mercoledì 14 settembre 2022

Lande Pomacee Tiranesi - Messa al bando della favola di Biancaneve

Pasquino Pinzocheri Press Agency è, malgrado suo, costretta nuovamente ad occuparsi delle Lande Pomacee Tiranesi - LPT. Con tale locuzione si è soliti indicare i delendi borghi di Cologna, Sernio, Lovero e Tovo, terre dove la scarsità di luminosità ed esposizione solare oscura non solo il cielo ma anche le menti dei tristi ed umbratili abitanti. In tali lande è assai diffusa la esecrabile abitudine di coltivare mele, psicosi collettiva sotto le mentite spoglie di attività produttiva.

Ebbene, Pasquino Pinzocheri Press Agency ha appreso che nelle LPT sono da diverso tempo attivi movimenti politici e sociali che intendono mettere al bando la favola di Biancaneve, ritenuta un veicolo di corruzione, morale ed emotiva, degli infanti. La motivazione di tali sommovimenti tra le obnubilate popolazioni ivi insediate risiederebbe nel fatto che Biancaneve muore per causa di una mela avvelenata, con ciò inculcando subdolamente nelle plasmabili menti dei fanciulli la convinzione che la frutticoltura sia una attività malefica. Tale dinamica non può, secondo il comune sentire ed il diritto naturale insito in quei popoli, essere tollerata in quanto foriera di possibili future riduzioni delle superfici coltivate a meleto, che si tradurrebbe ipso facto nel venir meno dell’identità collettiva. Nelle LPT si suole scandire lo slogan “SENZA POME, NE’ POPOLO NE’ NAZIONE”.

Non solo, serpeggia tra le genti il timore che un futuro calo di coltivazione e produzione di mele possa lasciare incolti ettari ed ettari di terreni, con conseguente diffusione di pidocchi, ragno rosso, cocciniglia, oidio, plara e scopazzi del melo. Tale eventualità è da escludere, poiché potrebbe generare moti di terrore collettivo, non controllabili dalle autorità locali, tali da comportare veri e propri pogrom.

A quanto consta, sarebbero attivi i seguenti movimenti politico/sociali intenzionati ad ottenere messa al bando e la “damnatio memoriae” della favola di Biancaneve:

Tali organizzazioni sovversive (e regressive) persistono in una perniciosa attività di sobillazione popolare e nella consumazione di atti di vandalismo. Peraltro, hanno stipulato tra di loro un patto federativo, che ha condotto alla formazione di un gruppo paramilitare denominato “Battaglione Pomov”. Si elencano di seguito alcune delle azioni delittuose compiute da tali gruppi

Cologna

I militanti del Fronte cologno di restaurazione rurale hanno concionato la plebe locale per invitarla ad assaltare la biblioteca e dare fuoco a tutte le copie di “Biancaneve e i sette nani” ivi conservate. L’azione non ha potuto esser portata a termine poiché a Cologna non esistono libri e non esistono biblioteche, stante l’analfabetismo di massa che ivi alberga da tempo immemore.

Sernio

Un gruppo di facinorosi riconducibile al Movimento frutticolo Serenasco - Destra pomacea ha organizzato un rogo di 1.000 copie di “Biancaneve e i sette nani” nella piazza antistante la chiesa parrocchiale. Terminata la combustione si sono messi a “ribattezzare” con la forza gli astanti con infusione non di acqua benedetta ma di succo di mela addizionato con pesticidi di ultima generazione. Terminato l’esecrabile lavacro, fortunatamente, la Madonna di Tirano è apparsa in cielo a bordo di un atomizzatore ed ha scatenato seraficamente la sua veterotestamentaria ira, spargendo su tutti i presenti fuoco, zolfo e diserbante, per punirne l’empietà, a monito e futura memoria.

Lovero

Una ronda di militanti della Falange frutticola loverina ha tentato il linciaggio di due mamme che stavano pacificamente leggendo la favola di Biancaneve ai bambini in un parco pubblico. Fortunatamente, le due tapine sono state salvate dal pronto intervento del patrono S. Alessandro, che ha fatto piovere sui dementi energumeni una pioggia di mele di granito rovente. Spiace solo constatare che la sovrannaturale sassaiola ha causato ai manigoldi null’altro che plurimi traumi cranici (quindi sono stati colpiti in organi non vitali per loro).

Tovo

Una squadraccia formata da elementi del Fronte tovasco di salvazione pomacea e del Battaglione Pomov ha preso in ostaggio una maestra d’asilo, rea di aver mostrato ai pargoli un fumetto dedicato a Biancaneve. Dopo 8 ore di negoziato con le forze dell’ordine, intervenute in assetto antisommossa, i rapitori hanno accettato di rilasciare la maestra purché sottoscrivesse una solenne dichiarazione di abiura. La situazione si è complicata per il semplice fatto che nessuno dei criminali era in grado di scrivere il testo dell’abiura, stante l’incapacità di leggere e scrivere. A sbloccare la situazione e garantire il lieto fine è comparso un angelo con in mano una tromba recante incisa la scritta “Tuba plumbum”. Quando l’essere ultraterreno ha dato fiato alla tromba, una grandine di pallettoni di piombo ha sommerso l’empia marmaglia e, già che c’era, ha distrutto i frutteti nel raggio di un kilometro.

venerdì 27 agosto 2021

Equazione fondamentale per il recupero pedagogico dei bimbominkia

Premessa

In questo breve trattato si vuole illustrare un’interessante applicazione della matematica al recupero pedagogico dei bambini viziati, iperaccuditi, devastati dalle troppe cure parentali (da qui in poi per brevità bimbominkia). Infatti, sbagliano grandemente coloro che reputano la matematica una scienza arida e priva di applicazioni pratiche.

Lo studio parte da due premesse fondamentali, di carattere ontologico, gnoseologico, filosofico:

  1. L’edificazione del bimbominkia è da imputare all’iperaccudimento ed alle eccessive cure parentali;
  2. Lo stato di bimbominkia può essere superato con: a) la somministrazione di mazzate in modo mirato; b) la riduzione di accudimento e cure parentali (ottenendo in tale modo benefici non solo educativi ma anche di ottimizzazione delle spese e del bilancio familiare).
Se non si condividono questi assunti, è del tutto inutile proseguire nella lettura del presente documento.

Con questo elaborato, si vogliono, mediante modellizzazione in formule matematiche:

  • Definire un metodo per quantificare il tasso di “bimbominkizzazione” di esso medesimo bimbominkia;
  • Determinare la quantità, la frequenza e la modalità di somministrazione delle mazzate necessarie per porre termine allo stato di bimbominkia (rimedio primario);
  • Determinare l’entità della riduzione di accudimento e cure parentali tale da: 1) rendere più efficace la somministrazione delle mazzate; 2) consentire, di conseguenza, una riduzione della quantità di mazzate da somministrare (rimedio secondario e sussidiario.
Quindi, dopo le formule di Erone, Taylor, McLaurin, Brahmagupta, Eulero, si vuole enunciare una equazione fondamentale per il recupero pedagogico dei bimbominkia. Un’equazione che aiuta a gestire e poi a sradicare quello che è un autentico flagello dei tempi nostri e che pone una seria ipoteca sulla società di domani, attesa anche la pressoché nulla mortalità infantile che, fortunatamente, contraddistingue i paesi cosiddetti “occidentali”.

Descrizione del problema

Un bimbominkia è abituato ad ottenere sempre ciò che vuole, quando lo vuole e come vuole. A tutti i bambini capitano le giornate no - così come agli adulti - ma i bimbominkia sono fermi sulla modalità egocentrica. Tutto ruota intorno ai loro bisogni, alle preoccupazioni, ai sentimenti, ai desideri che esprimono, e gli altri passano in secondo piano.

I bambini fanno quello che viene loro insegnato, secondo le aspettative che loro vengono trasmesse. Se i genitori sono permissivi e non impongono limiti, il bambino non sarà abituato a rispettare restrizioni opportune, con ciò cadendo nello status di bimbominkia.

Quando i genitori viziano i figli, spesso sono animati da buone intenzioni, sebbene queste ultime siano malaccorte. Accontentano i figli perché vogliono garantire loro la miglior vita possibile, offrire tutto quello che loro non hanno avuto da piccoli. Alcuni temono che rispondere con un fermo “no” possa ferire i sentimenti del bambino o danneggiare la sua autostima. Talvolta, i genitori sono semplicemente troppo esausti per esigere il rispetto delle regole o per imporne, in primo luogo.

Di seguito si citano sette segnali che aiutano a riconoscere un bimbominkia:

  1. Quando dici NO, si mette a fare i capricci finché non gliela dai vinta. I bimbominkia hanno evidenti difficoltà ad accettare un NO come risposta. I capricci e gli accessi d’ira possono essere appropriati in termini di sviluppo nei bambini da uno a tre anni, e ancora molto piccoli, che non sanno esprimersi in maniera opportuna, ma se le crisi di nervi si verificano di continuo e non si placano con la crescita, potrebbero voler dire che siamo di fronte a un bimbominkia. I bimbominkia non sopportano la parola “NO”. Si aspettano di ottenere ciò che vogliono, e di solito ci riescono.
  2. Non sono mai soddisfatti di quello che hanno. I bimbominkia potranno anche avere tutti i giocattoli e i vestiti del mondo, ma non sarà mai abbastanza. Vogliono di più, sempre di più; proprio perché hanno tanto, tendono ad essere irriconoscenti ed avidi. Invece di esprimere gratitudine per ciò che hanno, si concentrano sull’ottenere ancora. Iniziano a dire “grazie” sempre meno, e “voglio” sempre di più.
  3. Credono che il mondo giri intorno a loro. I bimbominkia tendono all’egocentrismo. Non li sfiora nemmeno il timore d’infastidire gli altri. Badano solo a loro stessi, si sentono in diritto di farlo e si aspettano un trattamento di favore.
  4. Pretendono di ottenere le cose il prima possibile. I bimbominkia sono particolarmente impazienti: quando vogliono una cosa, la vogliono all’istante. Di solito, è più facile assecondarli che rinviare la loro pretesa.
  5. Non sanno perdere. I bimbominkia hanno particolari difficoltà a gestire la delusione in caso di sconfitta. Se un bambino tende ad incolpare gli altri di scarso rendimento, aspettandosi di essere l’unico a ricevere lodi per tutto quello che fa, o se la prende con gli altri perché non fanno le cose come vorrebbe e non riesce a riconoscere i meriti di compagni di squadra e avversari, è probabile che sia un bimbominkia. La tendenza ad essere bimbominkia non è genetica, è un comportamento appreso che si può disimparare, meglio se il prima possibile.
  6. Non si arrendono finché non hanno ottenuto ciò che vogliono. I bimbominkia tenderanno ad adottare tattiche manipolative per ottenere il “” che cercano, anche se questo significa mentire o mettere i genitori uno contro l’altro.
  7. Si rifiutano di portare a termine anche i compiti più semplici finché non li si prega o li “corrompa”. È normale che i bambini abbiano bisogno di un po’ d’incoraggiamento per lavarsi i denti o mettere in ordine i giocattoli, ad esempio. Ma quando un genitore chiede loro di fare qualcosa, dovrebbero ascoltare. Se si rifiutano spesso di portare a termine compiti elementari finché non si è costretti a pregarli o a promettere soldi, dolcetti o giocattoli, si è di fronte al rischio di edificare un bimbominkia.
Assunti di base

Se il problema che ci occupa è superare lo status di bimbominkia definendo quante mazzate somministrare, la frequenza e la modalità di somministrazione, è adesso necessario definire di seguito alcuni parametri tecnici.

Parametro E (anni di età del bimbominkia). Più l’età è avanzata e più pesante dev’essere l’intervento correttivo. La grande pedagogista greco classica Medea Pedofagis era solita sostenere che “Un manverso a 6 anni vale più di 10 cinghiate a 9 anni e di 20 legnate con una tavola di faggio stagionato a 12 anni”. Di conseguenza, ad E dev’essere poi applicato un coefficiente moltiplicativo α. Questi i valori di α:

  • da 3 a 6 anni: 1
  • da 6 a 9 anni: 3
  • da 9 a 12 anni: 9
  • oltre i 12 anni: 15
Parametro Mz (tipo di mazzata che si intende somministrare). Va da sé che le diverse tipologie di mazzata non sono tra loro equivalenti ed è perciò necessario dare loro un peso diverso, a seconda del valore intrinseco diverso delle mazzate medesime. Questi i valori di Mz:

  • sculaccione: 1
  • manverso: 3
  • colpo di battipanni: 5
  • cinghiata: 7
  • calcio nel deretano con scarpone da montagna: 10
  • calcio nel deretano con scarpone antinfortunistico: 12
  • palata sulla schiena con manico di scopa: 15
  • legnata con tavola in pioppo: 18
  • legnata con tavola in faggio stagionato: 25
Parametro Fm (frequenza di somministrazione delle mazzate). La frequenza di somministrazione delle mazzate è un dato tecnico fondamentale. Infatti, una somministrazione costante, ad ogni intemperanza del bimbominkia, è da considerarsi assolutamente preferibile. A titolo esemplificativo, si può affermare che piazzare un manverso per ogni capriccio è sicuramente meglio che soprassedere su 10 capricci e poi intervenire con 10 cinghiate. La logica del “conto unico” è sicuramente perdente quando si è di fronte ad un bimbominkia. Di seguito la quantificazione di Fm, in correlazione col numero di capricci cui si è soprasseduto prima di procedere alla somministrazione delle mazzate:

  • nessun capriccio soprasseduto (mazzata a vista): 25
  • da 1 a 3 capricci soprasseduti: 20
  • da 4 a 6 capricci soprasseduti: 10
  • da 7 a 9 capricci soprasseduti: 2
  • oltre 10 capricci soprasseduti: 1

Parametro Sa (schizzinosità alimentare). Un tratto distintivo, ed immancabile, del bimbominkia è il non voler mangiare quello che c’è in tavola, pretendendo altro cibo e vessando i genitori finchè non lo accontentano. Si tratta di un atteggiamento inaccettabile, che impatta fortemente sul numero di mazzate da piazzare al bimbominkia. Il parametro Sa è quantificato sulla base del numero di rifiuti del cibo messo in tavola nell’arco di una settimana standard (3 pasti/giorno per 7 giorni, 21 pasti). Questi i valori:

  • 1 rifiuto del cibo a settimana: 1
  • da 2 a 5 rifiuti del cibo a settimana: 5
  • da 6 a 10 rifiuti del cibo a settimana: 15
  • oltre 10 rifiuti del cibo a settimana: 50

Nel caso ci sia poi anche il rifiuto della merenda, ad Sa occorre applicare un coefficiente moltiplicativo β. Questi i valori di β:

  • 1 rifiuto della merenda a settimana: 1
  • da 2 a 4 rifiuti della merenda a settimana: 3
  • oltre 4 rifiuti della merenda a settimana: 10

Parametro Rcf (reddito complessivo familiare). Siccome l’erogazione di cure parentali è strettamente connessa alla capacità di spesa della famiglia, occorre prendere in considerazione il parametro Rcf, definito a partire dalla somma dei redditi annui di coloro che hanno messo al mondo ed edificato il bimbominkia. Questi i valori:

  • fino a 20.000 €/anno: 1
  • da 20.001 a 40.000 €/anno: 2
  • da 40.001 a 60.000 €/anno: 5
  • da 60.001 a 100.000 €/anno: 10
  • oltre 100.000 €/anno: 18

Poiché l’essere o meno figlio unico impatta sulla quantità di cure parentali erogate al singolo bimbominkia ad Rcf dev’essere poi applicato un coefficiente moltiplicativo γ. Questi i valori di γ:

  • figlio unico: 10
  • due fratelli: 5
  • tre fratelli: 2
  • oltre 3 fratelli: 1

Nel deplorevole caso in cui i genitori del bimbominkia abbiano anche contratto debiti per erogare inutili cure parentali, si applica inoltre ad Rcf il coefficiente moltiplicativo δ. Valori di δ:

  • indebitamento fino a 10.000 €: 5
  • indebitamento oltre 10.000 €: 15

Parametro Qcp (quantità di cure parentali erogate). Si tratta di un parametro fondamentale, poiché è la misura concreta della bimbominkizzazione del candidato alla somministrazione di un congruo numero di mazzate. Qcp è la sommatoria su base annua del numero di:

  • giocattoli
  • paia di scarpe e vestiti
  • visite presso parchi divertimenti
  • acquisti di gelati e caramelle
  • uscita al cinema ed al ristorante con coetanei del bimbominkia
  • videogiochi, tablet e smartphone

Equazione fondamentale per il recupero pedagogico dei bimbominkia

Terminata la definizione dei parametri, è ora possibile completare la modellizzazione matematica ed enunciare la regola aurea, l’equazione fondamentale per il recupero pedagogico dei bimbominkia, che consente di calcolare la quantità pedagogica di mazzate (QPM). Si pone quindi:

QPM= (αE+Mz+βSa+γδRcf+Qcp)/Fm

Pare interessante, con l’occasione, enunciare anche l’equazione che consente di calcolare il livello assoluto di bimbominkizzazione (LaBm). Si pone perciò:

LaBm = Qcp*(γ+δ)

Si reputa opportuno segnalare che l’equazione QPM è valida solo nel caso in cui E sia minore di 14 anni. Oltre tale età il recupero pedagogico del bimbominkia non è più possibile ed occorre riporre tutte la speranze nel momento dell’ingresso nel mondo del lavoro.

Conclusioni

Il modello sopra illustrato è universalmente valido per quanto riguarda la formula di calcolo. Giova però rammentare che nuove ricerche possono condurre a:

  • nuovi valori dei parametri
  • aggiunta di ulteriori forme di cure parentali inutili
  • nuove tipologie di mazzate da somministrare

In questi casi, sarà agevolare aggiornare ed ampliare il modello, mantenendone la struttura di base. 

mercoledì 25 agosto 2021

Morbegno (SO). Inaugurato l'Ambulatorio di Medicina Popolare

Pasquino Pinzocheri Press Agency ha appreso con sgomento che nella ridente cittadina del Bitto è stato inaugurato un Ambulatorio di Medicina Popolare (MedPop). La struttura è attualmente insediata in alcuni fabbricati dismessi in zona Seriole. Da quanto consta, i fondatori di tale struttura sanitaria si pongono l’obiettivo di diffondere una nuova cultura della salute, che ripudia in toto le conquiste medico scientifiche dell’ultimo secolo, ritenute semplicemente il frutto di un grande complotto dell’alta borghesia capitalista, intenzionata solo ad arricchirsi con farmaci, terapie e cure mediche.

La pandemia di Covid19 ha funto da elemento catalizzatore e scatenante per far nascere l’iniziativa. Infatti, il meglio dell’intellighenzia ambientalista locale ha sentito che era giunto il momento di fare un salto quantico, superando il quotidiano impegno per il parco della Bosca, la creazione di piste ciclabili promiscue per rendere meno noiosa la circolazione stradale, la riduzione dei lampioni a fini di risparmio energetico ed agevolazione delle attività di camporella, l’acquisto equo solidale di frutta e verdura a 50 €/kg per incrementare il benessere del proletariato.

I salvatori dell’ambiente, di fronte al dilagare della pandemia, hanno intuito di trovarsi di fronte ad un’occasione epocale: l’occasione di demolire a picconate la medicina con fondamento scientifico, per sostituirla con un mix di medicine non occidentali, equo solidali, ecosostenibili, anticapitaliste, anti occidentali, terzomondiste, precolombiane, sciamaniche, olistiche, trascendenti.

L’arrivo del vaccino anti Covid19 ha indotto tali persone,  in possesso di divino senno, della necessità di avviare una battaglia epocale contro tale ritrovato farmaceutico. Era giunto il tempo di andare oltre le lotte di piccolo cabotaggio contro olio di palma, glifosato, glutammato, DDT, dieldrin, lindano, polifosfati aggiunti, fenilalanina, vaselina, paraffina, glicerina, dadi da brodo e margarina.

Come sempre, la scrivente agenzia stampa si è autosguinzagliata alla ricerca di notizie da fornire alle folle che ne leggono i dispacci, non solo per il diritto/dovere di cronaca ed informazione ma anche e soprattutto per contribuire a far sorgere un sacrosanto sentimento di ludibrio ed esecrazione nell’opinione pubblica.

Innanzitutto, si apprende che MedPop ha la forma di “Società cooperativa post capitalista”, dotata quindi non di “capitale sociale” bensì di “capitale socializzato” (a nulla rileva il fatto che tale socializzazione avvenga tramite l’erogazione di contributi pubblici ed il distacco di lavoratori saldamente incardinati sui libri paga di diverse pubbliche amministrazioni).

L’atto costitutivo e gli statuti interni di MedPop enunciano solennemente il principio di “fondamento pre-scientifico della medicina”, in base al quale sono radicalmente rifiutati tutti i principi fondanti della medicina correntemente intesa. Innanzitutto, per poter prestare servizio presso MedPop, è fondamentale il non aver compiuto studi di tipo medico e paramedico presso qualsiasi ente formativo dell’orbe terracqueo. Per contro, sono ben accetti medici, infermieri, ostetrici ed altro personale sanitario aventi alle spalle percorsi formativi quali meditazione trascendentale, teosofia, cosmogonia, rabdomanzia, idrodinamica olistica, pranoterapia, falegnameria biodinamica, enologia olistica, termotecnica trascendente, elettrodinamica norrena, elicicoltura sciamanica, elettronica incaica e dinamica dei fluidi sahariana.

Coloro che intendono lavorare per MedPop devono prestare, il luogo del giuramento di Ippocrate, il cosiddetto “Giuramento steineriano antico, accettato ed innovato”, che recita:

“”Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:

  1. esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento, rifiutando qualsiasi risultato scientifico in campo medico e farmaceutico;
  2. di perseguire la difesa della medicina alternativa, la pratica delle terapie non convenzionali, il trattamento delle malattie e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto dei principi di trascendenza terapeutica;
  3. di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l'eliminazione di qualsiasi farmaco nella tutela della salute;
  4. di non compiere mai atti finalizzati al consumo di antibiotici, antinfiammatori e vaccini;
  5. di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici fondati su protocolli internazionali validati;
  6. di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un'informazione circa le menzogne della medicina tradizionale e dell’industria farmaceutica;
  7. di attenermi ai principi morali di ambientalismo e riduzione della vita media degli individui, al fine di ridurre l’impatto del genere umano sull’ecosistema;
  8. di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina popolare;
  9. di affidare la mia reputazione professionale alle mie competenze e al rispetto delle regole deontologiche e di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano dare adito a sospetti di collaborazione con medici universitari ed industrie farmaceutiche;
  10. di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni ai principi della terapia antroposofica””.

Con riserva di istituire ulteriori servizi sociosanitari, ad oggi, MedPop presidia le seguenti branche della medicina:

  • infettivologia: cura di qualsiasi malattia derivante da agenti biologici con rimedi naturali quali decotti di erbe, letame macerato sottoterra in notti di luna piena, infusi di pelli di biscie e di vipere catturate a Cermeledo in notti di luna calante e scuoiate in riva al Bitto nei giorni in cui il sole è verticale sopra la Colmen di Dazio;
  • dermatologia: ogni patologia della pelle è curata con l’applicazione di un unguento a base di grassi vegetali da agricoltura biodinamica, prodotto da una sciamana residente a Campoerbolo;
  • oncologia: ogni malattia tumorale ha comune unica terapia l’assunzione al calar del sole di un non ben preciso beverone ottenuto centrifugando frutta acquistata esclusivamente da gruppi di acquisto solidale, con l’aggiunta di acque nere prelevate dal depuratore di Cataeggio nei venerdì di luna piena;
  • ostetricia/ginecologia: per una sua precisa scelta etica, MedPop rifiuta qualsiasi medicalizzazione della gravidanza e del parto, al fine di evitare di spezzare l’equilibrio bioenergetico, uralo altaico e pre-indoeuropeo tra la madre ed il nascituro. Di conseguenza, vengono tenuti corsi di formazione al parto in casa, possibilmente nella vasca da bagno, con l’assistenza specialistica di una task force di levatrici appositamente formate presso alcune scuole di ebanisteria locali. Eventuali casi di emorragia da parto e febbre puerperale sono curati con la somministrazione di tisane a base di farinelli, gramigna e tarassaco, raccolti nel parco della Bosca da femmine prepuberi oppure in menopausa al suono delle campane della chiesa di Campovico;
  • psichiatria: le malattie mentali, qualunque esse siano, sono curate legando al letto il paziente con speciali corde realizzate intrecciando fibre di lino, juta e canapa da agricoltura biologica.

martedì 30 giugno 2020

(a modo suo) Una guerra anche questa...


Dormi sepolto in un campo di grana
Non il garofano o la rosa nana
Che ti fan veglia dentro i forzieri
Ma solo le mazzette di fondi neri

Dentro le casse del mio pingue caveau
Voglio che saltino lingotti lucenti
Non certo dei magri conti correnti
Che non ci compri nemmeno un comò

Così dicevi e svuotavi i libretti
E ti esercitavi in furti perfetti
Te ne vai gaio come chi spolpa
E sai che nessuno mai ti darà colpa

Fermati baro, fermati adesso
Smetti di arraffare come un ossesso
Dei pignorati adesso senti la voce
Chi per un bilocale provò nera croce

Ma tu non sentisti e la cassa cresceva
E l'arraffo sempre più lievitava
Ed arrivasti a forbire la grugna (*)
Spolpando ai poveri anche la sugna

E mentre marciavi cassa in spalle
Ai tapini pignorasti pure le palle
Eran ridotti tutti in gramaglie
Loro mandasti all'asta la moglie

Rubagli baro, rubagli ora
E poco dopo rubagli ancora
Fino a renderlo tutto emaciato
Ed ogni bene sarà esecutato

E se gli rubi in fronte o di dietro
Soltanto il tempo avrà per fallire
Ma il tempo a te resterà per vedere
Vedere un uomo farsi assai tetro

E mentre gli arraffi l'ultimo pane
Quello si volta con sguardo da cane
E la roncola imbraccia feroce
Con un colpo secco ti leva la voce

Stramazzi a terra spargendo dobloni
E ti accorgi che con tutti i milioni
In pochi secondi t'hanno purgato
E adesso sconti ogni peccato
Cadesti a terra spargendo cambiali
E chili di ipoteche giudiziali
Il tuo patrimonio bello rotondo
Restava lucente qui in questo mondo

Banchetta mia come crepo da cane
Ho rubato per troppo tempo il pane
Banchetta bella dritto in Averno
Vado e mi sa che ci resto in eterno

E mentre il soldo andava a ramengo
Dentro alle mani stringevi un marengo
Dentro alla bocca stringevi lingotti
Così lucenti da ingrifare i bigotti

Dormi sepolto in un campo di grana
Non il garofano o la rosa nana
Che ti fan veglia dentro i forzieri
Ma solo le mazzette di fondi neri

(*) licenza poetica

domenica 28 giugno 2020

Mellarolo (SO). Apertura punto vendita Ikea Your Mortatch


E' stato inaugurato ieri a Mellarolo, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, il primo punto vendita al mondo di Ikea Your Mortatch (IYM), megastore specializzato in forniture funebri low cost. Si tratta di uno spin off della ben nota azienda multinazionale svedese. 

Presso IYM è possibile acquistare a prezzi popolari qualsiasi prodotto utile allo gestione del caro estinto (si citano bare, tombe prefabbricate, urne cinerarie, pale per scavare la fossa, cipressi in plastica, pire trasportabili per cadaveri).

Pasquino Pinzocheri Press Agency ha intervistato l'amministratore delegato di IYM, l'islandese Olaf Karontus Bekkinson, presente alla cerimonia di inaugurazione. Queste le sue dichiarazioni:
  • ""la nostra casa madre ha deciso di dare vita ad IYM perchè ci siamo resi conto che la nostra clientela ha iniziato, a livello mondiale, ad esprimere una forte domanda di oggetti ed attrezzature per uso funebre. Coma mai? La risposta è semplice: schiattare costa! E molte persone hanno una forte contrarietà nell'incamminarsi per la Gerusalemme celeste, per l'Ade, il Nirvana o il Walhalla a causa del timore di creare problemi economici ed indebitamento ai propri congiunti, per via degli oneri connessi al funerale da organizzare, assai gravosi;
  • un'azienda come la nostra, che ha sempre fatto dell'etica pubblica e della responsabilità sociale il proprio biglietto da visita,  un proprio punto d'onore, non può assolutamente permettere che degli esseri umani restino in questo mondo solo per paura delle spese che dovranno sostenere i loro parenti più stretti, ci sembra scandaloso, abominevole ed immorale, in ultima analisi disumano;
  • adesso, grazie ad IYM tutti possono porre fine alla propria giornata terrena e tirare le cuoia con la serenità del giusto, colla piena coscienza di non mettere in difficoltà vedove e figli;
  • non solo, coloro che ardentemente desiderano prendere la via del regno delle ombre possono, grazie a noi, dare prova di previdenza, acquistando dei buoni regalo di taglio prestabilito ed allegandoli al testamento, così che, al momento del trapasso, i parenti possono venire da noi a ritirare quanto è stato già prepagato. È segno di grande intelligenza iniziare a pensare con il giusto anticipo alla propria dipartita, dando così ancor maggior senso alla propria vita"".


Pasquino Pinzocheri Press Agency ha inoltre intervistato il direttore del punto vendita di Mellarolo, Odino Plutoni Cerberini. Ecco cosa dichiara:
  • ""la filosofia di IYM è la stessa, ben nota, di Ikea. Quindi abbiamo un amplissimo catalogo di oggetti per uso funebre a prezzi ferocemente competitivi, disponibili per l'acquisto e da assemblare poi una volta a casa. In questo modo, armati di cacciavite ed avvitatore, è possibile allestire in meno di mezz'ora una camera ardente completa di tutto. Il caro estinto è ancora caldo, ma grazie a noi tutto è già pronto per dargli l'estremo saluto;
  • non è poi da sottacere l'aspetto del ridotto impatto ambientale, visto che circa 3/4 dei nostri prodotti sono realizzati mediante riciclaggio e recupero di rifiuti cimiteriali. Preclaro esempio di sensibilità ambientale e di economia circolare funeraria;
  • la nostra offerta commerciale consente anche, per coloro che lo desiderano, di allestire in ambito domestico eleganti sepolture e monumenti funebri low cost, magari in giardino, all'ombra delle petunie in fiore e confortato dal pianto de' parenti"".


Alcuni interessanti articoli che è possibile acquistare presso IYM:
  • EcoKass: bara in carton pressato e legno reciclato da esumazione, foderata internamente con tessuto recuperato dai vestiti prelevati da cadaveri di barboni presso pubblici obitori
  • AluToll: urna cineraria realizzata con metallo ricavato da lattine di bibite e di passata di pomodoro e rivestita con resina nera ottenuta da copertoni triturati e fusi
  • PlastoChipr: cipresso in plastica, evoluzione dell'albero di Natale sintetico, con comodo piantone per la piantumazione in giardino (molto utile in caso di realizzazione di tumulazione domestica)
  • FasTomb: monumento funebre prefabbricato, realizzato con pietra e cartongesso provenienti dallo smantellamento di tombe e loculi in sede di esumazione
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giovedì 25 giugno 2020

Tesi su Kaganifero


I
Il difetto principale di ogni meteorismo fino ad oggi è che l'oggetto, quindi la loffa, è concepito solo sotto la forma della puzza o dell'impatto acustico della cannonata, ma non come attività gastroenterica sensibile, come prassi rettale, non soggettivamente. È accaduto quindi che il lato attivo della scarica è stato sviluppato in modo astratto ed in contrasto colla matterialità dei borlotti, che naturalmente svolgono l'attività reale, sensibile come tale, di creazione del gas e della successiva compressione budellare, in attesa della liberatoria scarica. Kaganifero vuole invece emettere loffe finite nel suo senso logico ed oggettivamente distinte dall'azione flatogena che le ha generate. Tuttavia, egli non concepisce l'attività petana stessa come attività dal forte impatto NBC. Perciò, nella Essenza del Caganesimo, egli considera come schiettamente petano solo il modo di procedere pratico e scaricante, mentre la prassi è concepita e fissata da lui soltanto nella sua raffigurazione sordidamente petante. Pertanto egli non comprende l'importanza dell'attività ammorbante, dell'attività moschicida della loffa.

II
La questione se alla scorra umana appartenga una verità oggettiva e mefitica non è una questione teorica e filosofica, ma pratica. È nella prassi loffatoria che lo scorreggione deve dimostrare la verità, cioè la realtà e il potere distruttivo, il carattere diserbante della sue cannonate anali. La disputa sulla realtà o non realtà di una immane puzza sganciata dalla prassi è una questione puramente scolastica.

III
La dottrina caganistica, secondo la quale gli uomini sono prodotti delle scorregge e delle merdate che mollano, dimentica che sono proprio gli uomini che modificano le modalità di creazione dei gas intestinali e che il petone stesso dev'essere a sua volta petato. Essa dottrina è perciò costretta a separare l'attività intestinale in gassosa e paltosa, una delle quali sta al di sopra dell'altra, in forza del peso e della capacità di occupare volume, oltre che emettere fetore. La coincidenza nel variare delle circostanze dell'attività cagana, o autostercazione, può essere concepita o compresa razionalmente solo come prassi mefitica e soffocante.

IV
Kaganifero prende le mosse dall'auto-loffazione petosa, dalla duplicazione del mondo in un mondo merdano e in un mondo petano. Il suo lavoro consiste nel risolvere il petano nella sua base merdana. Ma il fatto che la base merdana si distacchi dall'orifizio anale e si costruisca negli scarichi fognari come massa marrone e fetente si può spiegare solo con l'auto-petazione e con l'auto-cacazione di questa base merdana. Questa deve pertanto essere tanto spinta nel WC nelle sue contrazioni intestinali quanto rivoluzionata tecnicamente sotto l'aspetto della scarica gassosa.

V
Kaganifero, non soddisfatto del petare concreto, vuole l'intuizione merdana a livello cerebrale; ma egli non concepisce la flatulenza come prassi umana meramente intestinale.

VI
Kaganifero risolve l'essenza petana nell'essenza merdana. Ma l'essenza merdana non è un'astrazione puzzolente connessa al budello singolo. Nella sua realtà, essa è l'insieme dei rapporti petogeni instaurati dallo smodato consumo di birra, borlotti e verze. Kaganifero, che non s'addentra nella critica di questa essenza reale e petonale, è perciò costretto: 1) a fare astrazione dal processo di formazione del gas petano, a fissare il senso di compressione intestinale per sé e a presupporre un individuo umano loffante in solitudine; 2) per lui, perciò, l'essenza petana può essere concepita solo come genere, come budellità interna, sensa considerare il potere appestante sul resto del genere umano.

VII
Perciò Kaganifero non vede che la sensibilità petosa è anch'essa un prodotto NBC e che l'individuo petante astratto, che egli analizza, in realtà appartiene a una determinata forma di emissione gassosa tossica.

VIII
La funzione intestinale è essenzialmente pratico-loffatoria. Tutti i misteri che sviano la teoria verso l'astrazione dalla pratica scaricante, trovano la loro soluzione razionale nell'attività pratica spurgatoria e nella comprensione di questa prassi a livello olfattivo.

IX
Il punto più alto cui giunge il materialismo loffatorio, cioè il materialismo che non concepisce la sensibilità delle budelle come attività pratico-spurgatoria, è la scorra dei singoli piritaiuoli.

X
Il punto di vista del vecchio petonismo è la società merdana; il punto di vista del nuovo petonismo è la società degli scorreggioni.

XI
Gli scorreggioni hanno finora solo ammmorbato diversamente il mondo; ma ora si tratta di letamarlo.

Caganesimo, ovvero vagabondaggi in gopp'Orion


Nel sesto mese, l'arcangelo Brigadiero fu mandato in una città chiamata Pescocagano, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Fetentiello, chiamato O' affannato mendale. La vergine si chiamava Petunia. Entrando da lei, l'arcangelo disse: "Ti saluto, o piena di disgrazia, il grande emettitore di puzze è con te".  A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Petunia, perché hai trovato grazia presso il Sommo Fetiente. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Cagano. Sarà grande nella flatulenza e nelle funzioni corporali e chiamato figlio di Fetiente; il Sommo Fetiente gli darà un trono di ceramica ed un rotolo di carta igienica e regnerà per sempre su Pescocagano e il suo fetore non avrà fine, come senza fine sarà il suo viaggio nel cosmo in gopp'Orion".

Allora Petunia disse a Brigadiero: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Il Sommo Fetiente scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la sferzante loffa dell'Inviolato. Colui che nascerà sarà dunque tonante nelle budella e chiamato figlio del Sommo Fetiente. Nulla è impossibile al Sommo Fetiente".

... tutto nacque da qui, tutto nacque dall'incarnazione terrena di Cagano, essenza della merdanità fattasi uomo ... Cagano?? Ma chi è Cagano?? Cagano è una entità sovrannaturale destinata a cambiare la storia dell'intero genere umano ... ben inteso a forza di loffe e scariche di merda!!

Cagano, divinità terrena e al contempo essere umano ultraterreno. È divinità terrena poichè fisicamente esiste! Esiste nella sua presenza mondana, nelle sua concretezza, nel suo essere ricolmo di temporalità, una temporalità che si esprime con l'emissione di gas mefitici, soffocanti, urticanti, defoglianti. É divinità terrena in quanto incarnazione reale di un archetipo sovrannaturale, un archetipo spirituale, filosofico e culturale definito "Omm'e'mmerd".

Ma Cagano è anche essere umano ultraterreno. Lo è perchè la sua emissione di gas (puramente umana) è in grado di avviare un processo di "ascesi intracagana" che dà avvio al percorso di transizione dal terreno all'ultraterreno (anche per il tramite della propulsione a reazione).

Cagano è senza dubbio alcuno un anello di congiunzione tra il letame ed il genere umano. Il suo essere "Omm'e'mmerd" fa di lui il frutto dell'esatta congiunzione tra l'uomo e lo sterco. La definizione di "Omm'e'mmerd" è di per se stessa autoevidente, senza necessità di dimostrazione pratica ed empirica.

Cagano. Cagano è un essere superiore ... anzi supremo ... Cagano è portatore di un messaggio di salvezza per l'intero genere umano, messaggio che lui da sempre offre come testimonianza all'intero genere umano, regalmente seduto sul cesso ... Cagano predica ed insegna all'umanità intera tramite il fetore ed i tuoni delle sue scorre ed anche con le immani volumetrie di sterco che escono a carriolate dal suo instancabile sfintere ... Cagano ha uno sfintere al fronte del quale nessun premistoppa può resistere ... Cagano genera da solo oltre la metà del "prodotto intestinale lordo" mondiale!!

Cagano è stato mandato dal Sommo Fetiente su questa terra ed è lui stesso il Sommo Fetiente incarnato e venuto al mondo. Perchè Cagano è venuto al mondo?? Questa è la domanda che l'intera umanità dolente e contrita si pone!! La risposta è semplice: Cagano è venuto al mondo per mettere a dura prova i tubi di scarico dei cessi, le colonne fecali, le condotte fognarie ed i depuratori ... Cagano è venuto al mondo per rieducare tutto il genere umano e per condurlo alla salvezza eterna, beninteso una salvezza gastroenterica, una salvezza non dell'anima bensì delle budella ... esistono religioni che si occupano dell'espressione e della salvezza dell'anima e dello spirito attraverso la preghiera, ma non è il caso di Cagano ... Cagano vuole invitare l'uomo ad esprimere le sue budella, portando l'uomo all'elevazione tramite l'emissione di scorregge e la produzione di sterminate quantità di merda ... questa è l'essenza della predicazione di Cagano, questo è il CAGANESIMO!!!

Al pari del Dalai Lama, Cagano è l'ultima incarnazione, in questo cao l'ultima incarnazione di Fetiente, l'essere che dalla notte dei tempi ammorba il genere umano, emettendo puzze che tuonano più di un obice da 120 millimetri...

Cagano, che scarica in una giornata quantità di merda in grado di ricoprire interi campi da calcio, è come Allah, e come Allah è alla ricerca di un Maometto che gli sia profeta, affinchè il tonante e fetente verbo si trasmetta nei tempi e su tutta la terra senza mai fine....

Io sono la scorra e la puzza; chi crede in me anche se è morto rumorosamente peterà.