venerdì 14 febbraio 2014

Quando avremo finito il guado...

... le nostre unghie saranno piene di ruggine
... avremo la pelle ridotta come carta velina
... la polvere delle strade avrà incollato le nostre lingue
... avremo la coda del cane, gli occhi del pulcino e mani prese chissà dove
... le stelle ci guideranno di malavoglia
... la parole ci resteranno impiastrate in gola come confiscate dal caso
... il volo degli uccelli ci sembrerà una conquista
... il canto delle cicale sarà un rombo di tuono
... apriremo la bocca con una voglia insopprimibile di maledetti suoni
... ci sdraieremo sul cratere di un vulcano da implorare
... lasceremo le nostre scarpe a decidere per noi
... non sapremo proprio trovare la forza di cantare
... ci guarderemo in faccia chiamandoci "reduci"
... chiederemo al primo che passa di rimborsarci i desideri
... ci sentiremo ardere dal desiderio di prendere a sberle la sorte
... mangeremo come lupi quel che capita con una fame surreale e invincibile
... tracanneremo vino ma continueremo ad avere una sete psichedelica
... troveremo in tasca ricordi impensabili un minuto prima
... raderemo al suolo i microfoni con i nostri ricordi
... proveremo in bocca un amaro sapore di liberazione
... ma non ci avranno rapinato la capacità di stupirci
... ma ci getteremo tra le braccia della persona che ha dato un senso alla nostra vita 
... non sembrava nemmeno più pensabile in questa post-modernità, ma esiste ancora l'impossibile da rubare, da vendere e da comprare

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