giovedì 10 gennaio 2013

Piantedo (SO). Convegno “La demenza come prassi antropologica, politica e culturale” - Ospite d’eccezione don Piero Corsi

Si terrà il prossimo 21 gennaio a Piantedo (presso la sede territoriale del S. Uffizio dei pezzenti) il convegno “La demenza come prassi antropologica, politica e culturale”. Ospite d’eccezione sarà don Piero Corsi, massimo esponente contemporaneo della “Teologia della sopraffazione misogina”, di recente assurto ad idolo delle folle dopo la pubblicazione del suo saggio “Teoria giustificazionista del delitto di genere” (Torquemada Editore). Non essendo più in grado di emettere flatulenze a causa di un carcinoma insorto a seguito delle maledizioni da parte di milioni di donne, don Corsi trastullerà l’uditorio con l’esposizione delle sue teorie.
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 Organizzatori della manifestazione sono:
  • Associazione cattolica tradizionalista “Rogo e futuro
  • Pontificio Consiglio per la segregazione femminile
  • Università teologica post tridentina contro-riformata
  • Collettivo clerical-reazionario “Malleus mulierum”
  • Brigate rossonere per la lotta al comunismo
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La presenza di don Piero ci onora enormemente. Da anni ci battiamo per il ritorno ai sani valori della millenaria tradizione cattolica, tradizione che si basa essenzialmente sull’indiscussa superiorità dell’uomo sulla donna. Occorre ripulire la dottrina cattolica e la prassi ecclesiologica dalle nefaste incrostazioni prodotte dalla depravazione teologica post conciliare. Noi siamo alfieri della teologia materialista delle parti basse, in base alla quale la realtà naturale determina l’ideale. Di conseguenza, avendo noi un membro al posto del cervello, non possiamo non dirci fallocratici”, dichiara Pio La Fiamma di Rogo e futuro.
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La nostra partecipazione in qualità di organizzatori del Convegno ne certifica l’alto livello culturale e dottrinale e testimonia l’appoggio della Sede Apostolica. Uno dei mali del mondo moderno, forse il più grande, è l’emancipazione femminile, che, pur se perfettamente coerente con il messaggio evangelico, si pone in palese contrasto con la dottrina e la tradizione ecclesiastica. La segregazione sociale e familiare femminile è uno dei cardini del magistero della Chiesa e svolge l’importante ruolo di evitare che dal dettato evangelico sorgano sovrastrutture culturali in grado di condurre al diabolico risultato della parità tra i sessi. Un buon cristiano deve sempre leggere il vangelo ma mai metterlo in pratica. I danni sociali sarebbero irreparabili”, dichiara il sub prefetto del Pontificio Consiglio per la segregazione femminile mons. Francisco Jaime Alejandro Garrotas.
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Occorre avere il coraggio delle verità scomode e non cedere alla tentazione del facile consenso. Se vogliamo salvare il mondo contemporaneo da un imminente e rovinoso crollo la soluzione è una sola: il ritorno allo spirito del concilio di Trento ed alla caccia alle streghe. Abbiamo bisogno di più oscurantismo, altro che apertura alla diversità”, dichiara Etelvulfo Licantropini, rettore Università teologica post tridentina contro-riformata.
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Dio ha creato la donna per mettere l’uomo alla prova e vedere se è degno della salvezza eterna oppure cede alla diabolica tentazione della concupiscenza femminile, cadendo così nella perdizione irrimediabile. Noi applichiamo una regola aurea: nessuna donna = nessun peccato. Per risolvere il problema ci siamo lobotomizzati il pene ed evirati il cervello. O è il contrario?”, dichiara il portavoce di Malleus mulierum Giacomo Sprangamolla.
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Chiariamolo subito: il femminismo altro non è che l’ennesima reincarnazione del comunismo. Se apriamo ai diritti delle donne ci troviamo con la rivoluzione bolscevica. Quindi il salvataggio della civiltà occidentale passa obbligatoriamente per l’inferiorità della condizione femminile”, dichiara il ras delle Brigate rossonere per la lotta al comunismo GiovanPustola Piattola Grattoni.
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Da fonti affidabili, si apprende che il giorno del convegno è previsto l’intervento a sorpresa di leader del Movimento Orgoglio Maschile, di cui non si conosce ad oggi il vero nome ma solo il nome di battaglia: la mannaia della verità. In via del tutto eccezionale, ha rilasciato un intervista sotto copertura. Se ne riporta il contenuto:
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Io mi ritengo un uomo, fiero della propria rigogliosa virilità e che non ha bisogno di conferme terze e di mendaci autoconferme.
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Don Piero Corsi è solo l’ultimo dei degenerati, sfigati sub-maschi che mai riusciranno ed essere Uomini con la U maiuscola, indegni ed esecrandi appartenenti a quella categoria che io, e pochi altri, onoriamo pienamente e di cui questi abietti individui non riusciranno mai a fare pienamente parte. Il loro posto è nelle smisurate schiere degli eunuchi per il regno dei cieli.
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Ma un lavoro, per essere buono, ha bisogno di essere completo. Di conseguenza, occorre maledire senza pietà non solo i chierici di qualunque parrocchia (cattolica, riformata, islamica, ortodossa, hindu e via smerdando) ma anche, e soprattutto, tutte le religioni e tutte le dottrine. E, già che ci siamo, anche i loro fottuti dei, chiunque essi siano ed in qualunque luogo siano a grufolare.
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Non ci deve sfuggire l’immane potenziale corruttivo e troppo laidamente assolutorio di religioni e dei. Si tratta di malvagi fattori in grado di giustificare, legittimare, rinforzare e sdoganare, in un’ottica di eticità distorta (fondata su violenza e coercizione) dei veri e propri crimini contro l’umanità. Perché usare violenza sessuale su una donna non significa solo insultare e sfregiare la carne dei suoi organi genitali ma anche, e soprattutto, insultare, sporcare e svilire la sede sacra dove inizia la vita di un altro essere umano.
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Il sottoscritto, avendo ricevuto ampia conferma di essere un vero Uomo, comunica a tutti gli indegni sub maschi i quali, consci della propria inconsistenza e nullità, osano dar corso agli istinti peggiori e osano appellarsi a giustificazioni ancora più immonde (sono le donne a provocare e troiate consimili) loro prontamente fornite dalla castrata schiatta dei chierici, comunica che:
  1. l’essenza della virilità consiste nella celebrazione gioiosa della capacità di generare della donna e della sua libertà di concedersi (anche ad altri se volesse)
  2. la virilità si esprime magistralmente nel saper conquistare una donna, fornendole tutti i motivi per fidarsi e concedersi in piena autonomia e libertà
  3. il possesso non serve e non interessa, in quanto è cosa tipica del predatore ed è incompatibile con la libertà dell’individuo
  4. chi abbia bisogno di rimarcare ogni giorno il possesso di un’altra persona, arrivando ad esercitare violenza su di essa, sa bene di essere solamente un vigliacco sfigato, che non ha sufficiente fascino, intelligenza, generosità, ricchezza interiore e carisma per conquistarla ogni giorno (quindi non lo considero mio “collega” nella suprema schiera degli Uomini autentici)
Io combatto per liberare l’uomo dalla religione, dal clero e da dio stesso!! Propongo un rogo per Bibbia e Corano (non testi sacri ma testi sacrileghi, immani raccolte di atrocità)
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Per parte sua Pasquino Pinzocheri Press Agency testimonia quanto segue:
  • se questo è il cristianesimo, viva l’ateismo di stato, l’abolizione della libertà di culto e la trasformazione delle chiese in granai
  • il prossimo 8 per mille alla Chiesa è da versare in natura (piombo, ferro, fuoco e reflui zootecnici)
  • la madre di don Corsi non poteva abortire?? Oppure posizionarsi due turaccioli di sughero nelle tube??
  • siamo in una situazione di eccesso di clero con scarsità di Dio? Oppure c’è troppo Dio in certe inutili teste?
  • e, per concludere all’insegna del più genuino idealismo di marca fichtiana, andate tutti a pigliarlo dietro lungo un metro … possibilmente foderato di carta vetrata e filo spinato!!

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