venerdì 28 giugno 2013

Albaredo (SO). Andata a vuoto la celebrazione del primo matrimonio gay

Come noto, lo scorso 16 maggio, la sub-dieta feudale di Albaredo ha approvato il Rear Entry Bill of Rights - REBoR, in forza del quale sono consentite le nozze tra persone omosessuali (gay, lesbiche, trans, bisex). L'entrata in vigore del REBoR è stata per Albaredo una vera e propria curva della storia, poichè ha finalmente dato riconoscimento e dignità giuridica alla sodomia ed alla bisessualità, costumi sessuali praticati (in diverse forme e posizioni) da ben il 53% della popolazione barilotta.
Ieri era in programma ad Albaredo, presso la sede dell'Alto Commissariato per la Lascivia e le Ammucchiate, la celebrazione del primo matrimonio gay, tanto per sverginare la nuova legge. Purtroppo le nozze non hanno potuto essere celebrate. Si illustra in seguito la motivazione del tragico flop di quelle che già era stata definita come la Boda Barilocha del Siglo.
I nubendi erano SimonPaolo Prendoni Verga (meglio noto come Cesira) ed il suo cavallo Bucefalo (soprannominato sventrapapere per rigogliosa dotazione erotico-equina che sfoggia). I due piccioncini smaniavano dalla voglia di pronunciare il fatidico SI' ed avevano preparato al meglio la cerimonia:
  • 250 invitati, tra barilotti ed esterni, giunti dagli allevamenti equini e dai maneggi di mezza Italia
  • Cesira, la sposa, aveva fatto confezionare da una esclusiva sartoria di Pedesina un abito di cuoio bianco attillato, con uno strascico di sei metri. L'abito aveva sul retro uno spacco in corrispondenza del solco intergluteale - meglio noto come canalaccio o canale dello zucchero, a secondo della sensibilità - per favorire da parte del marito l'immediato adempimento dei doveri bestial-coniugali in tempo reale dopo il termine della cerimonia (in luogo dell'ormai scontato nonchè trito e ritrito bacio tra gli sposi)
  • Bucefalo, lo sposo, indossava invece un elegantissimo reggiscroto in raso ricamato con applicazione di cristalli Swarovsky ed un prezioso profilattico da gran sera in seta rossa ricamata con fili d'oro (dalle dimensioni paragonabili alla manica di un cappotto)
  • gli sposi sono arrivati sul luogo della cerimonia a bordo di un trattore tutto foderato di chiffon rosa, trainante un carro spandiletame che spargeva profilattici per ogni dove
  • per il banchetto sponsale era stata affittata la malga Montarlona,  nella zona del passo S. Marco, dove tutti gli invitati (barilotti ed equini all together) si sarebbero scatenati in una grande orgia collettiva lunga tutta la notte (per questo erano stati ordinati ben 6 fustini da 220 kg l'uno di vaselina)
In extremis è però accaduto un fatto che ha mandato a monte il matrimonio e gettato nella più nera disperazione gli sposi, gli invitati e tutte la popolazione barilotta: Cesira e Bucefalo sono fratelli di sangue. A celebrare le nozze era stato chiamato il vescovo di Bema Mons. Alfeo Barattieri Sgraffignacci, il quale, nutrendo dei dubbi sull'effettiva legittimazione dei nubendi a contrarre matrimonio canonicamente valido, ha disposto delle indagini. E' emerso quanto segue:
  • Ubalda Tromboni Roventi, già madre di Cesira, ha avuto 35 anni fa una relazione extraconiugale con il celeberrimo stallone e campione ippico inglese Black Parackar, in quel tempo vivente ad Albaredo per una soggiorno di convalescenza in seguito ad alcune patologie contratte per eccesso di attività riproduttiva. Appena ripresosi, Black Parackar ha sedotto Ubalda e poi se n'è tornato nella perfida Albione senza assumersi le sue responsabilità, lasciandola in (dolce) attesa di Bucefalo
  • un poco prima di partorire, Ubalda si è trasferita in un maneggio di Mellarolo, dove ha dato alla luce il puledro Bucefalo alla riparo da occhi indiscreti (evitando il tal modo l'incriminazione per adulterio, essendo la zoofilia del tutto libera)
  • il puledro Bucefalo è stato dato in affidamento al maneggio, dove è cresciuto serenamente, diventando anche lui uno stallone, col nome d'arte di Sventrapapere (col solo difetto di essere palesemente gay ed anche un pericoloso predatore sessuale equino)
  • 5 anni fa Cesira è divenuta assiduo cliente del maneggio di Mellarolo, dove si reca con grande frequenza (non per montare i cavalli ma per farsi montare dai cavalli). Li ha conosciuto Bucefalo, di cui si è innamorato grazie al classico colpo di fulmine, soprattutto a causa della lussureggiante dotazione di piacere che sfoggia orgogliosamente
Il resto è storia di oggi:
  • Cesira ha portato Bucefalo a vivere con se ad Albaredo, conscia del fatto che solo lì avrebbe potuto, in forza dell'ambiente socio-culturale e dei costumi sessuali ivi imperanti, vivere la sua relazione sentimentale senza suscitare ostilità nella cittadinanza
  • L'ignoranza del legame parentale occulto ha consentito ai due di vivere con gioia la loro relazione, sino a quando hanno scelto di coronare la loro meravigliosa storia d'amore con il matrimonio. A quel punto sono emersi degli impedimenti che alle autorità ecclesiastiche sono parsi inammissibili ed insuperabili (passino il matrimonio gay ed il legame carnale uomo/cavallo ma il matrimonio tra consanguinei è un valore non negoziabile, quasi fosse il caveau dello IOR)



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