mercoledì 4 luglio 2012

Apologia dell’autoassoluzione

… perché è importante avere sempre un’alta immagine di se, tanto a parlar male ci pensa il prossimo (famigliole felici con tendine alle finestre e barboncino ben pettinato che zompetta in giardino).

… perché si possono avere mille difetti ma chi ci circonda è spesso tutt’altro che un fulmine di guerra (in una distesa di automobiline di latta anche una semplice Fiat Panda fa la figura di un carro armato).

… perché l’umiltà vera consente al resto del mondo di ritenerti una nullità e di sentirsi superiore.

… perché l’umiltà finta puzza di ipocrisia e di curia (IOR, CL, Opus Dei e compagnia cantante).

… perché i tuoi errori sono spesso pesanti un decimo di quelli di certi tromboni che ti fanno la morale (ci si facessero la rettoscopia con quel dito indice di mezzo metro).

… perché i benpensanti, sempre dalla parte della ragione, sempre candidi, sempre irreprensibili e sempre moralmente superiori sono involucri profumati fatti per contenere pus a metri cubi (che bello se la loro figliola “che certe cose non le fa” si facesse beccare “sul fallo” con un immigrato clandestino che campa di spaccio e rapine).

… perché odio a morte i predicozzi moralistici tipo “Avvenire” (la piantassero di riempirsi la bocca coi loro fottuti “valori” e pensassero piuttosto ai chierichetti che qualcuno si ingroppa in sacrestie ed oratori, ai crimini finanziari e ad altre zozzonerie da curia vaticana).

… perché con se stessi occorre essere garantisti e mai giustizialisti.

… perché occorre essere sempre orgogliosi di quello che si decide di fare e di vivere scientemente.

… perché il pentimento ha un suo valore solo per la salvezza eterna o per farsi abbuonare qualche anno di gabbio in tribunale (quindi, se non ci frega nulla dell’aldilà e non siamo sul banco degli imputati, il pentimento e la contrizione sono carta straccia).

… perché credo nella libertà dell’uomo anche nel commettere errori (e si fottano Hegel ed il suo stato etico).

… perché i sepolcri imbiancati saranno pure candidi ma mandano certe puzze (che si cerca inutilmente di coprire cremando incenso).

… perché di catoni solenni e penosi, di fantocci ricolmi di cenere e paglia il mondo è colmo ed è ora di esodarli una volta per tutti (su Plutone, ovviamente).

… perché fustigare i costumi altrui è ben più immorale che avere propri costumi immorali.

… perché alla fine dei conti, sono gli errori ed i difetti che rendono uniche le persone.

… perché la perfezione fa parte di un mondo ipotetico dove tutti sono uguali e senza identità.

perché io sono io e non vedo perché dovrei sottopormi al giudizio di qualcuno.

BRUTTI BASTARDI, ME LA VOLETE LASCIARE LA LIBERTA’ DI FARLA GROSSA DA SOLO E NON CONTO TERZI??

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