domenica 26 luglio 2015

Treni notturni

... farsi cullare nella notte dal rollio e dal rumore di treni fuori orario ... piacevole dissociazione da quello che circonda ... sfuocate intenzioni di viaggiare attraversando stazioni sconosciute ... atarassia, sonno, fantasia ... voglio stare spento per un poco, poi ritorno ... luci evanescenti fuori dai finestrini, quanto vorresti sapere di quelle vite a fianco dei binari ... bagagli enormi, progetti, sogni, seduti di fronte ... confidenze di nomadi della rotaia ... Milano C.le, Bologna C.le, Firenze Rif., Roma Ost., Napoli C.F., Salerno, Reggio C.C.le, Messina C.le, Catania C.le, Caltanissetta Xirbi, Agricento C.le, Palermo C.le ... vacanze, partenze, rientri, sentirsi a casa o cambiare cielo ... motivi più o meno buoni per viaggiare ce ne sono sempre ... biglietti, obliterazioni, finestrini, saluti a chi resta e chi parte ... desideri infiniti ma indefiniti ... facce schiacciate contro il vetro ... cigolii di freni e ruote, frastuono romantico, palpebre di piombo, fumare di nascosto in corridoio, quella cabina con le cuccette è fortezza, rifugio, castello, stanza segreta, tutto quello che si vuole ... salire, scendere, sarà il momento giusto o meno ... emigrare, immigrare, terra di uomini e donne ... binari, acciaio, intimità con se stessi, sirena, il film di tante vite, massicciate, racconti tutti da scrivere, linee elettriche, divagazioni, sedili polverosi, deragliamenti della memoria in qualche curva, locomotive, motivazioni interiori non ben chiare, scali merci ... arrivare, partire, categorie meno assolute di quanto si pensi ... il viaggio è una certezza però ... tutto è come sospeso prima che arrivi il sole, la stanchezza sembra non esistere per adesso, passerà poi dopo ad incassare ... per ora aspettiamo che telefoni la fortuna, inventiamoci qualche lotta di liberazione ... è ON, é OFF, vallo a sapere, però senti come si viaggia, persone, cose, paesaggi tremolanti, lampioni, insegne luminose, fabbriche ... un film senza regista, attori nostro malgrado ma con piacere, palcoscenico mobile, sceneggiatura che non esiste, una notte per andare a soggetto, arriverà poi il sole a sbaraccare il cinema e ne sentiremo il vuoto malinconico ... ci sono momenti che ti senti assetato al punto da trincarti l'intero universo, altro che bottigliette da mezzo litro ... ci sono momenti dove ti sembra di aver intascato quello che da troppo tempo ti mancava ... avanti, avanti sempre così, non cambiare mai ... è una ferrovia da navigare tutta, fino a quando si spegne ... abbiamo imparato da soli, siamo autodidatti della coscienza, siamo anime randagie, ipotesi di resurrezione ed insurrezione, siamo il metodo errante che si erge a teoria improvvisa ed improvvisata ... siamo sistemi non standardizzati, treni a scartamento casuale ... siamo prodigi di imperfezione e senso di noi stessi ... la notte è ancora lunga, siamo pronti a raccontare, l'aurora non ci sorprenderà, saremo in prima fila, avanguardia rivoluzionaria dei cuori, la nostra commedia sarà scritta per filo e per segno ... siamo presenti a noi stessi ed a chi ci vuole ascoltare ... è stata dura ma ora siamo in scena
... 
Spirit of st. Louis sulle rotaie

Nessun commento:

Posta un commento