giovedì 23 febbraio 2017

8/2/94

E' il tuo sangue che impazzisce
non tu, non tu, lo so bene
lascia perdere chi ti ha voluta perdere
lascia impazzire chi ti prende per pazza

Non dubitare...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

C'è un fiore che hai creato
destino atroce, destino meraviglioso
non guardo verso la cattedra degli stolti
non li vedo, non li sento, non ci sono

Stanne certa ...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Un prezzo spaventoso da contare
un terremoto, non si può barare
cupe vampe, non si può tacere
delira quanto vuoi, io ti credo

Sono in ascolto ...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Una febbre da altoforno
non si spegne mai
lancia i tuoi capelli dalla finestra
nascondi il viola delle tue mani

Ti guardo ...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Il segno del toro ti guida
la sete sembra enorme, ruggine e polvere
la stanza gira, smisurata, arroventata
volto di pietra, silenzio assordante

Capisco tutto ...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Strilla forte il tuo canto del cigno
tienila in braccio, è già tardi adesso
i dadi della sorte finiscono di rotolare
le bocche dei sordi iniziano a vomitare

Non li ascolterò mai ...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Cuori di gesso, occhi di terracotta
non badare a quei dolori insipidi
pensa al tuo gesto sconfinato
chiudi gli occhi, la luce è accesa

Non bado a loro ...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Erano convinti delle loro menzogne, lo sai
attenderanno invano la loro liberazione, lo so
sono un cane puzzolente di battaglia
ma la loro era una guerra da pezzenti

Ho guardato altrove ...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Ti sei imposta un dovere, non dare spiegazioni
ti avrei voluta salutare ancora, amica da sempre
ma hai sentito una voce chiamarti altrove, fatina
da qualche parte, chissà dove, lo sai solo tu

Ti ho vista partire...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Bestemmia come un vulcano, ne hai diritto
lancia la tua maledizione, guardami, sto scrivendo
la tua rabbia è una bomba a mano, sei solo tu
riposa, viaggia, combatti diversamente, abbi pace

Quando è servito non ho ascoltato...
Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Sono cose che non penso ... che non penso ... non penso

Roncaglia di Sopra (SO). Appare un buco nero bidirezionale

Il 2 febbraio scorso a Roncaglia di Sopra, all'improvviso, senz'alcuna avvisaglia, un buco nero si è aperto in Contrada Starnazzina, in un vigneto di proprietà di un tal Caterino Lafiasca.

E' la prima volta che un buco nero appare sulla terra invece che negli spazi siderali. Non solo, il buco nero in questione è di tipo bidirezionale, mai osservato prima in decenni di storia degli studi dei corpi e delle dinamiche del cosmo. Infatti, il corpo celeste terrestre possiede la capacità, unica nell'universo a detta degli esperti, non solo di ingoiare materia cosmica ma anche di emetterne, dando luogo a spettacolari geyser di particelle subatomiche che emettono una luce invisibile ad occhio nudo ma ben rilevabile con i filtri spettrometrici, una luce con una gamma cromatica variabile tra il marrone chiaro ed il giallo scuro.

L'eccezionale fenomeno ha richiamato sul posto i più grandi luminari mondiali dell'astronomia, che hanno invaso il vigneto del Lafiasca. A parziale risarcimento dei danni causati al vigneto, gli studiosi hanno acquistato dal proprietario un'intera autobotte di vino, che tracannano allegramente prima di ogni sessione di osservazione.

Pasquino Pinzocheri Press Agency ha più volte intervistato sul posto gli astronomi presenti, raccogliendo una serie di notizie talmente succulente da far venire il prurito alla lingua:
Il buco nero:
  • è stato immediatamente delimitato da un gruppo di ricercatori dell'Istituto di teosofia cosmogonica agraria, attivo presso l'Università bucolica di Pianezzo Traonino
  • è stato classificato col nominativo di RonKomatt-271
  • RonKomatt-271 è un buco nero mobile di tipo transizionale, presente nella landa denominata "Costa dei Cech" sin dagli albori delle ere geologiche
  • Analisi al C14 e delle rocce sedimentarie hanno comprovato che RonKomatt-271 è comparso in diverse località della Costa dei Cech, lasciando tracce della propria presenza sia nelle profondità della terra che negli strati alti dell'atmosfera
  • RonKomatt-271 è già apparso in precedenti ere geologiche: a Chempo nel Proterozoico, a Naguarido nel Carbonifero, a Traona nel Giurassico, a Mantello nel Cretaceo
  • il buco nero in questione è per l'appunto di tipo bidirezionale ed alterna perciò fasi di emissione di materia (fase skitt geyser - SG) e fasi di fagocitazione di materia (fase strozz bockon - SB)
  • in fase SB, RonKomatt-271 fagocita dentro di se tutto quello che trova nel suo campo gravitazionale, terra, rocce, vegetazione, animali ed abitanti della costa dei Cech (in modo indifferenziato, con un comportamento del tipo 'ndo cojo cojo)
  • secondo le teorie quantistiche, un buco nero ha una capacità di assorbimento di materiale cosmico pari ad infinito e ciò vale per tutti i buchi neri, con la sola eccezione di RonKomatt-271 (altro motivo per cui tale corpo astrale è ritenuto unico nel suo genere). Tale unicità è da ascrivere al fatto che il buco in questione si trova nella Costa dei Cech e fagocita perciò quello che trova sul posto (uomini, donne, bambini, bestie piccole e grosse et similia). Per tale motivo, raggiunto un certo volume di materiale assorbito, RonKomatt-271 pone improvvisamente fine alla fase SB ed entra in uno stato di disgusto cosmico, dalla durata variabile tra 2 giorni ed una settimana
  • terminato lo stato di disgusto cosmico, RonKomatt-271 entra nella fase SG, dalla durata pressochè identica a quella di SB. In fase SG il buco erutta ininterrottamente il materiale prima ingurgitato, rimettendo quindi al mondo tutti gli esseri viventi prima rapiti, dopo di che entra in stato di dormienza. E' da sottolineare come tali esseri vengano catapultati sulla terra illesi nonchè vivi e vegeti ma sono circondati per circa una settimana da una sorta di aureola di luce, invisibile ad occhio nudo ma dalle tonalità tra il marrone ed il giallo se sottoposta ad esame spettrometrico
  • non solo, terminata l'emissione di luce giallo/marrone, gli esseri viventi reimmessi sulla faccia della terra della Costa dei Cech iniziano ad emettere costantemente grandi quantità di gas biologici. Quando tali gas hanno raggiunto una concentrazione tale da determinare uno squilibrio quantico, RonKomatt-271 si riattiva ed entra in fase di SB, ricominciando quindi il ciclo

martedì 21 febbraio 2017

Mello (SO). Uomo si innamora di una betoniera

Da alcuni giorni a Mello non si parla di altro: un "melatt", tal Gioacchino Butumini, meglio noto come "Giramolta", si è presentato all'anagrafe comunale chiedendo insistentemente che venisse trascritto nei registri di stato civile il matrimonio tra lui stesso medesimo ed una betoniera, da lui chiamata Luisella.
Da quanto consta, il Giramolta è dato in escandescenze quando l'ufficiale di stato civile gli ha testimoniato, norme alla mano, l'impossibilità di trascrivere tale vincolo coniugale, contratto in un cantiere di Roncaglia, quindi sotto la giurisdizione della Libera Repubblica Cechina di Civo. Infatti, la Contea di Mello ha sottoscritto il "trattato inter-rurale della Costa dei Cech" per il mutuo riconoscimento dei matrimoni con la clausola di riserva, in forza della quale possono essere rifiutati riconoscimenti e trascrizioni di matrimoni contratti in altre entità statuali della Costa nel caso in cui tali matrimoni non risultino conformi alle disposizioni contenute nella Legge mellata sullo stato civile (LMSC) del 1936.
In base alla LMSC, a Mello non sono consentiti matrimoni tra uomini e macchine per l'edilizia. La ratio del divieto è da rinvenire nell'intento del legislatore di evitare che il fallimento di eventuali matrimoni di tal fatta, con conseguenti divorzi e/o separazioni, possa comportare la mancata operatività delle macchine da cantiere, con le pesanti ripercussioni sulla produzione di calcestruzzo, e sulle attività di costruzione in generale, che è facile immaginare.
Per contro, la LMSC consente invece di contrarre le seguenti tipologie di matrimonio:
  • tra uomini e donne
  • tra un uomo ed uno o più esemplari di pecora, capra, scrofa, giovenca e giumenta (poligamia zootecnica)
  • tra una donna ed uno o più esemplari di montone, becco, verro, toro o stallone (poliandria zootecnica)
(sono poi previste alcune procedure per la regolarizzazione ex post di talune relazioni carnali tra genitori e figli e tra fratelli, la cui trattazione esula però dai fini del presente lancio stampa).
Il non riconoscimento del matrimonio tra il Giramolta e la betoniera Luisella ha suscitato molto scalpore. Pur esistendo un divieto giuridico, è da tempo immemore che i muratori melatt intrattengono relazioni clandestine con betoniere, vibratori per calcestruzzo, frantoi per inerti e macchine movimento terra ma, per un tacito accordo, nessuno ha mai dato evidenza pubblica al fatto, non foss'altro per tutelare il buon nome della comunità nei confronti dell'opinione pubblica degli altri paesi della Costa dei Cech. Non a caso, il Gran Consiglio dei muratori e dei pastori - GCMP, l'organo politico che governa Mello, ha a suo tempo protestato formalmente con la repubblica di Civo dopo la promulgazione della nuova legge sullo stato civile, che consente la celebrazione di matrimoni tra uomini e macchine edili, giungendo addirittura al richiamo dell'ambasciatore. La crisi diplomatica è poi rientrata quando il governo civasco ha donato un centinaio di capi di bestiame alla comunità melatt, il che ha consentito di dare una sistemazione a diverse mogli di muratori frontalieri, nonchè a decine di persone di mezza età ormai stremate da lunghi anni di castità, celibato, nubilato e vedovanza.
Esasperato dal rifiuto delle istituzioni melatt a dare riconoscimento al suo legame d'amore, in segno di protesta, il Giramolta si è installato colla sua betoniera nella piazza tra la chiesa ed il municipio, esponendo uno striscione con la scritta: l'amore con la betoniera è un'eterna primavera - la generatrice di cemento è un eterno godimento. Dopo aver tracannato tre fiaschi di vino locale, in preda ai fumi dell'aceto, ha iniziato ad urlare che, se non gli avessero trascritto il matrimonio, lui era pronto a congiungersi carnalmente con Luisella lì, seduta stante, sulla pubblica piazza.
Gli astanti sono rimasti sconvolti dalla possibilità che venisse consumato in luogo pubblico un atto il cui abominio era inaccettabile persino per i più che laschi costumi morali cogenti a Mello.
La situazione s'è fatta ancora più incandescente quando il Giramolta ha iniziato a stuzzicare con la lingua tutte le zone erogene della betoniera, lanciando dei grugniti di voluttà che hanno fatto inorridire tutti i presenti, al punto da lasciarli pietrificati dal disgusto (e dal recondito desiderio di fare anch'essi la stessa cosa, ma senza il coraggio di trasformare la perversa idea in laida azione).
Dopo 20 minuti di sporcellamento betonizio, sono giunti sul posto il presidente vicario del GCMP Pacherino La Cabra ed il vescovo di Mello s.e. mons. Albigesino Catarini Bogominelli, i quali hanno cercato di convincere il Giramolta a porre fine allo spettacolo, poco edificante ma molto edilizio.
I ripetuti appelli al buon senso da parte delle due autorità non hanno sortito effetto alcuno, così che è stato necessario chiedere l'intervento della forza pubblica, che ha posto in stato di fermo i due scellerati amanti (il Giramolta nella torre campanaria della chiesa, Luisella nel solaio del municipio).
Il GCMP si è riunito in seduta straordinaria ed ha posto i due innamorati di fronte a questa scelta:
  1. essere condannati alla reclusione perpetua, separati l'uno dall'altra - oppure 
  2. andare in esilio perpetuo a Roncaglia, affinchè non siano di cattivo esempio per i giovani e fonte di corruzione dei sani e robusti costumi morali melatt.
I due sciammannati hanno optato per l'esilio a Roncaglia vita natural durante. Il giorno della partenza nessuno è andato a salutarli, in segno di damnatio memoriae. Il Giramolta ha sputato sul suolo melatt e si è poi incamminato a testa bassa, bestemmiando e trascinando la sua betoniera, sulla quale aveva scritto con la vernice "ingrata patria dei muratori, poichè non mi vuoi da vivo non mi avrai nemmeno da morto e che tu sia maledetta per le prossime 20 generazioni".
Pasquino Pinzocheri Press Agency ha ritenuto opportuno recarsi ad intervistare il Giramolta a Roncaglia, dove sta scontando l'esilio, in compagnia della sua onniamata betoniera Luisella. Queste le sue dichiarazioni:
  • "una sera rincasavo a Mello dopo la mia consueta giornata di lavoro in cantiere. Arrivato a casa, scarico la betoniera dal cassone del camioncino e, come tutte le sere, la pulisco alla perfezione e poi la chiudo in garage. Salgo in casa, mi do una lavata di massima a secco, senza uso di acqua o sapone, bevo un paio di litri di birra, metto su un DVD porno, e dopo 4 atti di autoerotismo in sequenza, mi addormento esausto sul divano, con le mani piene di vesciche ed il pene scorticato. Insomma, una giornata come tante altre per me
  • verso le tre di notte vengo svegliato da un rumore inconfondibile di betoniera in azione a pieno regime, mi accorgo che viene dal garage, scendo dal letto in fretta e furia e mi precipito in garage. Ed è li che succede tutto
  • la betoniera girava a pieno regime, lanciando un vero e proprio geyser di calcestruzzo. Per me è stata come una folgorazione, lì ho capito che la betoniera non era una semplice macchina per impastare il cemento, era un'entità prodigiosa e soprannaturale, meritevole del mio più incondizionato amore. Allora sono corso ad abbracciarla e baciarla ed ho deciso che mai e poi mai mi sarei più allontanato da lei ed ho deciso di chiamarla Luisella, in memoria della capra podolica che mi ha messo al mondo, grazie ad una relazione extraconiugale con mio padre 
  • io e Luisella abbiamo cominciato una relazione sentimentale/carnale quella notte stessa. Per sei mesi, in ogni cantiere dove mi è capitato di lavorare con Luisella trovavo il tempo ed il modo per appartarmi con lei, dando vita a roventi congressi carnali, degni della miglior letteratura erotica. Indimendicato ed indimenticabile per me è ciascun orgasmo della mia Luisella, con getti di calcestruzzo per ogni dove, alti anche 10 metri. Del resto, la gettata di calcestruzzo e l'orgasmo hanno la medesima origine concettuale ed ontologica 
  • io ho tenuto un diario dove ho annotato con dovizia di particolari ognuno degli amplessi con la mia betoniera. Ne ho fatto un libro, che sto per dare alle stampe, dal titolo La betoniera e il maiale - Una storia di cemento carnale 
  • dopo sei mesi di questo ménage, abbiamo deciso di consacrare il nostro amore davanti alle istituzioni ed abbiamo scelto di sposarci a Roncaglia. Speravamo così di poter aggirare, per il tramite della richiesta di trascrizione a posteriori, il divieto delle leggi mellate ai matrimoni tra macchine edili ed uomini. Quel giorno è stato il più bello della mia vita, persino più bello del giorno in cui sono stato iniziato, anni ed anni fa, ai piaceri della carne da Gelsomina, una splendida giumenta di due anni che mi ha fatto da nave scuola 
  • l'ipocrisia imperante a Mello e la sordità delle istituzioni mi hanno privato del sacrosanto diritto di vivere il mio amore sul patrio suolo. Brutti e barbari sono quei tempi dove lo stato ti vuole impedire di  vivere liberamente il tuo amore con una betoniera! Benissimo, ora vivo ad occhi aperti uno splendido sogno d'amore a Roncaglia
  • qui a Roncaglia mi sono costruito una casa, che ho chiamato "Villa betoncina" e tutte le sere, rientrato dai cantieri, mi congiungo ediliziamente e carnalmente con Luisella, la mia principessa. Ho trovato una forma aurea di equilibrio interiore, una "disciplina augusta". Per il mio recupero psicofisico, la sera non mi devo più ingozzare di birra, non devo più guardare film hard masturbandomi per ore, non devo più girare di notte in aperta campagna per i pascoli in cerca di bestiame per placare la mia sete carnale. Ora sono un altro uomo, l'uomo di prima non esiste più!"

giovedì 9 febbraio 2017

Sproloqui in cerca di titolo

Tagliamoci i capelli col roncolino che domani c'è il congresso dell'Associazione Intergalattica per la Promozione delle Supposte allo Zenzero. Una supposta allo zenzero vola eterea sotto il soffitto della stanza da letto di Tarquinio Prisco.
***
Ha chiamato Drusetta, la sorella di Orazio Coclite, per sapere se ci sono ancora in magazzino orologi atomici da polso; ho risposto che tuffandosi in piscina può conoscere l'ora su tutti i fusi orari mondiali. L'acqua della piscina ha formato un'onda che ha affogato tutte le termiti dell'Antartide.
***
Il nostro vicino signor Aristide ha tracannato due barilotti di ammorbidente ed ora è follemente innamorato della sua lavatrice a basso tasso di risparmio energetico. La lavatrice è decollata quatta quatta durante la centrifuga ed ha chiesto asilo politico in un centro commerciale.
***
La distilleria di viale degli Asfodeli ha esaurito le scorte di plutonio alla fragola ed ha sospeso la produzione dei liquori natalizi. Il plutonio fragolato è sceso in strada per protestare contro lo sfruttamento liquoristico di cui è vittima da troppo tempo.
***
La fornaia di piazza dei Lotofagi non si ricorda quante michette deve consegnare al servizio catering per gli dei del monte Olimpo. Gli dei sono adirati con la fornaia perchè spesso il suo pane è così mal cotto da far venir l'orchite.
***
Un branco di unicorni si è insediato sui banchi del coro della cattedrale ed ha intonato la canzone del Piave. Il Piave stesso ha deciso di esondare in segno di protesta per quando sono stonati gli unicorni.
***
Dal nulla è spuntato sul lungofiume un vulcano che erutta incessantemente mostarda e cipolle tritate. Tutti i cervi del parco sono accorsi per strafogarsi di questa nuova lava e poi scappare in tram verso il mare.
***
La stanza di Nancy ha due finestre: una dà sul porto, l'altra offre una splendida vista sull'Antartide. Nancy accende una sigaretta, sgranocchia due noccioline e poi attacca tutti i suoi gatti alla carrozza, una locusta è in cassetta come cocchiere.
***
Lo stagnino ha regalato due pentole smaltate al violinista che suona appena fuori la stazione. Il treno non parte fin quando il violinista non smette di fumare foglie di mais e paglia umida.
***
Sofia è saggia ma non sa di essere bella. In piedi su una panchina del parco racconta la sua vita ai piccioni, mentre i granatieri sfilano poco lontano lanciando in aria piume e briciole.
***
Cinque brioches corrono a perdifiato per le vie del centro, il barista le insegue mascherato da Mangiafuoco. Sui tavoli del bar i cappuccini hanno esposto uno striscione di protesta contro l'inquinamento da zucchero a velo.
***
Pupi e marionette hanno preso a schiaffi il burattinaio perchè ha cambiato i fili alle loro braccia. Le braccia dei burattini si staccano la notte quando lo spettacolo è finito e vanno a dare un sostegno ai poveri pipistrelli che soffrono di reumatismi.
***
I venditori di porchetta hanno iniziato ad affettarsi la coscienza e ci hanno imbottito dei panini che fanno impazzire le forze di intervento rapido aviotrasportate. I parà si lanciano a stormi sopra le fabbriche di formaggini spalmabili.
***
I poliziotti sono in sciopero da mille giorni, nessuno dà più la caccia ai ladri, E' troppo facile rubare e rapinare, c'è troppa concorrenza, i criminali di lungo corso soffrono la disoccupazione, chiederanno presto la cassa integrazione mettendosi in fila agli sportelli delle banche.
***
L'ammiraglio si è giocato la flotta ai dadi nei vicoli del porto di Sarajevo ed ora non sa come sbarcare nella perfida Albione. Lo tranquilizzano dicendogli che la perfida Albione è informata del disguido e l'andrà a prender al largo con una scialuppa.
***
Sei mesi fa, il fruttivendolo ha seminato zecchini di latta nelle fioriere su lungomare ed è tristissimo perchè non sono germogliati. Se ne sta però facendo una ragione; ora pensa di provare a piantare biglie di vetro nelle Highlands scozzesi. 
***
Angelina ha una sorella di nome Esmeralda, che da una vita fa la figlia unica. Angelina ed Esmeralda vanno a piangere dalla madre perchè sono orfane. La madre risponde loro di non aver mai partorito per ripicca nei confronti dei suoi mariti. Angelina ed Esmeralda prenotano un volo low costo per essere assunte in cielo. 
***
Cinque umanoidi atterranno con la loro astronave in piazza S. Ermengarda delle cipolle angolo viale della Forca zoppa. Dopo essersi guardati attorno ed aver annusato l'aria, concludono che l'ambiente è troppo ostile per loro a causa della senape che zampilla dalla terra. Risalgono a bordo del disco volante e scappano in tutta fretta, non prima di aver orinato sulle palme di largo dei Becchini greci.
***
Il vicino butta la canna da pesca nella vasca da bagno sperando di pescare un motivo per tradire la moglie. Sua moglie mette una trappola in giardino sperando di catturare un buon motivo per dirgli che un paio di corna non le darebbero poi fastidio. Tutti e due assieme gettano le reti al vento e provano a pescare un motivo per rimanere la stessa cosa. 

martedì 7 febbraio 2017

Streaming

...restiamo ancora così per un poco
presenti dietro la siepe
la pellicola scorre
siamo in prima fila
lasciati cercare pure oggi
sto tornando solo adesso
attraversi la stanza sicura
imperatrice solo a me conosciuta
vanno in onda altre passioni
pista da ballo senza margini
troviamoci in altri posti sconosciuti
accendi quello che vuoi
io spalanco le ultime finestre
che sfinimento anche oggi
ho qualche motivo in tasca
bancarelle dei ricordi non ne voglio
fotografie un po' a casaccio
ammassate come viveri
guarda che luce 
senti che suonare
fiore delle montagne
passa qui vicino
lasciamo squillare il telefono
siamo presenti ma altrove
suonano alla porta
non aspettiamo chi non lo merita
ho aperto bocca
che sguardi sulle loro facce
parlo lingue ormai estinte
tu ascolti con attenzione
soubrette che domini il palco
fuori che odore di guerra
miserabili cagnolini da battaglia
giro la chiave schiaccio un bottone
lo so che qui non è roba per noi
ti sei accesa con tutte le luci
adesso si leva l'ancora
sfrattati dal molo per fortuna
un pennacchio di fumo 
afrori di cantine d'altri tempi
tanfo di sigarette da battaglia
ricordi pensieri nostalgie
poi quel giorno di ottobre
era oggi sempre oggi
rivista e trovata
da quali solitudini venivamo
eremi tibetani dell'anima
luoghi impalpabili e gelidi
scherzo del destino
scommessa unica
accidente della storia
abbiamo deciso di essere
tentato provato osato 
ma che fare altrimenti
cuori fuori dalla galleria
quanti enigmi hai con te
c'è un'estate da superare
si vedono le mura della città
spiriti in avanscoperta
avanguardia della nostra rivoluzione
io sono di guardia
oggi non resto spento
che nausea a forza di pestare asfalto
sono le mie scarpe che guidano
fermati un poco
soccorri un cuore in panne
angelo dei reduci 
usignolo che apri il mattino
adesso sì che possiamo sbagliare a pieno diritto
pensieri che sfilano in ordine sparso
carica sbilenca al bastione della solitudine
buongiorno malinconia da dove arrivi
ciao bellezza come cammini bene
accidenti le campane sono in sciopero
protestano contro la censura
i lampioni aspettano la notte
rubano la scena al crepuscolo
principessa mia solo mia
scommetti su di me non ti deluderò 
non passerò dal camerino per il trucco
salto in scena come sono
tieni in mano il pubblico come vuoi
domina i microfoni come sai
commedia della nostra arte
non ci sono applausi da strappare
casello autostradale senza sbarre

sbatti la porta una buona volta
fai volare la tua gonna adesso
ti prego spegni la radio
non torno a casa stanotte
da solo non torno indietro
resta qui sai bene perchè sono arrivato
non aver paura non è il caso
abbiamo il talento per reggere la scena
fidati di me abbiamo un'intera notte davanti
esci fuori dalle coperte ora
smetti di masticare la tristezza
fai girare i tuoi capelli nella pioggia
basta aspettare il messia è una truffa
non si alzerà certamente da quel pavimento
non so bene cosa sono io ho rinunciato a capirlo
mi hanno bocciato all'esame da eroe sappilo
posso solo farti posto a braccia aperte
dirti di partire con me per chissà dove 
altro non so cosa fare ovviamente
accendo il motore scoppiando di speranza
che altro potrei fare
metti la testa fuori dal finestrino
abbiamo chilometri da divorare
sii paziente per una volta
abbiamo sogni da inseguire 
fin che ci resta fiato e pure oltre
dove sarà la liberazione 
chissà dopo quante curve
salta su
alziamoci
corriamo
andiamo

lunedì 6 febbraio 2017

Uomo medio, mediano, mediocre

Sono un grigio uomo medio
Campo vuoto e senza tedio
Sono slavato uomo mediano
Ho sempre orizzonte quotidiano
Sono sciapo uomo mediocre
Le mie piccolezze sono sacre
Di pochezze è fatta mia moglie
Lei non ama varcar le soglie
E' esente da desideri e sogni
Aliena da pensieri e bisogni
Sazia lei la mia fame di nulla
Sensuale terra arsa e brulla
Generando rampollo inutile
Mi son riprodotto ineffabile
Plasmando stolido minchione
Ho creato plumbea successione
Vive lui perso nel mondo dei cartoni
Perpetuando la stirpe dei coglioni
Contemplo la sua vacuità immensa
Vedo lui e mi sento uomo che pensa
Gratta il bimbominkia total scimunito
E trovi il papà-minkia total rimbambito
Bella la vita senza progetti e passioni
Esser nulli e non subire mai delusioni
E' la mia pochezza a farmi tanto forte
Senza viver manco si teme la morte
In me non alberga certo spirito ribelle
Sono l'eroe del parco delle Cornelle
Mi piace assai sfiancarmi a sgambare
Così evito il brutto rischio di meditare
Sono esente dal divenire vecchio
Vivo con la testa dentro il secchio
Nuoto felice dentro una bella pozza
Lo sguardo sotto l'orlo della tinozza
Una bell'auto più un appartamento
E arrivo al massimo appagamento
Giro di amici senza alcuna identità
Maschietti devastati dalla paternità
Uomini senza una forma ne un colore
Traversiamo il mondo in modo indolore
Piccoli di spirito e stretti nella testa
Per noi esseri insulsi è sempre festa
Lavata la macchina e pulito il giardino
Lesto il cervello se ne va al confino

La montanara e il mago

Lei, lei e il suo gobbo mago
Romantici stan a bordo lago
Montagnarda politica sodomia
Il mago invece roba da zoofilia
Bella è la Montanella piperita
Probo maschio e sodomita
Il mago è una ragazza gaia
Meretrice gobba da topaia
Carnale e politica promiscuità
Bruttezza peggio dell'immoralità
Mutare più partiti che fazzoletti
Istituzioni usate come gabinetti
Il mago è ingordo assai e prende
Affamato di rigido che non pende
Montanina prima prende e poi dà
Maestro dell'universale intimità
Di nascosto uniti in trenino rovente
Convoglio lascivo di carne bollente
Il piacere di essere locomotore
Il potere del rimorchio alesatore
S'inverte poi il rovente movimento
Donatore che passa al ricevimento
Non è questo il canale primario
E' il peloso portone stercorario
Strada nascosta e concimata
Per gente ormai a tutto abituata
Politica, affari e sodomia
Dilatazione, vaselina e ruberia
Montanara governa sull'altura
A valle per la carnale cura
E' prima aperta e poi è aprente
Adatta ad ogni cambio di corrente
Il mago dispensa magica bacchetta
Poi di carne calda fa grande incetta
Venuto fuori dal totale plumbeo niente
Emancipato da zucchina assai rovente
Nato privo di qualsiasi talento
Piegato a 90 è però un portento
Fulminato sull'unta via di Gomorra
A Sodoma il tappo ad ogni scorra
Tu carne amata ma come sei bella
Io a te apro la più intima burella
Tu come sei rovente o mio basso mago
Di dar e prender con te mai son pago
Il prender mai è bello come il dare
Succulento il sol pensiero d'alesare
Faremo strame di ogni istituzione
Conosco ogni tipo di penetrazione
Facciam carne di porco del paese
Riempiamo buchi di poche pretese