venerdì 29 novembre 2013

Inglorious bastards & dintorni

Quando lo spettacolo finisce e ci si sveglia dopo una sbornia di vinaccio in tetrapack, resta un forte senso di disorientamento, quello smarrimento che provi quando hai perso il culo da leccare.

Quando lo show dura troppo non vedi l'ora che finisca ... oppure non vorresti mai lasciare la platea, in preda a feroci istinti coprofili e, soprattutto, coprofagi.

Quando uno spettacolo miserabile finisce non c'è nulla di peggio di una compagnia di attori che non vuole lasciare il palcoscenico per essere affogata nel fango e poi tumulata nei camerini, riconvertiti in fossa comune per la porca bisogna.

Il lezzo del meretricio di corpi e coscienze può anche essere esibito con orgoglio, poi ad un certo punto sarà un'orgia di acqua di colonia.

La scala mobile della società è talmente inceppata che solo la carne rovente di una figlia pre-pubere può rimetterla in moto.

Lo scontro tra il bene ed il male si reincarna in una eterna faida tra l'eutanasia dei ricordi e la forca della storia.

La vittoria farlocca dai molti padri non può che partorire miserabili sconfitte orfane di qualsiasi genitore. 

Il culto della memoria è vivamente sconsigliato ... i tempi di attesa per un'elettroshock all'ASL sono troppo lunghi.

L'incapacità congenita di provare astratti furori conduce ad una perenne ed ossessiva abbuffata di quotidianità.

Il fracasso sguaiato di grancasse e tromboni impedisce di udire lo squillo di una sola tromba ... per questo non si cade con dignità.

Misero è il paese che confonde la "damnatio memoriae" con la dimenticanza.

PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI.

martedì 19 novembre 2013

Morbegno (SO). Il kaporale LittleFlowers si ritira nelle retrovie

Straziati dal dolore ed orbati di cotanta speme, abbiamo l'ingrato compito di render noto alle folle oceaniche che sciamano sull'orbe terracqueo un ferale fatto di cronaca: Paul LittleFlowers, kaporale delle Waffen SS distaccato presso il "Commissariato del Popolo per la vessazione degli automobilisti e l'ingolfamento della circolazione stradale" (PsicoMunicipalPula) di Morbegno si è trasferito nelle retrovie. 

Scene di disperazione si possono vedere ad ogni crocicchio del centro storico, a testimonianza dell'affetto che i morbegnesi nutrono per il kaporale, di cui hanno sempre apprezzato la (inde)fessa ed inesauribile azione di drastica repressione dei comportamenti viabilistici devianti, magari innocui all'atto pratico ma inaccettabili a livello ideologico e di principio, in quanto contrastanti con la dottrina oratorian - cattocomunista - terzomondista a spese del popolo minuto - mercenario/ambientalista che è il cardine della vita pubblica nella cittadina del Bitto. Il ritiro dalla scena dell'incursore di mortadella consentirà ora ai veicoli di circolare liberamente, anche per cause di lavoro e professionali, motivazioni del tutto incomprensibili per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità nelle istituzioni locali, il cui senso estetico e morale vieta fieramente lo svolgimento di qualsivoglia attività produttiva. Infatti, il popolo minuto ha il grande privilegio di mantenere esse stesse medesime classi dirigenti, che mai e poi mai devono essere distratte dal loro quotidiano, ed estenuante, impegno volto all'esclusivo interesse del paese (realizzazione di piste ciclabili, reclutamento di pattuglie di anziani iper prostatici per l'attraversamento pedonale dei bimbominkia, iniziative per scoraggiare l'accensione di lampadine, definizione di strategie di tutela ambientale per il tramite del foraggiamento di ecologisti a tassametro, gemellaggi, ecc. ecc.).

E' quindi chiaro a tutta l'aristocrazia illuminata come sulla città si stia per abbattere un catastrofico periodo di sfascio morale e culturale, al quale occorrerà prima o poi porre rimedio. E' infatti compito precipuo di istituzioni che si rispettino provvedere all'educazione del volgo analfabeta - soprattutto se di origine non morbegnese - nel solco della più genuina tradizione, tanto begarda e baciapile quanto da socialismo reale, dello stato come suprema istanza etica, cui il suddito può solo obbedire (tanto meglio se non comprende il motivo di quanto lo obbligano a fare). Va quindi da se che l'assenza del kaporale dalla sua sanguinosa occupazione non potrà protrarsi per troppo tempo, pena l'irreversibile declino della Repubblica del Politically correct. 

Da quanto consta, il kaporale è impegnato in un periodo di meditazione presso l'Abbazia Nostra Signora della Divina Mistificazione di Campoerbolo. In particolare, si sta dedicando alla riflessione teoretica, atta all'individuazione di nuovi vizi e comportamenti devianti del popolaccio minuto, da reprimere con furore da Sant'Uffizio, nella convinzione che una città senza volgo è una città più viva e vivibile, un falansterio, una vera e propria Arcadia (de noantri). A quanto consta, dopo il meritato periodo sabbatico a spese della nazione, il kaporale tornerà ad essere idolo delle folle e faro di civiltà, specializzandosi nella repressione senza pietà dei seguenti comportamenti antisociali posti in essere dalla plebe e che tanto disgustano le èlites illuminate:
  • stendere i panni lato strada
  • cucinare broccoli e frattaglie
  • bere birra
  • guardare partite di calcio
  • masticare gomme
  • baciarsi in pubblico (con l'aggravante di non essere di pura razza morbegnese)
  • leccare gelati
  • utilizzare il riscaldamento in casa tra novembre e febbraio
  • utilizzo di denaro contante
  • possesso di moto da trial
  • visione di film con Alvaro Vitali, Edwige Fenech, Pippo Franco, Lino Banfi e Mario Carotenuto
  • essere genitori di figli non bimbominkia
  • comprare polli arrosto al mercato del sabato
  • consumazione di alimenti non bio e non slow food e che costano meno di 50 €/kg
  • accendere la luce in casa durante il ramadan energetico di "M'illumino di meno"
  • rivolgere la parola ad esponenti delle istituzioni
  • rivendicare il diritto a circolare nel centro storico
  • fare la spesa negli hard discount
  • non utilizzare la stessa acqua di cottura per almento 5 pasti
  • farsi la doccia più di una volta la settimana
  • essere poveri
  • mandare a farsi fottere WWF, Legambiente, Green Peace e tutti i loro militanti
  • respirare in luogo pubblico
... naturalmente, ulteriori figure di psicoreato potranno essere introdotte a seguito di aggiornamento periodico dell'ordinamento etico-giuridico, reso necessario dall'evoluzione delle forme di comportamento antisociale del popolo minuto.

E' tuttavia dovere di chi, come Pasquino Pinzocheri Press Agency, intende fare informazione libera, proporre anche ulteriori chiavi di lettura della (in)gloriosa ritirata del kaporale:
  • tra meno di sei mesi è in programma il rinnovo del Supremo Soviet Cittadino (con rinnovo anche del Segretario Generale)
  • (con sommo disappunto degli illuminati) il diritto di voto è concesso pure all'umanità inferiore che vive nei barrios
  • l'azione repressiva del kaporale, rispondendo a superiori esigenze etiche, è spesso non gradita da esso stesso medesimo popolo minuto (a causa della sua tragica mancanza di mezzi culturali ed intellettivi)
  • talvolta occorre, per perseguire fini alti, operare una temporanea ritirata tattica, per poi ritornare sul campo della battaglia per la rieducazione manu militari della bassa plebe una volta archiviata quella scocciatura che va sotto il nome di acquisizione del consenso elettorale (è veramente inammissibile che per fare tutelare la salute spirituale e mentale delle masse si debba dare voce agli animaleschi spiriti del popolaccio incolto e privo di intelletto)
Pasquino Pinzocheri Press Agency si permette di formulare alcune osservazioni, sicuramente dettate dalla suina ignoranza che gli deriva dall'essere immigrato a Morbegno da terre lontane alcune decine di chilometri:
  1. esistono poteri così idioti che lasciano vuoti gli scranni indebitamente scaldati da tempo immemore
  2. esistono poteri così sudici che trovano tutto il marciume ed il tanfo solo in chi non gli è organico
  3. esistono poteri così ipocriti che vivono solo per propagare la civiltà (scolpendola a fuoco sulla pelle degli altri)
  4. possono anche definire noi idioti, sudici ed ipocriti - siamo contro l'idiozia, il sudiciume e l'ipocrisia
  5. la calce viva è già pronta - ciò che corroderà non saranno già più uomini
Per farla breve e non filosofare troppo: fatevi avanti, che una supposta di ghisa grande come l'obelisco di Axum non la si nega a nessuno!!

venerdì 15 novembre 2013

Canzoni preghiere danze delle periferie dimenticate

... siamo le immense periferie di ogni città, paese o villaggetto globale - c'è chi vuol fare di noi pure la periferia del pensiero, della memoria e della coscienza
... siamo ossa, carne e sangue delle periferie - non potendoci eliminare ci ignorano, così pensando che andremo a sparire
... siamo la polverosa periferia sconosciuta, sconosciuta perchè nessuno ci vuol conoscere poichè ci ritiene umanità secondaria
... ci ritengono periferie senza morale ne senso estetico - si ricordano di noi solo quando ci devono educare, punire, additare ad esempio depravazione o di redenzione (di cui hanno tutto il merito)
... siamo le periferie - non ci vedono mai ma sanno benissimo cosa è necessario per la salute delle nostre anime
... siamo strade, vicoli, persone che odorano di campetto da calcio e birra da 4 denari - siamo pericolosi
... siamo così dimenticati che non ci chiamano nemmeno più cittadini
... siamo la periferia senza onore, indegna dell'impero, ci vogliono sudditi del nulla che scalda i loro scranni
... meglio non sapere dove siamo, meglio non parlare con noi, meglio non cercarci, potremmo sporcare qualche salotto
... quando ci colpisce con le sue frecce, Cupido sa che nella cittadella non c'è per noi carne consentita e che noi stessi non siamo carne consentita
... quando chiedono il nostro voto, per qualche giorno ridiventiamo persone, poi affondiamo di nuovo nella nebbia.
... proviamo a prendere la parola davanti ai sordi e ci sentiamo ancora una volta accusare di essere muti e senza uso del linguaggio
... siamo l'hard discount dell'umanità, ammuffiamo tra la ferrovia e lo sfasciacarrozze
... non ci hanno mai chiesto cosa pensiamo - non ci hanno mai ritenuti capaci di pensiero
... una qualsiasi strada senza lampioni è buona per riprenderci pensieri e coscienze
... quando ci squadreranno dall'alto in basso con sommo disprezzo, accoglieremo il fatto come una vittoria
... se ci prenderanno a sputi ed insulti ci avranno rilasciato un certificato di esistenza
... siamo l'incognita impazzita dietro i muri della mente - siamo la sorpresa dopo le colonne d'Ercole dell'indifferenza
... esiste pure un totalitarismo dell'oblio e della nebbia - noi siamo molto più di quello che temono, i popoli del limite, un po' luce ed un po' ombra
... la strada verso il palazzo sembra non esserci sulle mappe ma noi siamo in viaggio da sempre ed abbiamo suole che non si consumano mai
... usciremo dagli stadi e dalle bettole, orgogliosi di essere inadatti ai divani più eleganti ed agli happy hour più esclusivi
... a forza di ritenerci barbari e sottosviluppati anche nell'anima, non si meraviglieranno se spacchiamo qualcosa
... scendiamo dal treno ma non per sparire nella foschia - siamo pieni di vernice, abbiamo una vita intera da impiastrare sui loro muri
... siamo la barra brava che, prima di quanto si pensi, dilaga tra la cattedrale ed il parlamento
... siamo la voce scomposta ed avvinazzata che si leva dal barrio
... siamo gli angeli con gli scarponi e la faccia impiastrata di fuliggine che trovano il coraggio di uscire dal barrio
... siamo pronti a prendere la parola nella grande faida - vogliamo schiaffeggiare il contrabbando dell'indifferenza
... siamo la periferia che arriva davanti alle vetrina dell'ipocrisia di ogni colore - nessuno crede alle nostre pessime intenzioni
... siamo colmi di lettere non spedite - siamo noi stessi lettere non spedite
... in fondo, altro non siamo che una speranza con l'alito pesante e la barba di un mese

Colico (LC). Nel lago vive il bullrog "Mustru"

Una notizia sta tenendo banco a Colico, non si parla d'altro nei bar e nelle piazze: dal lago è improvvisamente spuntato il bullrog Mustru. Mustru è arrivato a vivere nel lago direttamente dalle miniere di Moria, alla ricerca di tranquillità, stanco di essere disturbato dalla troupe che sta girando il sequel de "Il Signore degli anelli". Infatti, i cineasti capitanati da Peter Jackson hanno la cattiva abitudine di cibarsi di quantità spropositate di legumi e ciò ha causato a Mustru dei ben comprensibili problemi di sicurezza. E' universalmente noto che il bullrog ha l'abitudine di schiarirsi la voce lanciando dei poderosi rutti di fuoco, che mal si conciliano con le potenti emissioni metanifere prodotte dai flatulenti cineasti. 
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'incidente capitato la scorsa metà di ottobre: la pedante, ed invadente, troupe, dopo una pantagruelica scorpacciata di fagioli, cipolle e prugne secche, aveva saturato tutte le miniere di Moria di biometano nitrosolforato. Mustru ha inavvertitamente lanciato un rutto dal quale è nato un incendio spaventoso che gli ha causato la totale depilazione dello scroto, con successiva insorgenza di orchite da trauma flogistico.
Mustru ha deciso che così non si poteva più andare avanti ed ha ben pensato di andare a vivere nel lago di Como, in particolare a Colico, vista la presenza su quel territorio di alcuni esponenti pubblici verso i quali nutre l'impellente dovere morale di procedere ad incenerirli senza indugio. Anche la vicinanza di Dubino ha avuto il suo peso nella scelta, atteso che pure in quella terra si presentano interessanti prospettive di occupazione in attività di arrostimento istituzionale. 
Il bullrog ha speso i primi giorni nel lago rimpinzandosi di arborelle, lavarelli e persici, che lui cucina alla brace per il solo fatto di metterseli in bocca.
Superato il periodo di ambientamento nel nuovo habitat, Mustru ha iniziato ad emergere dal lago, compiendo alcune scorribande per le strade di Colico, dove ha già mietuto alcune vittime. E' stato subito chiaro che il bullrog detesta le persone di verde vestite, che si diverte a scuoiare a suon di fiammate, per poi sodomizzarle con la sua fiammante verga eretica (dalle dimensioni di un missile terra - aria). A latere occorre segnalare come le farmacie di Colico siano state prese d'assalto da decine di persone che hanno fatto incetta di vaselina.
Le imprese di Mustru hanno creato nella popolazione un sentimento ambivalente:
  • da una parte il terrore di essere chiamati a rispondere in solido (secondo la sublime filosofia "'ndo cojo cojo") di anni ed anni di vita pubblica, in forza del mai abbastanza propugnato principio "per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti"
  • d'altro canto, si nutre un'attesa quasi messianica per un'imminente liberazione da qualcosa e qualcuno di cui non si riescono, sul piano razionale, a comprendere la motivazioni del radicamento ma che si pensa sia immortale ed irresistibile (autosuggestione a fini di autoassoluzione).
Comunque, Mustru non è tipo da indulgere in sottigliezze sociologiche o psicologiche: quando vede circolare una persona di verde vestita la scotenna a forza di vampate e poi procede alla sodomizzazione a mo' di pollo allo spiedo, così confermando il mito del buon selvaggio, rude ma non rozzo.

Adesso è ben comprensibile il clima di isteria collettiva che sta rapidamente contagiando anche Dubino, tipico sintomo di quella che gli esperti definiscono "sindrome massiva da codone di paglia" ... poi arriva Mustru, strappa ad ognuno il codone e ci conficca qualcosa di ben più consistente, con ciò confermando che:
  1. la storia non ha nascondigli
  2. le vie della provvidenza sono infinite
  3. a forza di alimentare il dibattito pubblico e la vita (in)civile a suon di scorregge, ad un certo punto occorre tappare con le cattive il foro di uscita