martedì 3 ottobre 2017

Sernio (SO). Introduzione della pena capitale col metodo della "pomazione"

Il Gran Consiglio Patriarcale e Frutticolo (GCPF) di Sernio ha approvato di recente due provvedimenti destinati a cambiare per sempre la storia dell'umbratile borgo ai piedi delle Orobie valtellinesi:
  • la legge 11/5/2017 n. 528, recante Introduzione della pena capitale con il metodo della pomazione
  • la legge 13/5/2017 n. 531, recante Individuazione delle fattispecie di reato sanzionabili con la pena della pomazione
Giova rammentare che il GCPF è l'assemblea legislativa ed è formato da tutti i maschi capifamiglia di Sernio e funziona su base censuaria, ovvero ognuno dei capifamiglia esprime un numero di voti proporzionale alla quantità di piante di melo possedute ed alla produzione annuale di mele denunciate all'Ufficio Imposte.

Innanzitutto occorre chiarire in cosa consiste la pomazione. Si tratta essenzialmente di una lapidazione con impiego di mele prodotte a Sernio al posto delle pietre (considerato che Sernio ha un'esposizione solare paragonabile alle aree circumpolari, le mele ivi coltivate hanno la consistenza del granito, essendo perciò adatte alla porca necessità).

Reati puniti con la pena della pomazione
  • estirpazione di frutteto senza reimpianto
  • omissione di trattamenti fitosanitari nei frutteti
  • omissione di concimazione nei frutteti
  • omissione di irrigazione nei frutteti
  • diffusione di notizie atte a far calare la quotazione di mercato delle mele
  • omissione di raccolta di mele giunte a maturazione
  • furto di mele
  • diserbo di frutteti
  • omissione di potatura nei frutteti
  • omissione di taglio dei succhioni nei frutteti
  • danneggiamento a frutteti
  • diffusione di infestazioni nei frutteti (parassitarie o fungine)
  • furto o danneggiamento di macchine per frutticoltura
  • furto di pesticidi e fertilizzanti ad uso frutticolo
  • istigazione a commettere i reati sopra citati

Pasquino Pinzocheri Press Agency ha intervistato PierMichele Melacci Plara, appena nominato Prefetto del neo costituito Dipartimento di Esecuzione Frutticola, attivo presso l'Alta Corte di Giustizia Serenasca. Si riportano di seguito le sue dichiarazioni, affinchè un sempre maggior numero di persone possa acquisire coscienza di come a Sernio la poca esposizione solare non ottenebri solo il cielo ma anche le menti:

  • ""come noto, da oggi in poi, qui a Sernio alcuni reati saranno puniti con la pena capitale - come modalità di esecuzione abbiamo scelto la pomazione
  • la pomazione altro non è che un adattamento della lapidazione alle tradizioni ed alle caratteristiche socioeconomiche del territorio serenasco
  • non solo, questa forma di esecuzione capitale ha anche il pregio di aumentare in modo sensibile il consumo di mele, così da far calare quantitativi immessi sul mercato, con i vantaggi in termini di quotazione del prodotto che tutti possono immaginare
  • quando l'Alta Corte di Giustizia Serenasca (unico organo legittimato ad irrogare la pena capitale) ci consegna un pendaglio da forca noi avviamo la procedura di pomazione, per la quale abbiamo avuto la certificazione ISO dal Seran Institute of Technology - ve la illustro
  • viene estratto a sorte il nome di un proprietario terriero, che avrà l'onore di ospitare l'esecuzione in un frutteto di sua proprietà (c.d. diritto rurale di forca)
  • vengono affissi dei manifesti con cui si invitano i cittadini ad intervenire in qualità di lanciatori di mele (c.d. chiamata alle pome)
  • la risposta alla chiamata alle pome è facoltativa, ma in caso di mancata risposta a due o più chiamate in un anno solare l'interessato viene privato per sei mesi dei suoi diritti di voto censuari. In caso di reiterata renitenza, poi, si applicano una serie di misure di penalizzazione di entità sempre maggiore, sino ad arrivare alla morte civile ed alla damnatio memoriae
  • una volta individuato il frutteto, alle 4 del mattino, esso viene irrorato con una speciale poltiglia rituale composta da zolfo, pece, piombo arseniato e polisolfuro di bario - dopo di che viene scavata nel terreno una buca, per il mezzo di una trivella da piantumazione
  • al sorgere del sole il pendaglio da forca viene portato in catene sul luogo dell'esecuzione e viene interrato sino alla vita nella buca che è stata preparata
  • sul posto giungono due trattori carichi con 18 palox di mele golden acerbe e fresche di cella frigorifera (circa 54 quintali di frutti duri come il marmo)
  • ad un mio squillo di tromba, tutti i cittadini che hanno risposto alla chiamata alle pome possono iniziare a bersagliare il pendaglio da forca
  • esaurite le mele, con un altro squillo di tromba, i cittadini sono invitati a tornare alle loro occupazioni
  • il cumulo di mele che copre la salma del condannato viene lasciato sul posto, sino a quando gli eventi atmosferici non ne causano il completo disfacimento per avvenuta putrefazione
  • terminata la putrefazione, l'Ufficio Monatti dell'Alta Corte di Giustizia Serenasca preleva la salma del pendaglio da forca e ne dispone l'inumazione in terra maledetta e sconsacrata in quel di Cologna (dove, com'è a tutti noto, non esiste particolare differenza tra vivi e morti)
  • sul luogo dell'avvenuta esecuzione viene poi posta una lapide, ad imperitura memoria e testimonianza della gratitudine verso il proprietario terriero per aver ospitato il supplizio""

Ai fini di un doveroso aumento del senso di esecrazione verso il delendo ed ombroso borgo presso l'opinione pubblica, Pasquino Pinzocheri Press Agency ha intervistato anche AntonPierGianGabriele Ruboaranei Ticchiolini, decano del GCPF. Queste le sue dichiarazioni:

  • ""da troppo tempo sono invalsi anche qui a Sernio una serie di abitudini e costumi che stanno minando la sana e robusta costituzione morale del nostro popolo
  • in quanto responsabili non solo del governo del paese ma anche della sua salute morale, abbiamo avvertito forte il dovere di porre un rimedio, prima che la situazione degenerasse
  • lo so, visto da fuori, si può pensare che abbiamo adottato delle misure draconiane, ma noi, vista la posta in gioco, siamo pronti a sfidare l'impopolarità e lo scherno dell'opinione pubblica mondiale se servisse - il nostro senso del dovere ci impone di agire senza tentennamenti, prima che accada l'irreparabile
  • l'identità storica e culturale della nostra beneamata patria si fonda sulla frutticoltura - tanto per fare un esempio: il godimento dei diritti civili è proporzionale alla quantità di piante di melo possedute ed alla produzione annuale di mele mentre le persone che non possiedono frutteti non possono contrarre matrimonio e ricevere eredità
  • purtroppo, nelle giovani generazioni non arde più come una volta il sacro fuoco della frutticoltura - basti pensare che fino ad 8 o 10 anni fa era normale per qualunque nostro cittadino in età lavorativa passare 12 o più ore al giorno a lavorare nei frutteti
  • ora, invece, si nota un preoccupante venir meno della dedizione alla produzione frutticola: il numero di piante cala, la produzione idem e sempre più frequenti sono i casi di estirpazione di piante senza reimpianto
  • per questi motivi, abbiamo deciso di sanzionare con la pena della pomazione tutti quei comportamenti che possono compromettere il patrimonio frutticolo serenasco, con ciò determinando la morte culturale della nostra nazione
  • occorre poi anche tener presente che se noi massimizziamo il numero di esecuzioni otteniamo anche un aumento di autoconsumo interno di mele, contribuendo così a sostenerne il prezzo sul mercato - non è quindi da escludere che ogni anno, con legge ad hoc, sia definito un contingente minimo di persone da giustiziare tramite pomazione, a prescindere dal fatto che si siano resi responsabili o meno di crimini contro il sistema frutticolo - va da se che, se fosse necessario giustiziare degli innocenti, essi saranno insigniti post mortem del titolo di martiri della frutticoltura, con erezione di steli commemorative ed esenzione dall'infamante rito dell'inumazione in terra maledetta in quel di Cologna""

Pasquino Pinzocheri Press Agency non può esimersi dal testimoniare quanto segue, in forza di ben precisi doveri morali di informazione alle masse circa le indecenze che si consumano nel borgo dimenticato da Dio e da Apollo e relativo carro solare:

  • innanzitutto, è ben noto che in quelle lande la frutticoltura è una passione totalizzante, così totalizzante che il frutticoltore medio preferisce esser cornificato dalla moglie o seppellire la propria madre piuttosto che dover saltare un trattamento pesticida nel frutteto
  • tra i maschi ed aitanti frutticoltori della zona si fa a gara a chi possiede il trattore più potente e prestante, quasi che la prova della virilità sia traslata dalla lunghezza del pisello a quella del rimorchio, ovvero dal contenuto delle proprie mutande al contenuto del proprio garage
  • tra quelle genti, il valore, la dignità ed il ruolo sociale di una persona non si misurano sulla base della cultura o del quoziente intellettivo, bensì sulla scorta delle piante possedute e delle mele prodotte - di conseguenza "un uomo senza piante non è un uomo degno di stare al mondo" e, peggio ancora, le mele sono l'unico propulsore dell'ascensore sociale

Epitaffio/invettiva
Ahi Sernio, abominio de' popoli
de la valle che la polenta magna
sei negletta dal sole da secoli
su te crolli orobica montagna
e sommerga e pome e persone
pomatore uguale a minchione

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