mercoledì 6 marzo 2013

Ardenno (SO). Insurrezione armata dei nanetti da giardino

Da due giorni la (non) ridente cittadina di Ardenno è messa in subbuglio dall’insurrezione armata dei nanetti da giardino. Nel parco pubblico davanti alla sede della Azienda Municipale per i Servizietti alla Persona (AMSEP) sette nanetti da giardino hanno immediatamente preso vita ed iniziato a camminare. Lo stesso è accaduto per la statua di Biancaneve, che si è messa alla guida del plotoncino di nanetti.

Picconi alla mano, i nanetti hanno assaltato la sacrestia della cattedrale di S. Crisostomo delle pustole, impadronendosi di un ingente quantitativo di armi. Successivamente, hanno occupato il Municipio, dove hanno lanciato il seguente proclama alla popolazione ardennina:

“”La nostra guida spirituale è la profetessa Tiraneve, cui riconosciamo doti sovrannaturali (è infatti sempre illibata nonostante si accoppi con tutti noi tutti ogni giorno). Noi ci chiamiamo
  • Sgozzalo
  • Sventralo
  • Sprangalo
  • Strozzalo
  • Sparalo
  • Strangolo
  • Brucialo
Noi vogliamo prendere il potere ad Ardenno e farne il paradiso dei nani, scacciando tutti i maschi che hanno una statura superiore alla lunghezza del loro pene e tutte le femmine che hanno una statura superiore alla lunghezza di un Tampax. Chi non lascerà immediatamente la città sarà passato per le armi””

I nanetti e la loro profetessa hanno poi cominciato a girare casa per casa per arrestare le persone non conformi ai nanostandard. Tutti i residenti nella cittadina sono stati sottoposti a visita medica nanologica:
  • gli uomini fatti spogliare per la misurazione del rapporto nerchio-staturale (alcuni hanno cercato di procurarsi erezioni fuori norma con l’uso di mungitrici e ventose ma sono stati scoperti e fucilati sul posto)
  • le donne sono state costrette a confrontare la propria statura con un Tampax, al fine di verificare il possesso dei requisiti di statura (alcune hanno tentato di barare camuffando da Tampax un materasso arrotolato per il lungo ma pure loro sono state scoperte e giustiziate)
In attesa di essere espulsi da Ardenno, gli arrestati sono stati stoccati, sotto sorveglianza armata, presso il lazzaretto di piazza della Colonna Infame (adesso ribattezzata piazza dei Nani sanguinari). Da quanto è dato sapere, coloro che devono lasciare il centro abitato saranno deportati a Cataeggio, dove per accoglierli sono state di proposito riaperte alcune latomie.

Per le strade di Ardenno ora regna un silenzio spettrale, rotto solo di tanto in tanto dal rumore del passaggio di qualche drappello di nani, che si muovono su tricicli e girelli corazzati, muniti di mitragliatrice contraerea.

La notizia dell’insurrezione dei nani è giunta all’orecchio di una eminente cittadina di Ardenno, Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi, che esercita l’antica e meritoria professione di boia randagio ed ambulante ed è nota al grande pubblico come “il mamba del patibolo”. Raggiunta telefonicamente ha sibilato le seguenti, ed inquietanti, dichiarazioni:

“”La notizia dell’insurrezione dei nanetti mi è giunta mentre ero impegnata a Roncaglia con una quindicina di esecuzioni capitali, che mi hanno impegnato per oltre 20 minuti. Ho provato un fortissimo moto di raccapriccio; i nani sono infatti intrinsecamente malvagi, per via della tara congenita di cui sono affetti: la prossimità sfintero - cardiaca, ovvero hanno il cuore troppo vicino al buco del culo.
Di conseguenza, ho deciso di non rientrare per ora in città. Mi sto infatti attrezzando per risolvere la questione una volta per tutte:
  • ho commissionato alla Chicco la realizzazione su misura di una ghigliottina per umanoidi di bassa statura
  • prima della decapitazione ogni nanetto sarà impalato con uno spiedo da arrosto ed acconciamente trattato con la roncola
  • dopo l’esecuzione i loro miserabili resti saranno sottoposti a frantoiatura, in coerenza con la più genuina tradizione locale
Al mio rientro ad Ardenno ogni perversione a bassa statura sarà lavata in un salutare bagno di sangue, a conferma dell’alto valore morale, sociale e culturale della figura del boia. Io pongo l’omega a ciò che non avrebbe dovuto avere l’alfa. Io sono la pedagogia del sacro terrore. Semplicemente, io faccio il boia, cos’altro si può pretendere da me?””

Nessun commento:

Posta un commento