo e pastore in terra della Chiesa universale. Possiedo i titoli di sommo pontefice della Chiesa cattolica nonché, a seguito dei Patti Lateranensi, quello di sovrano assoluto dello Stato della Città del Vaticano. Non solo, io farò trasferire la Santa Sede a Sernio, farò di questa casa la nuova Sede Apostolica e questa umile terrazza diverrà la loggia delle benedizioni, sotto la quale folle immense stazioneranno in attesa della mia comparsa, al fine di ricevere l'implorata benedizione apostolica. Sappiatelo, io farò di Sernio la nuova Gerusalemme, sia terrestre che celeste. Dopo millenni di tempo umbratile, il sole splenderà senza fine su Sernio e nei suoi frutteti non cresceranno più le mele ma i frutti della conoscenza del bene e del male".

Dopo tali affermazioni, il fanciullo ha tracannato un gallone di aranciata, si è schiarito la voce ed ha continuato nel suo roboante discorso, affermando che nottetempo un angelo gli è apparso, è entrato dalla finestra della sua cameretta, si è seduto sul suo letto e gli ha detto "salve, o grandemente favorito, il signore delle pome è con te; tu sei benedetto tra i pargoli innocenti che popolano la terra. Non temere, bambino mio, perché hai trovato grazia presso il dio delle pome. Tu sarai grande e sarai presto chiamato figlio dell'altissimo; e il signore delle pome ti darà un trono d'oro impiallacciato di legno di melo, e regnerai su tutti i frutteti della terra in eterno, ed il tuo regno non avrà mai fine. Sappi che i tuoi genitori sono pieni di disgrazia ma, con la tua intercessione ed invocazione, lo Spirito Santo verrà su di loro e la potenza dell'altissimo, pur lasciandoli disgraziati tal quali, li renderà invisibili al resto degli uomini, al fine di poter, per lo meno, por fine al pubblico ludibrio causato dalla loro esistenza".

I due genitori sono quasi svenuti, in preda ad uno stupore ben presto degenerato in rimbambimento assoluto, avendo essi realizzato di stare per trasformarsi in Giuseppe e Maria de noantri, con magari anche il dovere di tentare, col biondino medesimo, una fuga non in Egitto ma più prosaicamente verso Lovero, attraversando pertiche e pertiche di frutteti a bordo di un carro coglifrutta.

Parzialmente ripresisi da tale shock mistico e psicologico, i due affannati mentali hanno deciso di correre senza indugio in una carpenteria metallica per ordinare una sedia gestatoria da montare sul rimorchio del trattore, al fine di poter portare in giro per le strade il nuovo sommo pontefice.

Grande è stata la gioia del biondino quando suo padre è arrivato sotto casa con il trattore allestito di sedia gestatoria. Imponendo le mani al mezzo agricolo, il bambino ne ha causato la trasfigurazione della carrozzeria in un giallo splendente, con comparsa sulle sponde del rimorchio della scritta “Puer amicto solis” in rosso fiammeggiante.

Dopo essersi vestito di una toga bianca, il fanciullo è montato sulla sedia gestatoria ed ha ordinato al padre di mettersi alla guida e di portarlo alla diga di Sernio. Lungo il tragitto, una folla oceanica si è accodata, tanto a piedi quando a bordo di trattori, carri coglifrutta, trinciastocche, atomizzatori per trattamenti fitosanitari. La lunga teoria di uomini, donne, bambini, bestiame e macchine agricole è poi giunta a bordo del bacino idroelettrico, dove la sedicente reincarnazione del papa ha iniziato ad arringare la folla in piedi sul cassone del rimorchio. Questo ha dichiarato: "io sono qui per battezzarvi, affinchè possiate trovare, salvezza, vita eterna, strabordanti raccolti di mele e la redenzione da afidi, ragno rosso, ticchiolatura, cocciniglia e plara. Inginocchiatevi quindi per ricevere il battesimo. Io vi battezzo con succo di mela, ma il padre mio verrà alla fine dei tempi a battezzarvi con spirito santo, zolfo e pesticidi. Ed ora, come il padre mio ha mandato me, io mando voi in giro per il mondo a predicare e testimoniare, affinchè il mio verbo di salvezza possa giungere in qualunque parte del mondo ove pianta di melo si erga in piedi. Andate quindi e siate miei testimoni; abbiate solo cura di evitare la terra della sublime patrona della Valtellina, poichè costei, ben più possente di me, potrebbe posare su di voi il suo amorevole sguardo ed incenerirvi seduta stante".

Terminata la sua predicazione, il creaturo è risalito sulla sedia gestatoria ed ha ordinato al padre di portarlo senza indugio presso la chiesa parrocchiale di Sernio, dove si è auto intronizzato sedendosi sull'altar maggiore.

Consta a Pasquino Pinzocheri Press Agency che, a tutt'oggi, un'interminabile coda di sudditi serenaschi stazioni perennemente fuori dal portone della chiesa, implorando il biondino di scendere dall'altare ed imporre le sue mani su di loro e su fotografie e mappe dei loro frutteti, affinchè la salute degli uomini e dei raccolti siano protette da scrofola, scolo, gonorrea, afidi, ragno rosso, plara, ticchiolatura e scopazzo.