Un fenomeno botanico mai visto si sta
verificando nel (fino ad oggi)
ridanciano borgo di Villapinta. In quasi tutti i prati, campi e giardini sono
spuntate delle inquietanti banane viola
di oltre un metro di lunghezza per circa 20 centimetri di diametro. Le
banane, che qualcuno ha già ribattezzato “supposte
del diavolo”, al calar del sole, iniziano a salire dal terreno come se
fossero funghi e completano la loro estroflessione dal suolo prima dell’alba.
La paura serpeggia incontrollata tra
la popolazione, sconvolta dalla visione mattutina della sempre maggiore proliferazione
incontrollata delle megalobanane, dal colorito cianotico e dall’aspetto
minaccioso. Da alcuni giorni la paura si è tramutata in vero e proprio terrore
allorchè alcune di questo banane hanno si sono staccate da terra ed hanno
iniziato a volare a circa un metro da terra per le strade del paese, mettendo a
serio rischio le terga della cittadinanza. Villapinta è in preda ad una psicosi
collettiva, dal nome clinico di “Sindrome ossessiva collettiva della banana
padula - SOCBAP”. Le persone che ne sono affette denotano alcuni
sintomi:
- camminano con la schiena radente al muro
- trattengono ossessivamente le feci in quanto convinte che la defecazione esponga al rischio di essere colpiti a tradimento da una o più banane
- ricercano spasmodicamente ritagli di lamiera per la fabbricazione di biancheria intima in grado di proteggere dai temuti assalti delle banane padule
- sono convinte che il flagello bananomorfo sia una punizione divina per gravi peccati commessi in vite precedenti (in particolare fornicazione con animali, furto di letame, consumo di vino prodotto a Biolo) ed intraprendono perciò la salita verso Buglio in Monte (in ginocchio e sottoponendosi ad autofustigazione) nella convinzione di recarsi a Betlemme per visitare la casa natale del Grande Demiurgo ed ottenere per sua intercessione di essere mondati da ogni male
Nessun commento:
Posta un commento