mercoledì 30 maggio 2012

Novate Mezzola (SO). Apertura della BANCA CALVINISTA DELLA VAL CODERA

È stata inaugurata ieri a Novate Mezzola la prima filiale della BANCA CALVINISTA DELLA VAL CODERA (BCVC). L’istituto di credito è stato fondato da un gruppo di calvino-finanzisti di New York rifugiatisi a Novate in quanto alcuni militanti di Occupy Wall Street avevano fatto chiaramente intendere di volere la loro pelle per foderarci dei divani (naturalmente previa sodomizzazione da parte di una mandria di stalloni appositamente portati dal Wyoming). Presidente ed Amministratore Delegato della Banca è stato nominato Simon Reto Giovanoli, un militante anticattolico pescato casualmente in una fumeria d’oppio della Val Bregaglia.

La vera questione è quella di garantire maggiore libertà di scelta ai cittadini di Novate. Perché continuare a farsi turlupinare sul classico mercato bancario italiano, facendosi sballottare tra finanza cattolica, finanza laica e finanza rossa. Provate la finanza calvinista, antipapista ed anglosassone. Garantisco che non siamo da meno, possiamo farvi molto male pure noi e ridurvi sul lastrico senza che nemmeno ve ne accorgiate!”, dichiara Giovanoli.

La nostra mission è essenzialmente quella di raccogliere il risparmio di famiglie, pensionati, agricoltori, piccole imprese, artigiani e commercianti ed investirli in prodotti finanziari derivati, altamente remunerativi per la banca. E poi la faremo finita con questa storia trita e ritrita delle banche che devono contribuire allo sviluppo del territorio, una panzana curial-vaticana senza alcun senso. L’unico vero sviluppo è quello dei margini di intermediazione della banca e della quotazione delle sue azioni. Ma il vero prodotto di punta è quello basato sullo svuotamento dei conti correnti dei defunti e conseguente acquisizione delle somme di denaro per la scalata di banche domiciliate in paesi off shore, seguendo la via magistralmente tracciata da Gianpiero Fiorani, un calvinista mancato, un uomo che, a volergli proprio trovare un difetto, era troppo avanti rispetto alla maturità della comunità finanziaria italiana ”, prosegue Giovanoli.

Il sistema bancario e finanziario italiano ha bisogno di una robusta iniezione di calvinismo-finanzismo. In proposito, posso garantire che nel rifilare siringate non siamo secondi a nessuno. E poi, da veri liberisti, non vediamo perché la finanza spazzatura debba essere monopolio solo di banche bianche o laiche. Anche noi vogliamo dire la nostra”, conclude Giovanoli.

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