La mobilitazione
degli operai dell’ILVA contro il sequestro di diversi impianti siderurgici
segna per certi versi una svolta epocale.
Stante
il rispetto per l’operato della magistratura, che, giova ricordarlo, è
vincolata all’obbligo di esercizio dell’azione penale, credo ci siano da
approfondire alcuni aspetti “socio - politici”.
L’azione
giudiziaria nasce dopo anni di denunce di ecologisti militanti, che finalmente
hanno ottenuto la loro vittoria. Cari ecologisti: avete passato anni a rosicare
ed a sbraitare contro l’ILVA, ora avete avuto la vostra vittoria. Una vittoria
di Pirro, anzi, una vittoria da pirla.
Care
anime belle ecologiste, non avete nemmeno avuto tempo di esultare che è partita
la mobilitazione dei metallurgici (l’ILVA dà il pane a 11mile persone
direttamente più circa 9mila nell’indotto). La vittoria vi è stata sfilata
sotto il naso, in modo fulmineo. È l’ennesima
prova del vostro essere accecati dal furore ideologico e completamente
scollegati dalla società. Se così non fosse, avrete evitato di mettere in
moto un meccanismo che rischia di mandare 20mila famiglie sul lastrico, in una
regione come la Puglia che certo ha parecchi problemi economici ed
occupazionali. Avete di nuovo dato prova
di amare l’ambiente e detestare l’uomo.
Io sto
dalla parte degli operai e dell’azienda. Gli ambientalisti militanti hanno troppo
tirato la corda, come fecero i sindacati nel 1980 alla FIAT di Torino. Allora fu
la marcia del 40mila a curvare la storia, oggi ne sono bastati 11mila.
Su piccoli
sognatori, metteteci la faccia anche ora, andate a fare un bel volantinaggio
davanti ai cancelli dell’ILVA e chiedetene a gran voce la chiusura e poi lo
smantellamento. Si tratta di fare qualche ragionamento con gli operai … in
fondo sono solo dei poveri metallurgici ignoranti e con una famiglia da mandare
avanti … per gente colta e preparata come voi non sarà un problema imporre il
vostro punto di vista. Attenzione però: facendo
certi discorsi a parole si rischia di avere una risposta con bulloni e chiavi
inglesi del 36 … in fondo sono metallurgici.
Io ho
una sola speranza: siccome il futuro
entra in noi prima che accada, i fatti di Taranto possono essere la prima badilata di terra per scavare la
fossa ad un certo mondo ecologista militante ed avulso dalla realtà
circostante.
La
mazzata di Taranto potrebbe essere la prima di una lunga serie.
I MOVIMENTI ECOLOGISTI ITALIANI HANNO UNA MIRIADE DI PECCATI DA ESPIARE… LA RISCOSSA E’ COMINCIATA, SIAMO SOLO ALL’INIZIO.
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