giovedì 26 luglio 2012

No TAV? No Grazie!

Premessa metodologica: siccome sono la MOTOSEGA CULTURALE, detesto il politically correct, l’ipocrisia radical chic e, soprattutto, i verdi utopisti, quelli convinti che l’uomo sia in fondo l’unica, vera e più pericolosa causa di danni agli ecosistemi.
La loro utopia è tutt’altro che poetica, la loro influenza culturale e politica, ben superiore al peso elettorale che hanno, è nefasta!!
Insomma: i verdi mi hanno sfondato la minchia!!
Con la loro immagine pulita, ecocompatibile, solidale ed altruista i verdi traggono in inganno: sono un potente motore di resistenza al progresso tecnologico e scientifico. Gli OGM non vanno bene, la crescita economica non va bene, l’energia elettrica ce la dobbiamo produrre a pedali, il nucleare è orrendo, il petrolio è osceno, il metano è orribile, ricavare legname dai boschi è inammissibile, l’uso dei fertilizzanti è catastrofico, e via sparando minchiate.
Io ho la fortuna di vivere a Morbegno, gradevole ed accogliente cittadina della bassa Valtellina (provincia di Sondrio). Mi piace tantissimo viverci, a fianco di mia moglie, di cui sono ogni giorno più preso ed innamorato. C’è solo un neo: il dibattito pubblico è ammorbato dai verdi e dalle loro fandonie ambientaliste, largamente foraggiate dalle casse pubbliche. Detto fuori dai denti: mi sono bellamente rotto le palle di “Mi illumino di meno”, consigli della nonna su come coibentare la casa, crociate contro le bottiglie dell’acqua, propaganda sulle produzioni bio e gruppi di acquisto solidale. A proposto di GAS: come noto, dopo il terremoto, i produttori emiliani di Grana e Parmigiano hanno lanciato l’appello ad acquistare il formaggio “caduto”. Il locale GAS ha ripreso uno di questi appelli e lo ha inoltrato i propri “militanti”. Non ci credevo nemmeno io: qualcuno ha avuto il coraggio di dire “ma questo produttore danneggiato dal terremoto non è bio”.
Si conferma quanto penso da sempre: i verdi amano l’ambiente ma detestano l’uomo. Cito a riprova tutta la infame fandonia della decrescita, termine da leggere come sottosviluppo e miseria! Vadano a raccontarlo ai cinesi delle campagne, proverebbero il brivido ed il piacere di essere sodomizzati con una bella canna di bambù acuminata da 2-300 milioni di persone!! Ma, vista la nostra attuale situazione socioeconomica, anche da noi una bella impalata (un bel tubo da stufa foderato di filo spinato e carta vetrata) se la meriterebbero senza troppi complimenti.

***

La filippica prosegue ora passando dal generale al particolare. Una delle più diffuse cantilene dei verdi è la CURA DEL FERRO, quindi meno auto e più treno. Per una volta sono d’accordo con loro: viaggiare in treno inquina meno, stressa di meno, costa meno.
Per una volta nella loro vita, i verdi utopisti hanno avuto una buona idea! Troppo buona per seguirla, quindi mi si sono trasformati in NO TAV!!
È un caso lampante di schizofrenia ferroviaria, di sdoppiamento della personalità (manco fosse un binario). Il treno è bello, buono, ecologico, sostenibile, solidale solo se lento, solo se scomodo, solo se fa 100 km in 2 ore e 8 fermate ogni 10 km!! Quando il treno è ad alta velocità, confortevole ed alternativo all’aereo allora no! Allora bisogna mettere a ferro e fuoco la Val Susa, alleandosi coi pacifisti della spranga e dell’incendio!

Ennesima conferma: i verdi sono pauperisti e nemici della modernità.

Altro che cura del ferro, qui ci vuole la cura del fuoco.

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