Io sono
il calvinismo-finanzismo
Stermino
ciò che è scampato al marxismo-leninismo
Io
impacchetto titoli ed azioni
Con un
click cancello intere nazioni
Io
mastico finti anticonformisti
Ne
faccio i miei migliori sistemisti
Io non
sopporto differenze ed identità
Sono la
via più breve per la finta libertà
Io non
ho bisogno di minare il Partenone
Mi
mangio la Grecia in un solo boccone
Io non
mi fermo davanti al rosso della Spagna
Il toro
nulla può se gli mando contro iena e cagna
Io
senza cannoni rado al suolo il Portogallo
Quando
sventro una nazione per me è solo sballo
Io non
lascio nulla in piedi in terra d’Irlanda
Dove
passo io non resta che desolata landa
Io
voglio fare scempio dell’Italia intera
Non posso
sopportare un popolo che lotta e spera
Io sono
la crema di America ed Inghilterra
Sono
più letale delle peggio armi da guerra
Io sono
l’essenza della cultura anglosassone
Sul
resto del mondo mi scateno come Persefone
Io
faccio scempio senza cannoni ne missili
Mi
basta una speculazione sui combustibili fossili
Io sono
lo stadio terminale della finanza
Distese
di croci come palco per la mia danza
Io
semino l’orrore senza usare gas o bombe
Dove
passo io c’è posto solo per le tombe
Io
faccio dilagare la paura dell’islamismo
Distolgo
l’attenzione dallo strisciante monetarismo
Io odio
più del comunismo il pensiero keynesiano
Vomito
all’idea che lo stato ci metta la sua mano
Come il
comunismo sono religione e teologia
Il
pensiero unico è la mia sola strategia
Io
adoro certi tipi di rutilante trasgressione
Innocue
deviazioni che nascondono l’omologazione
Io
respiro utili, mangio dividendi, bevo plusvalenze
Non mi
curo quando spargo oceani di sofferenze
Io mi
spavento davanti a STORIA e NAZIONE
Mi
sento soffocare senza l’OMOLOGAZIONE
Io ho
paura di fronte a LINGUE e colori accesi
Non
capisco perché esistono POPOLI e PAESI
Io temo
più della morte i popoli che prendono coscienza
Mi
terrorizzano gli uomini animati dal senso della differenza
Io
tremo di terrore davanti all’IRRIDUCIBILE
Ciò che
non domino mi sembra ILLEGGIBILE
Io sono
Calvino coi piedi d’ARGILLA
L’altrui
senso di se MI DISSANGUA STILLA A STILLA
Io lo
so bene che alla fine per me sarà sconfitta
Ma non
mi rassegno ad una sorte già tutta scritta
Io so
come riempire il tempo che mi resta
So come
organizzare la prossima tragica festa
Io sono
figlio di Calvino, Knox e Lutero
Con
zolfo e oro ordino il mio bestiale clero
Io sono
orgogliosamente la BESTIA IMMONDA
Mi
diverto a spargere dolore onda dopo onda
Io sono
il NEMICO del genere umano
Sono
segale cornuta non certo GRANO
Una
volta insidiavo il tallone di MARIA
Adesso colpisco
con la prossima CARESTIA
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