mercoledì 7 novembre 2012

Grosio (SO). Avvistato un rarissimo esemplare del “Gorilla di Eita”

È stato avvistato a Grosio, nelle vicinanze della sub-cattedrale di S. Giuseppe un esemplare maschio adulto di “Gorilla di Eita” (orangus megalopenis trapanans). L’ultimo avvistamento risaliva al 1964.

L’avvistamento del Gorilla di Eita, che abbiamo subito affettuosamente chiamato Pertegon, riveste un’enorme importanza per la comunità femminile grosina. Infatti molte di noi, avendo i mariti che lavorano in Svizzera sono costrette a passare l’intera settimana in uno stato di amara ed insostenibile castità, in attesa che il legittimo consorte ritorni nel fine settimana per l’adempimento, ripetuto e seriale, dei sacrosanti doveri coniugali. Tuttavia, i nostri consorti sono sfiancati da un’intera settimana di lavori pesanti come manovale, boscaiolo o spaccapietre e tendono spesso a rimanere nettamente al di sotto delle aspettative. Non è certo colpa loro, ma noi povere donne siamo spesso tristi ed affamate d’amore (e non solo di quello). Per rimediare allo stato di carestia nera che funesta le nostre alcove, sarebbe necessario intrattenere una relazione extraconiugale, magari andandosi a cercare un rude energumeno a Grosotto o Sondalo. Tuttavia, molte di noi non si sentono di percorrere questa strada, più che per questioni morali per il timore, neanche tanto inconscio, di scoprire che, al confronto dell’amante, il proprio marito è un povero eunuco. Diverse volte abbiamo avviato anche dei progetti di rimpiazzo dei nostri mariti con maschi equini ed ovicaprini, ma la loro struttura corporea è tale da non consentire un’ottimale copulazione con una donna. Per questo, salutiamo con un autentico tripudio l’arrivo di Pertegon a Grosio”, dichiara la Presidente del Circolo Zoofilo Femminile Maria Giuseppina Salamoni.

Grazie a Pertegon porremo fine alla grave pen-uria carnale che da troppi anni ci affligge. Abbiamo già installato in diversi punti del paese degli emettitori di gas ingrifante a base di feromoni femminili, che attrarranno in modo irresistibile il sublime e virile bestione. Abbiamo già istituito un gruppo di ronda che pattuglierà le strade; una volta che Pertegon metterà piede in paese lo potremo catturare e portare presso la sede del nostro Centro, dove allestiremo la BestiAlcova, locale dotato di ogni comfort dove tutte le donne sole di Grosio potranno, a turno, fruire delle grazie del gorilla. Siccome prevediamo un afflusso oceanico di clientela, per la raccolta delle prenotazioni intendiamo attivare un sito internet ed un call center, sul modello del CUP dell’ASL. Abbiamo in programma una campagna di spot radiotelevisivi, con lo slogan mezzo euro por l’amor - mezzo metro de calor. Infatti, per rientrare delle sole spese vive, abbiamo fissato un prezzo popolare per le prestazioni del gorilla: 50 centesimi a seduta. Mezzo euro a botta, un imbattibile rapporto quantità - prezzo”, aggiunge Cesira Angelica Prendoni, responsabile tecnico - operativo del Circolo Zoofilo.

Per parte sua, Pasquino Pinzocheri Press Agency ritiene suo precipuo ed inderogabile dovere morale effettuare alcune considerazioni:
  • quando la carestia carnale è toccata agli uomini di Grosio, la Repubblica di Venezia mandò in paese dal Caucaso un gruppo di donne circasse. Sarebbe adesso il caso che l’Amministrazione comunale del mai abbastanza esecrato borgo si attivasse affinché un congruo numero di cittadini maschi giamaicani cali sul paese al grido di “do you wanna try my big bamboo” e vi si stabilisse a tempo indeterminato, per l’incontenibile gioia delle trascurate signore locali
  • in alternativa, sempre l’Amministrazione comunale potrebbe finanziare la clonazione di un centinaio di copie dell’esimio Rocco Siffredi (detto il “colosso di Ortona” non certo per la sua statura)
  • comunque, quanto proposto sopra è sempre una soluzione di “second best”, atteso che la soluzione ideale sarebbe che una punizione divina di tipo veterotestamentario si scatenasse su Grosio, cancellandolo dall’orbe terracqueo in modo talmente feroce da assurgere ad esempio per le moltitudini infinite che popolano esso stesso medesimo orbe terracqueo

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