mercoledì 2 aprile 2014

Cornolo (SO). Proclamazione dell'indipendenza e liberalizzazione della coltivazione della marijuana

Il Fronte Patriottico Cornolino di Liberazione Nazionale (FPCLN) ha proclamato l'indipendenza del territorio di Cornolo e la conseguente secessione dal resto della Valmasino. Contemporaneamente, nelle aree controllate dal FPCLN sono stati liberalizzati coltivazione, stagionatura, lavorazione e consumo della marijuana. 

"La proclamazione dell'indipendenza della terra di Cornolo rappresenta la realizzazione di un sogno coltivato per secoli da generazioni di cornolini. Abbiamo trasformato in fatti concreti quello che, dalla notte dei tempi, è stato il più alto anelito delle nostre genti: liberarsi dall'oppressione e dalla tirannide dei boiardi di Cataeggio. Abbiamo deciso di prendere le armi per porre fine alla plurisecolare prepotenza di quelle genti a noi estranee per cultura, costumi e, soprattutto, standard igienici. Era ora di dire basta. Così abbiamo  realizzato delle fortificazioni lungo la linea di confine con Cataeggio, sottoposte a ferrea vigilanza armata grazie alla grande quantità di armi che, dalla fine della seconda guerra mondiale, erano nascoste in un bunker segreto in contrada Ca' de Pedru. Il battaglione dei Granatieri di Sasso Bianco, forte di 700 uomini, vigila sulle nostre frontiere ed è pronto a combattere fino all'ultima goccia di sangue contro eventuali attacchi che potessero giungere da Cataeggio. In particolare, lo Squadrone Desenac di difesa biologica è in grado di respingere eventuali atti di aggressione a base di folate mefitiche, le più temibili tra le armi di sterminio di massa in mano ai cataeggini, visto che se le possono produrre in casa con costi praticamente nulli e pochissimo sforzo", dichiara il Segretario Generale del FPCLN GianBernardo Randellacci dei Conti de l'Odola.

"Abbiamo già le idee molto chiare anche per quanto riguarda lo sviluppo economico. Per secoli, l'economia di Cornolo si è basata sull'agricoltura. Siccome nulla si inventa e nulla sparisce, ma esiste solo una sublime e continua rielaborazione dell'esistente, abbiamo avuto un'intuizione che farà vivere a Cornolo una vera e propria età dell'oro e gli darà senza dubbio una notorietà mondiale. Infatti, continueremo a vivere di agricoltura, ma invece di patate, fagioli e verze produrremo marijuana. Grazie ad un accordo internazionale concluso con il governo giamaicano, dopo un accurato studio agronomico, è stata selezionata una varietà di canapa dal nome scientifico di Cannabis Svergola Scetergnensis, particolarmente adatta alle caratteristiche dei terreni di Cornolo. E' quindi nostro intento dissodare e seminare ettari ed ettari di Cannabis Svergola Scetergnensis nella valle de l'Odola, a Desenac, Scetergna e Sasso Bianco. Dove adesso ci sono le cave abbandonate, allestiremo un sito di essiccazione e lavorazione della canapa. L'impianto sarà servito da una rete di teleferiche che trasporteranno i raccolti dai luoghi di coltivazione. A pieno regime, contiamo di produrre circa 2mila tonnellate ogni anno di canapa essiccata, di cui faremo commercio, grazie ad una rete distributiva di otto spinellerie, che richiameranno migliaia di clienti da tutto il nord Italia. Non solo, in località Ca' di Stelin realizzeremo una fattoria didattica, dove, già dai sei anni, i bambini potranno, con le proprie mani, seminare, vedere spuntare, seguire la crescita delle piante, fare il raccolto, imparare le tecniche di conservazione e, infine, rollarsi e godersi il primo, meritato cannone della loro vita. Per le strade di Cornolo, invece delle cabine con il telefono, avremo delle cabine con il narghilè", aggiunge Randellacci. 

"Alla dogana in località S. Antonio metteremo un cartello con scritto a caratteri cubitali BENVENUTI A CORNOLO, LIBERA REPUBBLICA DELLA PORRA", conclude Randellacci. 

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