sabato 28 luglio 2012

E questo non va bene … e questo non mi piace ...

Pochi giorni fa ho pubblicato un post dal titolo “No Tav? No grazie!”. Un lettore mi ha tacciato di essere un finto anticonformista, invitandomi a leggere di meno “Il Giornale” e “Libero” … insomma sarei il classico servo sciocco dei poteri forti, i poteri antipopolari, antisolidaristici, capitalistici, antiambientalistici e via discorrendo. Ci manca solo l’accusa di essere untore e diffusore della peste! Ferma restando la libertà di pensiero di chi mi critica, farò qualche precisazione. Quindi:
  1. grazie ad internet, di giornali ne leggo una decina ogni giorno, dalla destra alla sinistra
  2. io non mi ritengo ne di destra ne di sinistra, sono io e basta, non voglio essere classificato e non voglio classificare chi interagisce con me - sono stanco di ragionare di recinti ideologici
  3. sono favorevole a divorzio, aborto ed eutanasia
  4. sono favorevole al riconoscimento di maggiori diritti civili alle coppie di fatto (anche omosessuali)
  5. credo nell’energia nucleare e nella ricerca sugli OGM
  6. ritengo che di fronte a certi crimini la forca non sia da escludere a priori
  7. sono favorevole alla ricerca sulle cellule staminali ed aborro le infami prese di posizione “bioetiche” del Vaticano
  8. sono laico in modo durissimo e detesto tutti i clericalismi
  9. sono ferocemente antiislamico
… detto tutto questo, provate ad appiccicarmi un’etichetta politica! Sono io e basta, come ho scritto prima!
Dal punto di vista “politico” (nel senso più esteso del termine) sono un cultore dei valori della Rivoluzione francese e dei valori dell’89, potrei essere giacobino … quindi simpatizzante di un partito che non esiste.

Detesto il politically correct ed il buonismo, ovvero:
  1. l’ipocrisia clericale del Vaticano
  2. l’ipocrisia patriottarda e retorica della destra
  3. l’ipocrisia solidaristico – terzomondista – solidarista del vecchio PCI e dei suoi vari eredi (Niki orecchino in primis)
  4. l’ipocrisia utopistica dei verdi
Sulle prime 3 forme di ipocrisia si è detto e scritto molto, sulla quarta cercherò di argomentare (senza voler convincere nessuno). Quindi:
  • piantiamola con l’infame utopia della decrescita (è diritto di popoli ed individui voler migliorare benessere e situazione economica)
  • mio padre è rimasto orfano a 6 anni ed ha visto la fame – io vengo da una zona d’Italia dove sino agli anni ’50 nel mondo contadino si moriva di miseria – lo sviluppo economico ha alterato di certo l’ambiente ma domando: è meglio morire di fame e stenti prima dei 50 anni come nel passato oppure rischiare una malattia da inquinamento a 75-80 anni??
  • basta con queste battaglie in nome di mamme iperprotettive e bambocci rimbambiti dalle troppe cure parentali delle suddette sclerate mamme – i fatti di Taranto dovrebbero insegnare che se papà perde il posto di lavoro all’ILVA per le mamme ed i bimbominkia che hanno allevato si pone qualche problemino
  • piantiamola con la truffa dell’energia eolica e solare – le torri eoliche deturpano i più bei paesaggi, circa il solare tutti noi paghiamo certi oneri in bolletta per ingrassare installatori di pannelli e autoproduttori fotovoltaici (altro che equo e solidale, pagare tutti per far godere pochi) – solare e fotovoltaico stanno in piedi grazie ai soldi di tutti noi, non dimentichiamolo mai!!
  • diamo un taglio alle battaglie anacronistiche contro la circolazione dei veicoli a motore … e smettiamola di tromboneggiare con la fottuta area C di Milano (non serve a ridurre l’inquinamento ma a fare cassa, altrimenti non ci sarebbe stato l’ingresso a pagamento ma il divieto di accesso nudo e crudo)
  • se il treno piace tanto, perché i verdi sono contro l’alta velocità ferroviaria?? (non solo in val Susa, ma anche contro la realizzazione di altre tratte, vedasi Milano/Venezia)
  • l’auto inquina, il treno AV non va bene, gli aerei bruciano kerosene … mi volete dire che tipo di mobilità avete in mente??
  • mi viene il dubbio che certe battaglie ecologiste siano combattute da persone che non hanno nulla da fare da mane a sera (magari perché il tanto vituperato progresso tecnologico ha eliminato certi problemi e bisogni primari)

Potrei andare avanti per altre paginate, ma la chiudo così:
  • i verdi sono antimoderni e retrivi come solo sono i seguaci di certe confessioni religiose
  • l’ambientalismo è divenuto un’ideologia, una sorte di religione materiale professata con ottusità ed atteggiamento integralista
  • i verdi cercano di piegare la realtà alla visione ideologica che loro hanno della realtà stessa
  • i verdi sono convinti che la realtà debba incarnare l’ideale, per questo sono frustrati e strillano vedendo dovunque attentati all’ecosistema – a loro non va mai bene nulla
  • i verdi amano più l’ambiente dell’uomo (di cui auspicano l’estinzione per ridurre l’impatto ambientale)

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