L’amministrazione
comunale di Cosio, di concerto con il patriarcato ecumenico albigese di
Regoledo, ha emanato l’editto Bestiae
copulatio extrema salus, in forza del quale sono liberalizzate le
pratiche sessuali tra uomini e bestie (spesso è difficile operare distinzioni
nel ridente borgo).
“L’emanazione della bolla risponde all’esigenza,
sentita da tempo immemore, di dare una veste giuridica chiara e riconosciuta
alla promiscuità sessuale tra umani ed animali, da sempre praticata a Cosio. Per
ora abbiamo regolamentato le seguenti fattispecie, ma non escludiamo per il
futuro di allargarci ad ulteriori casistiche:
- accoppiamento di donne sessualmente mature con tori, verri e stalloni
- svezzamento di femmine in età prepuberale con montoni, becchi e pony
- accoppiamento di uomini con giovenche, scrofe e giumente (c’è qualche problema di gioco tra cilindro e pistone)
- svezzamento di maschi in età infantile con pecore, capre e galline
- passività maschile con becchi, montoni, stalloni e tori
Noi siamo per un approccio gioioso e
spensierato alla sessualità umano/bestiale ed abbiamo una cieca fede nelle
teorie bidirezionaliste, fondate sull’intercambiabilità del ruolo di datore con
quello di prenditore”,
dichiara il Borgomastro di Cosio AntonSimone Spingini Lamonta.
“Noi albigesi siamo da sempre favorevoli alla
liberazione sessuale non solo degli uomini ma anche degli animali. La nostra
dottrina nasce dalla meditazione e dall’illuminazione dei nostri eremiti
ritiratisi in clausura nelle malghe di Erdona e della Tagliata, i quali hanno
sperimentato, grazie alla loro opera di apostolato con bovini, suini ed
ovicaprini nuove forme di armonia olistica con il creato. Un’armonia fondata
sulla filosofia della liberazione dell’anima tramite la lascivazione della
carne. Per tutti questi motivi abbiamo reputato opportuno collaborare con il
comune di Cosio alla stesura dell’editto Bestiae copulatio extrema salus. Gli
albigesi hanno scoperto una verità che illumina cuori, corpi e menti in modo
abbacinante e la vogliono mettere a disposizione della nazione”, aggiunge
il patriarca albigese PierCataro Ingroppa Montoni.
In seguito
a specifiche indagini condotte in paese, sempre camminando radente ai muri,
guardandosi le spalle ed indossando biancheria intima in lamiera d’acciaio
anticarro, Pasquino Pinzocheri Press Agency ha appreso che entro breve a Cosio
saranno inaugurate quattro StallAlcova, luoghi di culto deputati alle pratiche
zoofile.
Per
parte sua Pasquino Pinzocheri Press Agency tiene a rimarcare come, ad oggi, non
esista al mondo punizione bastantemente atroce atta a reprimere quanto accade a
Cosio. Verrà aperto un concorso d’idee per brevettare una ventina di piaghe
veterotestamentarie, da scatenare sul delendo borgo affinché ne sia cancellata
tanto l’esistenza fisica quanto la memoria tra gli uomini.
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