domenica 4 ottobre 2015

Memorie di un boia - Trancio V

"Beati coloro che sono meritevoli di giustizia poichè, grazie a me, saranno giustiziati".

Ciao a tutti, la vostra soave e floreale Gloria Camelia Floria Strozzi Forconi, il vostro Mamba del patibolo pensa giorno e notte a voi ... ed anche ai vostri pargoli!! Oggi ho deciso di dare il mio contributo affinchè anche loro possano sempre meglio crescere con sana e robusta costituzione morale. Dopo aver visto "il doposcuola di Cesira", piuttosto che di Romilda, Geltrude o Luigetta, io ho deciso di aprire il doposcuola del Boia.
Sì, il doposcuola del Boia, perchè anche gli innocenti, proprio in quanto tali, devono, sin dalla più tenera età, essere ben consci del fatto che esiste l'esecuzione capitale e del valore e ruolo sociale del boia. Agli infanti occorre infatti inculcare alcuni sani valori, tali da metterli in grado di essere uomini e donne con la testa sulle spalle (fin quando non incappano in qualche mannaia o ghigliottina). I valori sono questi, pochi e chiari a tal punto da escludere la necessità di qualsiasi sforzo di interpretazione:
  • il male esiste (ad esempio circolazione di auto a marchio alfa romeo, coltivazione e consumo di rape, duplicazione di dischi di toto cutugno, lettura di libri di susanna tamaro, messa in onda di trasmissioni condotte da roberto giacobbo o davide mengacci, ecc.)
  • noi non siamo impotenti di fronte al male poichè esiste un'istituzione giuridica e di igiene sociale chiamata pena capitale, la quale scrive game over, omega a quello che non avrebbe mai dovuto essere
  • la pena capitale si trasforma da ente supremo ed astratto in sfolgorante realtà grazie al ruolo salvifico del boia, che ha il compito di tradurre la trascendenza della condanna nell'immanenza dell'esecuzione

Io sono il boia! Io spengo il sole su chi è stato dichiarato indegno di esistere! Io giro per i paesi della nostra provincia con una limousine nero corvo attrezzata a patibolo mobile, quando serve parcheggio, mi faccio portare i pendagli da forca e li trasformo da esseri viventi in sbiaditi ricordi. Ebbene, quando organizzo una tornata di esecuzioni capitali, invito sempre le scolaresche ad assistere ed è per me meraviglioso vedere bambini tra i 6 ed i 10 anni che prima mi guardano un poco spaesati e poi, dopo avermi visto ghigliottinare, impiccare, garrotare e squartare, mi acclamano e mi applaudono, grati per i mondi che ho aperto loro. Mi chiedono l'autografo, che io appongo sempre utilizzando il sangue fresco (caldo) dei rifiuti sociali appena giustiziati. Non solo, una volta rientrati in aula sono animati da un salutare spirito di emulazione e smaniano dalla voglia di essere boia loro stessi, magari cominciando a  giustiziare il bidello, la maestra e la preside (i bambini non sanno precisamente il perchè questi soggetti devono essere mandati alla forca, ma i diretti interessati hanno le idee ben chiare).
E' per tutti questi motivi che ho deciso di aprire "il doposcuola del boia". Mi sento moralmente obbligata a diffondere la cultura dell'esecuzione e della forca tra i giovani, forgiandone lo spirito per il mezzo dell'esempio. Ecco il mio programma didattico:
  • educazione tecnica (progettazione e costruzione di ghigliottina, sedia elettrica, garrota, vergine di Norimberga, palco da impiccagione, botte di Attilio Regolo, maglio da mazzolatura, palo da impalamento, zavorre da annegamento)
  • scelta della modalità di supplizio (lapidazione, decapitazione, elettrocuzione, strangolamento, infilzamento, squartamento, impiccagione, affogamento, mazzolatura, impalamento, annegamento)
  • preparazione psicocologica del condannato (minacce e terrorismo, proiezione di video di altre esecuzioni, utilizzo di serpenti, scarafaggi e ragni, waterboarding)
  • scrittura ematica (redazione di codici miniati, realizzazione di affreschi e scritte murali utilizzando il sangue dei condannati)
  • forca didattica (invece del solito lavoretto di natale, seguo i miei alunni dalla A alla Z nel portare a termine un'esecuzione)
  • marketing dell'esecuzione e pubblicità (insegno ai pargoli come pubblicizzare l'evento ed attrarre più pubblico possibile, con preparazione di newsletter via mail, post su blog, manifesti, strilloni in piazza, cortei verso il patibolo con majorettes incappucciate che roteano la mannaia, lancio di volantini da elicottero)
  • realizzazione del patibolo (dal punto di vista tecnico, con corretto posizionamento degli strumenti di supplizio)
  • allestimento scenografico del patibolo (non basta infatti preparare gli strumenti di lavoro, occorre che il patibolo sia costruito alla stregua del palco per un concerto rock, con luci nere, falci al neon, musica sepolcrale di sottofondo)
  • esposizione al pubblico ludibrio (per esigenze di carattere formativo ed informativo, prima dell'esecuzione, i pendagli da forca devono essere posti in vista della plebe, con chiara indicazione del perchè stanno per dire addio al sole. Il volgo deve vedere bene e comprendere le ragioni di quel che sta per succedere, ma non deve in nessun modo tentare di infierire sui condannati poichè ciò andrebbe a profanare la sacralità dell'esecuzione, tutta fondata sul ruolo sacerdotale e sciamanico del boia)
  • coinvolgimento e regia del pubblico in caso di esecuzione per lapidazione (poichè la legge stabilisce che se il condannato riesce a svincolarsi dalla fossa deve avere salva la vita, la scelta dei lanciatori e delle pietre non può essere lasciata al caso, per evitare che amici e parenti del rifiuto sociale si presentino in massa lanciando ghiaia e sabbia)
  • documentazione multimediale dell'esecuzione (fotografie e riprese video, montaggio e realizzazione di filmati tipo "pubblicità progresso" da mandare sui media)
  • sartoria ed indumenti da lavoro (realizzazione del vestiario del boia e di cappucci e sudari per condannati)
  • personalizzazione degli strumenti (lo strumento da esecuzione non è uno standard ma dev'essere adattato in base alle inclinazioni ed alle esigenze del boia, anche con incisioni e/o pitture di acconcio contenuto)
  • acconciatura ed esposizione della salma a monito della plebe e della marmaglia (momento didattico fondamentale che richiede grande know how, soprattutto per quanto concerne l'appendimento di eventuali quarti e brandelli nei luoghi di maggior passaggio)
  • sorveglianza anti zanzare ed anti vampiri
  • preparazione ultimo pasto (le norme vigenti dispongono la somministrazione al pendaglio da forca, tanto per via rettale che orale, di bevande e soluzioni a base di belladonna, rafano, aconito, scorpione di haiti)
  • inventarsi un nome d'arte (un boia non può presentarsi  con il proprio vero nome ma deve assumere uno pseudonimo. Io sono Gloria Camelia Floria Strozzi Forconi, i miei due figli entreranno tra breve in servizio rispettivamente come Pierino Vladimiro Impalazzi Cappioni e Violetta Mannarini Spezzaossi)
  • coniarsi un motto (il motto accompagna il nome d'arte e serve a rafforzarne il significato. Io sono il Mamba del patibolo, i miei pargoli saranno puer tacens terrificus e slatka kuna bielica davitic)
  • prova di coraggio (anche il boia ha il suo battesimo del fuoco, tipicamente, come esame finale prima dell'immissione in ruolo, deve gestire dall'inizio alla fine un'esecuzione a basso livello tecnologico ma ad alto impatto scenografico, per dare prova del suo know-how. Se il pendaglio da forca funge da "tema d'esame", è rimessa all'esaminando la scelta della modalità tra impalamento, squartamento e mazzolatura)
  • scelta della modalità di esecuzione (quando non è già stabilita dalla sentenza di condanna alla pena capitale, la scelta della modalità di esecuzione è rimessa alla discrezionalità del boia, che deve sempre tenere ben presente il dato di fatto fondamentale: la funzione educativa per chi vi assiste. Per questo si evita sempre di giustiziare con l'iniezione letale e si punta su esecuzioni di maggior impatto visivo ed emotivo)
  • specializzazione sulle diverse modalità di esecuzione (essere boia è come essere medico: ci si deve specializzare. Altrimenti si corre il rischio di essere un "boia della mutua", che si arrabatta con tutto ma che tribola quando i volumi di pendagli da forca aumentano oltre un certo livello)
Lo so bene che subirò attacchi furibondi. Quanti benpensanti, quanti finti innocenti, quante vergini con l'imene di cartone sono pronti a scatenare fiamme e fuoco su di me. 
Io sono venuta non per unire ma per dividere e per porre una cesura netta, netta come il taglio di una mannaia!
Io non voglio scandalizzare ma porre fine allo scandalo.
I sudici mi tacceranno di sudiciume, gli stolti mi tacceranno di stoltezza: io sono contro la stoltezza ed il sudiciume
Io sono qui a dire che non ci può essere sempre rimedio a tutto.
Io urlo che il perdono è diseducativo, che il perdono è esso stesso un crimine da punire.
Io cancello il peccato tramite la cancellazione del peccatore.
Io sono la fine che consente il nuovo inizio.
Io sono l'unica scelta radicale possibile in una società dominata dal relativismo etico.
IO SONO IL BOIA!

Sinite parvulos venire ad me...

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