mercoledì 30 gennaio 2013

Grosio (SO). Introduzione della "Imposta coniugale municipale"

Il Supremo Sinedrio dei Muratori e degli Allevatori Suini di Grosio ha deliberato l’istituzione della “Imposta coniugale municipale” (ICOMU).

Da tempo Grosio sta registrando preoccupanti dinamiche demografiche, con un costante calo delle nascite. Per secoli è stata seguita la regola aurea tale per cui una famiglia doveva avere, nel lungo periodo, tanti figli quanti sono, in media, i lattonzoli partoriti in un anno da una scrofetta primipara. Il forte calo delle nascite ci ha gettato in una situazione di drammatica carenza di manovali edili ed allevatori di suini. Siccome edilizia e porcilaie incarnano l’identità profonda della nazione grosina, non possiamo assolutamente rischiare la dissoluzione culturale, sociale e storica del paese. Per questo abbiamo introdotto l’ICOMU, per favorire ope legis un maggior adempimento dei doveri coniugali da parte dei capifamiglia. Molti capifamiglia grosini sono infatti frontalieri e rincasano nel fine settimana sfiancati da 5 o 6 giorni di lavori pesanti come manovale, boscaiolo o spaccapietre e tendono spesso a rimanere nettamente al di sotto delle aspettative quando si tratta di darsi da fare nell’alcova. Per rimediare a questo stato di carestia, il Circolo Zoofilo Femminile ha addirittura fatto catturare Pertegon, un rarissimo esemplare di Gorilla di Eita, che viene ferocemente sfruttato come supplente coniugale dalle povere donne di Grosio. Sia chiaro, non credo che il comportamento delle povere mogli trascurate sia moralmente riprovevole, in quanto dettato da stato di necessità; ritengo però sia più opportuno un ritorno all’esercizio del dovere coniugale da parte dei legittimi consorti, non fosse altro perché la rigogliosa attrezzatura di piacere di Pertegon ha già fatto finire in ospedale diverse pulzelle, cui è stata diagnosticata la sindrome dilatativa iperdiametrica, meglio nota come malattia da sventra papere. Abbiamo bisogno di tornare alla normalità, l’ICOMU serve anche a questo”, dichiara Martino Lamolta Porcarecci, Primo Segretario del Supremo Sinedrio dei Muratori e degli Allevatori Suini.

L’ICOMU funziona così: ogni capofamiglia deve prodursi in almeno 50 consumazioni all’anno. Ove non venisse raggiunto il contingente minimo di atti coniugali, al capofamiglia verrà applicata l’ICOMU, con i seguenti scaglioni:
  • da 0 a 15 consumazioni/anno: 5mila Euro (con la sanzione accessoria del divieto quinquennale di allevare suini)
  • da 16 a 30 consumazioni/anno: 3mila Euro (con la sanzione accessoria del divieto triennale di effettuare attività edile)
  • da 31 a 49 consumazioni/anno: 2mila Euro
Insomma: la logica che sta dietro l’imposta è: meno consumi e più paghi. Entro il 31 gennaio di ogni anno, tutte le donne sposate di Grosio dovranno inviare al Supremo Sinedrio dei Muratori e degli Allevatori Suini la Dichiarazione di consumo coniugale per l’anno precedente (Mod. Z69). Sulla scorta dei dati contenuti nelle dichiarazioni, iscriveremo a ruolo l’imposta in testa ai capifamiglia che non hanno raggiunto la quota minima di 50 consumazioni. Io sono convinto che entro breve torneremo alla nostra grande tradizione, ovvero: butti dentro il materiale e vien fuori il manovale. I nostri cantieri e le nostre porcilaie torneranno a brulicare di uomini e di suini, indistintamente”, aggiunge Lamolta Porcarecci.

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