lunedì 24 febbraio 2014

Lovero (SO). Introduzione del sistema censuario frutticolo per il godimento dei diritti civili

Lo scorso 20 febbraio, la Dieta Comunale di Lovero ha approvato, dopo un complesso iter legislativo, la riforma del Titolo III della Costituzione Cittadina. Giova ricordare alle oceaniche folle che leggono il presente dispaccio come il Titolo III della Legge fondamentale loverina sia quello che disciplina il godimento dei diritti civili da parte dei cittadini. La portata della riforma è immensa, considerato che è stato introdotto il sistema censuario frutticolo come base per l'esercizio dei diritti civili.
In buona sostanza, la vita pubblica di Lovero si fonda ora sulla plutocrazia rurale, in forza del quale il valore, i diritti e la dignità di un uomo non sono tutti uguali ma si differenziano in base al numero di piante di mele posseduto. Insomma, si può affermare senza tema di smentita che sono le piante a fare l'uomo e che un uomo senza piante non è un uomo
La plutocrazia rurale è uno dei due cardini dell'ordinamento giuridico loverino, affiancata dal diritto patriarcale di famiglia. 

La nuova costituzione introduce le seguenti caste:
  • da 1.000 piante in su -  casta degli agrari, con diritto di esprimere 25 voti alle elezioni
  • da 700 a 999 piante - casta dei agrari cadetti, con diritto di esprimere 15 voti alle elezioni
  • da 500 a 699 piante - casta dei borghesi rurali, con diritto di esprimere 10 voti alle elezioni
  • da 200 a 499 piante - casta degli agricoli emancipati, con diritto di esprimere 5 voti alle elezioni
  • da 100 a 199 piante- casta degli zappatori, con diritto di esprimere 2 voti alle elezioni
  • meno di 100 piante - casta dei servi della gleba, con diritto di esprimere un voto alle elezioni
Con successive disposizioni regolamentari saranno dettate disposizioni attuative dell'obbligo, posto in capo a ciascun cittadino, di portare su di se segni distintivi della classe di appartenenza. Lo stesso vale per le abitazioni.
Due precisazioni sono necessarie: 
  1. naturalmente, tramite un censimento svolto con cadenza quinquennale, saranno verificati gli effettivi possessi di piante in capo a ciascuno, con conseguenti avanzamenti o arretramenti di classe sociale (in ossequio al principio della plutocrazia rurale dinamica, che evita le rendite di posizione e favorisce la mobilità sociale)
  2. l'appartenenza ad una casta piuttosto che ad un'altra è verificata con riferimento al capofamiglia e si riflette su tutte le persone con lui anagraficamente conviventi
Il sistema del censo non ha effetti solo sull'esercizio dei diritti di voto.Si citano di seguito, a titolo non esaustivo, alcune differenziazioni giuridiche tra i cittadini basate sulla consistenza del patrimonio frutticolo:
  • ai maschi appartenenti alla classe degli agrari sono consentite la poligamia e l'incesto
  • salvo non intervenga autorizzazione in deroga da parte del Ministero della Pace Sociale, i servi della gleba non possono contrarre matrimonio con persone di altre classi
  • i maschi che siano agrari o agrari cadetti possono esigere il dovere coniugale dalla moglie se essa appartiene ad una classe inferiore alla loro
  • i figli nati da matrimoni intercastali acquisiscono sempre lo status di classe del padre, a nulla rilevando quello della madre 
  • i figli naturali e quelli illegittimi, nati da adulterio e concubinato tra persone di differente classe, acquisiscono sempre lo status di classe della madre, salvo che il padre appartenga ad una classe inferiore a quella della madre
  • in caso di decesso, il coniuge superstite è erede legittimo solo se di casta pari o superiore a quella del de cuius (lo stesso vale per la reversibilità della pensione)
  • una donna non può essere destinataria di disposizioni testamentarie se il testatore è di classe superiore alla sua
  • quando un cittadino annuncia un matrimonio con una persona di casta inferiore, il capofamiglia può vietarlo, purchè si curi entro 120 giorni di combinarne uno in sostituzione con persona di casta pari o superiore (decorso inutilmente tale termine, il matrimonio originariamente annunciato potrà essere celebrato)
  • per ciascuna delle sei caste sono previste nel camposanto aree di inumazione separate, a nulla rilevando post mortem eventuali emancipazioni tacite in forza di matrimoni intercastali (per i servi della gleba è inderogabilmente prescritta la fossa comune

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