mercoledì 3 ottobre 2012

Autore in cerca di personaggi

L’arresto di er Batman non l’ho accolto come una vittoria ma come una magra e miserevole liberazione dall’ennesimo strazio. Il tappo che tiene dentro la rabbia inizia a scricchiolare, la strada che porta verso l’aula sorda e grigia, bivacco dei miei manipoli è stata imboccata. Chi non conosce la storia è destinato a riviverla…
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A Sesto S.G. i paladini del proletariato hanno abbandonato l’ortodossia marxista, convertendosi all’ortodossia edil-palazzinara. Dalla Resistenza al piano regolatore…commedia di nessuna arte, scivolo melmoso verso un immane stupro di storia e memoria.
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Le sbracate meritano la forca ben più dei delitti. Il punto è che senza uno scatto di orgoglio che conduca alla sentenza capitale ed alla conseguente esecuzione si cade nell’amnistia morale e della memoria. Troppo tempo passato accumulando amnistie della morale porta ad uno stato carnevale permanente. Il carnevale permanente conduce a dimenticare che dopo tre giorni di baldoria arrivano il giorno delle ceneri e quaranta giorni di Quaresima. Tristemente mi trovo a fare il tifo per la Quaresima, unica strada che conduce alla Resurrezione. Sono solo leggermente preoccupato per la passione e morte…ma potrebbe anche essere solo un dettaglio.
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Quando nel ’58 la senatrice Merlin ha posto fine all’epoca delle case di tolleranza non pensava certo di essersi dimenticata di altre categorie di meretrici, tutte infinitamente più indegne di quelle che dispensavano amplessi in cambio di denaro. Una di queste sere accosto anche io la macchina in qualche viale di periferia, abbasso il finestrino e chiedo al primo/prima che capita “quanto vuoi” … per venire con me non a scopare ma ad usare il lanciafiamme.
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Il mercato della paura è stracolmo di bancarelle, prezzi in calo, volumi scambiati in vertiginoso rialzo. Il trading della sclerosi culturale collettiva e dell’invecchiamento della nazione non è mai stato così florido. Alte provvigioni per gli operatori … imminente lo scoppio la bolla speculativa.
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Un’élite di morti non ancora sepolti è impegnata a ridisegnare i destini del paese. Riunione super segreta in segretissima stanza; ho sbirciato dal buco della chiave, era vuota. Il primo violino accorda l’ennesimo trombone… è il 14 aprile 1912.
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Causa delusione, la curva sud dello stadio di S. Siro è desolatamente vuota. La vittoria ha molti padri, la sconfitta è sempre orfana, il carro del vincitore è rimasto senza benzina.
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Il prossimo scandalo ci lascerà indifferenti, la notizia del prossimo infanticidio ci arriverà mentre accendiamo la lavastoviglie, qualche sacrificio umano di una qualche setta satanica ci farà pensare solamente che i nostri bravi ragazzi non farebbero mai una cosa simile, poi ci mangiamo una banana. L’assuefazione fa digerire ogni orrore. L’ennesima storia nera è già in produzione, lo show pulp deve continuare, almeno fino a quando non si sovrappone alla realtà.
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Ogni giorno si scende di una spanna, con la speranza di arrivare a toccare il fondo del barile. Per risalire?? O per cominciare a scavare?? Possiamo anche accettare lo stato di disarmo permanente, con i connessi cattivi odori, basta che nessuno si permetta di dirci che siamo in disarmo.
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Lo sciopero dei mezzi pubblici di Milano ci ha fatto vedere scene non troppo diverse da quelle che si vedono nei paesi colpiti dalle carestie quando arrivano le carovane umanitarie con gli aiuti alimentari. Al prossimo sciopero, invece di far passare qualche convoglio del metro, getteranno direttamente alla folla pacchetti di patatine e bottigliette di acqua minerale. 20 kg di viveri per 20mila persone, non dimentichiamoci che siamo in tempo di spending review … hanno telefonato a Gesù ma non riesce a fare un salto per la moltiplicazione.
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Il giornale italiano più letto è la Gazzetta dello Sport. La tua squadra del cuore ha vinto?? Bene!! Nel frattempo i diritti conquistati in anni di lotte e di progresso vanno a farsi fottere, l’idraulico fa manutenzione ai tuoi rubinetti e, già che c’è, pure alla tua dolce metà (e fa pure bene, visto che sei una persona di infimi desideri e bisogni, ti accontenti di poco). Aveva davvero ragione Churchill, quando diceva: gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.
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Non facciamoci prendere dallo sconforto, il palcoscenico del teatro non è un campo minato come hanno cercato di farci credere per anni, basta avere voglia di salirci…occorre solo convincersi di saper essere autori e personaggiE’ SUFFICIENTE RIPUDIARE IL COPIONE SCRITTO PER NOI DA ALTRI!!!

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