martedì 8 aprile 2014

Traona (SO). Troppi casi di uso improprio di mungitrici

Stanno suscitando grande allarme sociale a Traona i diversi casi di uso improprio di mungitrici a fini di autoerotismo, verificatisi nelle ultime settimane. La situazione è allarmante sotto diversi punti di vista:
  • sanitario, atteso che già 7 persone hanno riportato lesioni permanenti ed invalidanti alle proprie attrezzature anatomiche di piacere
  • sociale, considerato che, dalle indagini condotte dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Famiglia e per il Patriarcato, si è verificato un calo del 47% nell'adempimento dei doveri coniugali da parte dei capifamiglia (giova ricordare che, secondo gli Statuti Traonesi, il mancato consumo di almeno 21 atti coniugali ogni settimana configura ipso iure il venir meno, in capo all'altro coniuge, del dovere di fedeltà, in forza del c.d. "ius sollazzandi post non solvendo debitum carnalis")
  • ordine pubblico, in forza dell'istituto giuridico della "supplenza coniugale patriarcale", in forza del quale ogni maschio maggiorenne non sposato può vantare diritti sulla moglie di una persona che si trovi in stato di inadempienza ai doveri coniugali. Già in passato si sono verificati fatti di sangue e faide tra famiglie, connessi all'esercizio di tale diritto (dalla chiara matrice medievale)
La continua contrazione dell'allevamento di bovini, ovini e caprini da latte ha fatto sì che a Traona un sempre maggiore numero di macchinari per la mungitura non debba più essere destinato agli usi corretti per cui è stato immesso in servizio. Tale situazione ha scatenato una dilagante lascivia zootecnica, alla quale le autorità locali non riescono, per ora, a porre rimedio. 
Si citano di seguito alcuni casi che hanno suscitato enorme sgomento tra la popolazione:
  • Eutimio Strozzoni ha iniziato la mattina alle 6.30 a procurarsi sollazzo con una mungitrice SuperSuck, modello TiraPomp 999. Dopo 5 ore consecutive di utilizzo della macchina, il serbatoio di mungitura era colmo; a quel punto lo Strozzoni ne ha travasato il contenuto in una damigiana e si è recato presso la Banca del Seme di Mello per porre in vendita il prodotto (remunerato 2,5 €/litro). Lo sciagurato si è poi recato d'urgenza da un norcino dalle parti di Bedoglio per sottoporsi ad un'operazione di mentuloplastica ricostruttiva.
  • Bartolomeo Segacci LaRaspa ha inopinatamente abusato di un macchina SwotaFast, modello Sukkion 2000 (una potente mungitrice per grandi allevamenti). L'impianto è tarato per arrestarsi automaticamente solo quando uno specifico sensore di livello indica che il serbatoio di mungitura è pieno. Poichè la capacità del serbatoio è di circa 3 metri cubi, lo sventurato Segacci LaRaspa è rimasto per 18 ore consecutive attaccato al macchinario. Riempito il serbatoio, si è staccato ed ha chiesto aiuto. I soccorritori hanno dichiarato che la sua attrezzatura di piacere era ridotta in modo tale da somigliare ad un grosso insaccato di sangue suino.
  • Genesio Scorticoni, in preda ad astratti furori dopo aver bevuto un'intera damigiana da 15 litri di un liquame rossastro prodotto in quel di Mello, e che localmente ci si ostina, chissà perchè, a chiamare vino, ha maturato la convinzione che, per calmarsi e ritornare in se, fosse necessario trastullarsi per un paio d'ore con la sua mungitrice TurboPump, modello HellSuck. Terminata la seduta, si è accorto che la sua attrezzatura erotica aveva le dimensioni e l'aspetto di uno zampone. Recatosi d'urgenza al dispensario medico di Serone, è stato ricoverato in osservazione per una notte e poi dimesso senza particolari indicazioni terapeutiche, almeno per il momento (trattandosi di un caso di mentula zampomorfa suina, occorre attendere le festività natalizie e di fine anno per una valutazione sulle cure da intraprendere).

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