lunedì 9 dicembre 2013

Morbegno (SO) ed hinterland - Rischio di epidemia di "Stupydera Encephalofagys"

Nell'area morbegnese sono stati riscontrati alcuni casi di Stupydera Encephalofagys (SE), patologia sistemica causata dall'infezione del temibile virus "Encephalofagus Pyroneuronalis Major - EPM". La preoccupazione è grande, considerato che i casi di infezione sono già 12 ed il virus è noto tra gli addetti ai lavori per la sua fortissima capacità di propagazione pandemica.

Per ora il virus non è ancora entrato entro le mura di Morbegno, ma le èlites dirigenti sono in preda al terrore più assoluto, considerato che la SE fa sì calare di oltre il 90%  le capacità intellettive ma è anche in grado, a differenza di altre patologie di spappolamento intellettuale, di rendere la capacità di giudizio delle persone assai più autonoma (pur se distorta). Il rischio, tutt'altro che calcolato, è che venga meno, nel popolo muggente, il consenso, ad oggi granitico, su ideologie, e connessi programmi di azione politica, di cui il Gran Consiglio del Cattocomunismo multiculturale ed ambientalista è propugnatore. La fede dei semplici è un valore a prescindere...

Si riportano di seguito notizie sui 12 casi di Stupydera Encephalofagys già riscontrati.

Regoledo
  • A Michele La Svergola (22 anni) è stata diagnosticata la SE dopo che ha iniziato a dare in escandescenza e ad accoppiarsi compulsivamente con la marmitta della propria auto.
  • Giovanna Tronconi La Verga (34 anni) è risultata affetta dalla malattia dopo essere stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Aveva infatti dato in escandescenza e tentato di abbattere, prendendola a testate, la torre campanaria della chiesa, da lei erroneamente scambiata per un grosso fallo (dotato di vita propria e pronto ad usarle violenza).
  • Beovulfo Zapparoni (58 anni) è risultato affetto dalla malattia in seguito a prelievo alcool-ematico. Già da tempo era solito inginocchiarsi tutte le mattine davanti al Municipio, affermando che gli apparissero Pol Pot, Padre Pio e Barbara D'Urso (in ordine puramente casuale).

Talamona
  • Simone Spampagna (18 anni) si è asserragliato nella sacrestia della cattedrale farlocca, vestito solo con un paio di mutande forgiate in lamiera d'acciaio ed urlando di terrore poichè convinto di essere inseguito da una carruba supergigante proveniente da galassie sconosciute e dotata di cattivi propositi (a quanto consta era intenzionata ad entrare in lui passando dalla zona basso-posteriore). Il giovane è stato arrestato dopo l'irruzione di un plotone di ustascia in assetto antisommossa e portato presso l'Ospedale Agricolo di Paniga, dove gli è stato diagnosticata la SE in stato avanzato.
  • I coniugi Ansperto e Radegonda Cinghialozzi (rispettivamente 48 e 44 anni) hanno fatto irruzione, con le armi in pugno, a Rocca Braciola, rapinando 5 kg di trippe e budella. Il tempestivo intervento del IV battaglione corazzato della MunicipalPula ha consentito di trarli in arresto e processarli per direttissima. Il giudice, constatati gli evidenti sintomi di SE, li ha condannati a soli 6 mesi di reclusione, commutabili, dietro loro eventuale richiesta, in 2 anni di lavori forzati a Rocca Braciola (con la mansione di pulitori di budella post macellazione). E' stata loro riconosciuta l'attenuante di non aver voluto acquistare pagando con credit card intestate alla Comunità Montana.
  • PierGabriele Lo Scolo (27 anni) era convinto di avere un formicaio sotto lo scroto. Per questi motivi, due sere fa, ha utilizzato il vetriolo per l'igiene intima. Trasportato al pronto soccorso dalla propria fidanzata, è stato sedato a manganellate e sottoposto ad approfonditi esami clinici, che hanno evidenziato come il suo sistema linfatico fosse totalmente intasato da colonie di Encephalofagus Pyroneuronalis Major. 

Ardenno
  • Aristide Pomponazzi (33 anni) si è costituito presso il Pronto soccorso del Pio Ospedale dei Derelitti di Colorina in evidente stato confusionale.  Ha detto di provare una irresistibile tentazione a commettere atti di libidine violenta con una padella per le caldarroste e di voler essere curato. Una breve visita veterinaria ha confermato il contagio da EPM.
  • Elpidio La Ciuccia (28 anni) è dato in escandescenza e si è poi posizionato a 90 gradi sulla terrazza di casa, convinto di dover accogliere dentro di se un esemplare di Uccello padulo reale che stava planando dal cielo (e dei cui turgidi servigi vantava l'esclusiva). Trasportato d'urgenza al Pio Ospedale dei Derelitti, è risultato aver sviluppato in modo conclamato la SE (per poterlo curare è stato necessario prima sedarlo, saziando il suo desiderio di Uccello padulo con un paio di razzi anticarro).

Dazio
  • Ubalda Damigianelli (47 anni) ha tentato di sgargarozzare alla russa 40 litri di vino prodotto nella Costa dei Cech ed ha perciò dovuto essere sottoposta a trapianto dell'intero apparato digerente (operazione eseguita presso la locale Università dall'equipe del prof. Alfeo Squartabò e perfettamente riuscita). Iniziato il decorso post-operatorio, i medici hanno indagato per scoprire cosa possa condurre un essere umano a consumare vino prodotto nella Costa dei Cech, scoprendo in tal modo l'infezione da EPM.
  • Rambaldo Scariconi (48 anni - coniuge della anzicennata Damigianelli) era convinto di aver ingerito cemento a presa rapida ed ha perciò deciso di praticarsi un clistere di feccia derivante dal travaso di una partita di vino della Costa dei Cech (con una peretta da 5 galloni). Soccorso tempestivamente, tramite una biopsia sfintero-rettale è stato possibile acclarare il suo essere affetto da SE.

Cataeggio
  • Sinforoso Stallacci Lo Becco (67 anni) ha tentato di concupire una danzatrice 20enne in un locale notturno, dopo essere cosparso di un'essenza erotizzante da lui stesso prodotta (a base di sterco di cavallo, siero di latte fermentato ed urina di montone). A quanto consta, la pozione non ha fatto effetto sulla giovane, la quale ha chiesto l'intervento dell'equipe neurodeliri. I medici, tramite l'applicazione di uno speciale tampone rettale realizzato con filo spinato e carta vetrata, hanno diagnosticato sul posto l'infezione da EPM.




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