domenica 27 maggio 2012

Catastrofi (in)naturali morbegnesi

In questi giorni siamo tutti rimasti stupiti per il sisma che ha colpito alcune aree dell’Emilia. Mai avremmo pensato che quelle zone potessero essere colpite da una simile calamità naturale. Ed è proprio la bassa probabilità di un evento che ci lascia basiti quando si verifica.

Io che mi trovo a vivere a Morbegno (SO) devo invece fare i conti da anni con uno stato di calamità (in)naturale a bassa intensità, ma non per questo meno pericolosa, strisciante, perniciosa, che ti lavora ai fianchi. Una scossa che fa tremare la terra una volta esaurita lascia danni, anche tanti, ma è un evento spot, che poi ti lascia spazio e voglia per ricominciare. Invece noi soffriamo di catastrofe continua, lenta, una sorta di malattia neurodegenerativa collettiva, una sorta di obnubilamento culturale e sociale.  

IL MARXISMO HA SEMINATO VITTIME ED ORRORI MA, PER ASSURDO, SI FA PREFERIRE ALLA SINISTRA RADICAL CHIC, ECOLOGISTA, POLITICALLY CORRECT, IMPREGNATA DI IPOCRISIA, INCENSO E SACRESTIA. E’ sempre così, la storia si presenta sempre due volte: prima come tragedia e poi come farsa. Attenzione però: TROPPI ANNI DI FARSA SONO COME UN AVVELENAMENTO DA DIOSSINA, uccidono sul lungo periodo e si trasmettono ai nostri figli. Non sono meno pericolosi del dramma, della bomba, dello schianto, anzi sono subdoli ed agiscono sotto traccia.

Sia chiaro, a scanso di equivoci, non voglio mancare  di rispetto alle vittime del sisma emiliano, ai loro congiunti ed alla popolazione. Voglio solo dire che un lento declino, farcito di ideologie ed ipocrisie non fa meno male di una catastrofe naturale. Siamo rosicati dentro da un lungo Tramonto e su di noi è piombato l’uragano Efrem. E SE FACESSIMO CAMBIO CON NEW ORLEANS??

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