mercoledì 25 agosto 2021

Morbegno (SO). Inaugurato l'Ambulatorio di Medicina Popolare

Pasquino Pinzocheri Press Agency ha appreso con sgomento che nella ridente cittadina del Bitto è stato inaugurato un Ambulatorio di Medicina Popolare (MedPop). La struttura è attualmente insediata in alcuni fabbricati dismessi in zona Seriole. Da quanto consta, i fondatori di tale struttura sanitaria si pongono l’obiettivo di diffondere una nuova cultura della salute, che ripudia in toto le conquiste medico scientifiche dell’ultimo secolo, ritenute semplicemente il frutto di un grande complotto dell’alta borghesia capitalista, intenzionata solo ad arricchirsi con farmaci, terapie e cure mediche.

La pandemia di Covid19 ha funto da elemento catalizzatore e scatenante per far nascere l’iniziativa. Infatti, il meglio dell’intellighenzia ambientalista locale ha sentito che era giunto il momento di fare un salto quantico, superando il quotidiano impegno per il parco della Bosca, la creazione di piste ciclabili promiscue per rendere meno noiosa la circolazione stradale, la riduzione dei lampioni a fini di risparmio energetico ed agevolazione delle attività di camporella, l’acquisto equo solidale di frutta e verdura a 50 €/kg per incrementare il benessere del proletariato.

I salvatori dell’ambiente, di fronte al dilagare della pandemia, hanno intuito di trovarsi di fronte ad un’occasione epocale: l’occasione di demolire a picconate la medicina con fondamento scientifico, per sostituirla con un mix di medicine non occidentali, equo solidali, ecosostenibili, anticapitaliste, anti occidentali, terzomondiste, precolombiane, sciamaniche, olistiche, trascendenti.

L’arrivo del vaccino anti Covid19 ha indotto tali persone,  in possesso di divino senno, della necessità di avviare una battaglia epocale contro tale ritrovato farmaceutico. Era giunto il tempo di andare oltre le lotte di piccolo cabotaggio contro olio di palma, glifosato, glutammato, DDT, dieldrin, lindano, polifosfati aggiunti, fenilalanina, vaselina, paraffina, glicerina, dadi da brodo e margarina.

Come sempre, la scrivente agenzia stampa si è autosguinzagliata alla ricerca di notizie da fornire alle folle che ne leggono i dispacci, non solo per il diritto/dovere di cronaca ed informazione ma anche e soprattutto per contribuire a far sorgere un sacrosanto sentimento di ludibrio ed esecrazione nell’opinione pubblica.

Innanzitutto, si apprende che MedPop ha la forma di “Società cooperativa post capitalista”, dotata quindi non di “capitale sociale” bensì di “capitale socializzato” (a nulla rileva il fatto che tale socializzazione avvenga tramite l’erogazione di contributi pubblici ed il distacco di lavoratori saldamente incardinati sui libri paga di diverse pubbliche amministrazioni).

L’atto costitutivo e gli statuti interni di MedPop enunciano solennemente il principio di “fondamento pre-scientifico della medicina”, in base al quale sono radicalmente rifiutati tutti i principi fondanti della medicina correntemente intesa. Innanzitutto, per poter prestare servizio presso MedPop, è fondamentale il non aver compiuto studi di tipo medico e paramedico presso qualsiasi ente formativo dell’orbe terracqueo. Per contro, sono ben accetti medici, infermieri, ostetrici ed altro personale sanitario aventi alle spalle percorsi formativi quali meditazione trascendentale, teosofia, cosmogonia, rabdomanzia, idrodinamica olistica, pranoterapia, falegnameria biodinamica, enologia olistica, termotecnica trascendente, elettrodinamica norrena, elicicoltura sciamanica, elettronica incaica e dinamica dei fluidi sahariana.

Coloro che intendono lavorare per MedPop devono prestare, il luogo del giuramento di Ippocrate, il cosiddetto “Giuramento steineriano antico, accettato ed innovato”, che recita:

“”Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:

  1. esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento, rifiutando qualsiasi risultato scientifico in campo medico e farmaceutico;
  2. di perseguire la difesa della medicina alternativa, la pratica delle terapie non convenzionali, il trattamento delle malattie e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto dei principi di trascendenza terapeutica;
  3. di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l'eliminazione di qualsiasi farmaco nella tutela della salute;
  4. di non compiere mai atti finalizzati al consumo di antibiotici, antinfiammatori e vaccini;
  5. di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici fondati su protocolli internazionali validati;
  6. di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un'informazione circa le menzogne della medicina tradizionale e dell’industria farmaceutica;
  7. di attenermi ai principi morali di ambientalismo e riduzione della vita media degli individui, al fine di ridurre l’impatto del genere umano sull’ecosistema;
  8. di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina popolare;
  9. di affidare la mia reputazione professionale alle mie competenze e al rispetto delle regole deontologiche e di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano dare adito a sospetti di collaborazione con medici universitari ed industrie farmaceutiche;
  10. di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni ai principi della terapia antroposofica””.

Con riserva di istituire ulteriori servizi sociosanitari, ad oggi, MedPop presidia le seguenti branche della medicina:

  • infettivologia: cura di qualsiasi malattia derivante da agenti biologici con rimedi naturali quali decotti di erbe, letame macerato sottoterra in notti di luna piena, infusi di pelli di biscie e di vipere catturate a Cermeledo in notti di luna calante e scuoiate in riva al Bitto nei giorni in cui il sole è verticale sopra la Colmen di Dazio;
  • dermatologia: ogni patologia della pelle è curata con l’applicazione di un unguento a base di grassi vegetali da agricoltura biodinamica, prodotto da una sciamana residente a Campoerbolo;
  • oncologia: ogni malattia tumorale ha comune unica terapia l’assunzione al calar del sole di un non ben preciso beverone ottenuto centrifugando frutta acquistata esclusivamente da gruppi di acquisto solidale, con l’aggiunta di acque nere prelevate dal depuratore di Cataeggio nei venerdì di luna piena;
  • ostetricia/ginecologia: per una sua precisa scelta etica, MedPop rifiuta qualsiasi medicalizzazione della gravidanza e del parto, al fine di evitare di spezzare l’equilibrio bioenergetico, uralo altaico e pre-indoeuropeo tra la madre ed il nascituro. Di conseguenza, vengono tenuti corsi di formazione al parto in casa, possibilmente nella vasca da bagno, con l’assistenza specialistica di una task force di levatrici appositamente formate presso alcune scuole di ebanisteria locali. Eventuali casi di emorragia da parto e febbre puerperale sono curati con la somministrazione di tisane a base di farinelli, gramigna e tarassaco, raccolti nel parco della Bosca da femmine prepuberi oppure in menopausa al suono delle campane della chiesa di Campovico;
  • psichiatria: le malattie mentali, qualunque esse siano, sono curate legando al letto il paziente con speciali corde realizzate intrecciando fibre di lino, juta e canapa da agricoltura biologica.

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