martedì 14 ottobre 2014

Memorie di un boia - Trancio II

Un caloroso saluto da Uguccione Ghigliotti Cainozzi, il vostro affezionatissimo boia. E' giunto il momento di intratternervi un po' parlandovi dei miei innamoramenti, perchè anche un boia si innamora. Ovviamente si tratta di amori di cui non si parla a "Verissimo", "La vita in diretta" o "Domenica live". Gli amori di un boia non sono roba per le Barbare D'Urso o le Silvie Toffanin. Gli amori di un boia suscitano orrore ai non addetti ai lavori. Un giusto orrore, sia chiaro, l'orrore di chi non può capire, un orrore di cui noi boia andiamo fieri poichè è la certificazione della nostra irriducibile diversità ed individualità.
Non voglio perdere tempo ed arrivo al dunque: io sono innamorato della sola persona di cui è meritorio innamorarsi: Gloria Camelia Flora Strozzi Forconi, detta anche "Mamba del Patibolo", "Porta dello spavento supremo" o "Madre del supremo castigo universale". Per me è semplicemente "il Mamba".
Anche il Mamba fa di mestiere il boia, e non potrebbe essere diversamente. C'è però tra noi una differenza, una differenza che ci completa in modo reciproco e celestiale. Mentre io sono un boia stanziale, ormai sono diventato un tutt'uno col mio braccio della morte, lei è invece un boia randagio ed ambulante, calpesta la polvere della nostre strade con il suo patibolo mobile e giustizia i pendagli da forca in pubblico, specialmente nei mercati e nelle fiere. C'è chi gira con le giostre e chi con la forca, sono scelte di vita, null'altro.
Basta chiamarlo e il Mamba arriva, attrezza la sua forca ambulante ed in una trentina di minuti è capace di giustiziare anche 15 persone. Io ho con la forca un rapporto tecnico ed industriale, lei invece adamantino e romantico (a modo suo, ovviamente). Io faccio i volumi, lei fa la poesia.
Tra me e lei è stato il classico colpo di fulmine, un fulmine fulmineo come la lama di una ghigliottina. Era il giorno in cui il Mamba ha giustiziato Efrem il Profeta, Immacolata la Candida e tutto il Comitato Centrale del PAMM (Partito Ambientalista Mercenario Morbegnese). Era il giorno in cui un salutare bagno di sangue ha purificato la cittadina del Bitto, facendo piazza pulita di ciarlatani e barattieri ambientalisti e simil progressisti begardo/marxisti de noantri. Un grande giorno, una sorta di 25 aprile etereo e truculento allo stesso tempo. Beautiful day...
Ebbene, quel giorno ho visto come il Mamba faceva spegnere il sole sui marrani pendagli da forca che erano stati posti nelle sue sgrinfie ... ed è stato amore a prima vista, una celeste corrispondenza di sanguinosi sensi. La vedevo maneggiare con soavità la garrota, la ghigliottina ed il maglio, guardavo come preparava il cappio e con quale piacere stava a guardare gli impiccati penzolare ed oscillare lievi al vento, osservavo lo scintillare dei suoi occhi mentre squartava un mercenario ecologista. Ho visto tutto questo e dentro di me ho sentito una voce dirmi: "ecco, questa è la donna che cambierà la tua vita". Nulla poteva essere più come prima, nulla più!
Mi sono avvicinato a lei ed ho provato le stesse sensazioni che avrebbe provato Dante per la sua Beatrice. Sì, perchè il Mamba, a modo suo, è pure un essere angelico, io mi figuro lei con 2 ali nere rivestite di catrame, ma sempre di ali si tratta. Senza perdere tempo le ho detto: "Mamba, aprimi il tuo cuore come apri il cranio dei condannati che spedisci all'inferno". Lei stava preparando la calce viva per la fossa comune dove erano da sotterrare i giustiziati, si è girata e ha detto semplicemente "sì, ma non dirmi mai che se ti voglio bene io devo cambiare". Io ho risposto: "l'amore e l'esecuzione sono le uniche forme di liberazione che conosco, le uniche leggi che possono essere scritte nel cuore di un boia".
Dopo qualche minuto di silenzio, il suo volto di pietra ha assunto un'espressione non del tutto terrena, poi mi ha detto: "io so chi sei e so cosa significa essere un boia; viviamo in due compartimenti separati della medesima solitudine, abbattiamo il muro. Sappi però che io ho assoluto bisogno di essere accettata per quello che sono, io voglio continuare a fare il boia girovago ed a sterminare per le strade e le piazze. Non mi chiedere di stare chiusa dentro un braccio della morte per giorni e giorni. Tu sei il più grande tecnico della pena capitale, il genio della forca di massa, ma io per vivere ho bisogno di respirare l'odore plumbeo della terra mescolata col sangue e col terrore. Io ho bisogno della mia libertà".
Si, Mamba, ti dico di sì.
Adesso lo so che, quando spedisco un pendaglio da forca all'inferno, non sono più solo!

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