giovedì 8 ottobre 2015

Carona (SO). Forte diffusione dell'utilizzo di fagioli allucinogeni

Da tempo immemore, nel territorio di Carona (ridente borgo in val Belviso) crescono in natura tre varietà di fagioli allucinogeni:
  • Puteola Tremens Flavo (noto come "tuono degli inferi" o "cannone giallo del diavolo")
  • Mephyta Interfectrix Tremens (noto come "terremoto dell'Olimpo")
  • Bombassus Viridis Omniputrescens (noto come "arcangelo fetente")

Dalla notte dei tempi, i tre terribili legumi sono consumati a Carona a fini divinatori e sciamanici, nella pratica della religione putreista (una dottrina pagana di origine steppica nata dal sincretismo e stratificazione di un complesso di credenze turco-mongole, indoiraniche, uralo altaiche, cipro-libiche, balcano-caucasiche e cataeggine portate a Carona da popoli nomadi e carovane di mercanti). Fino a poco tempo fa, tale pratica è stata però ristretta ad un esiguo numero di addetti ai lavori (i sacerdoti del Tempio della plumbea sublime aria, il sancta sanctorum del putreismo). In occasione di alcune ben precise ricorrenze liturgiche, i sacerdoti si riuniscono nel tempio e consumano piccole dosi di una miscela rituale ottenuta cuocendo e riducendo in poltiglia i tre legumi psichedelici. Ascoltando ed annusando con attenzione ciò che consegue al consumo della poltiglia, al pari degli aruspici etruschi, i sacerdoti traggono indicazioni circa l'umore ed il volere degli dei ed effettuano divinazioni e predizioni del futuro
Il consumo dei fagioli allucinogeni è strettamente riservato alla casta sacerdotale. Coloro che ne facessero uso senza titolo incorrono nel reato di blasfemia e sono passibili di esilio e di damnatio memoriae.
Tre mesi fa si è installata a Carona la comunità dei Mayoon, un gruppo di hippies eremiti emigrati da Sondalo in cerca di un'area poco antropizzata per realizzarvi una comune forestale, essendo loro soliti cibarsi, per motivazioni di carattere etico e religioso, solamente di ghiande di quercia, cortecce di conifere e sterco ovicaprino. L'arrivo dei Mayoon ha però sconvolto i costumi del pacifico popolo caronese. Infatti, a differenza di Sondalo, in quel di Carona non esiste un florido narco mercato presso il quale approvvigionarsi di allucinogeni e cannabinoidi. Di conseguenza, dopo aver assistito ad alcuni riti divinatori, i Mayoon hanno iniziato a consumare enormi quantità di legumi psichedelici, in modo sregolatoLe conseguenze non hanno tardato a manifestarsi. Di seguito la descrizione di alcuni nefasti episodi verificatisi a Carona e che hanno generato un vero e proprio allarme sociale.

Durante una serata all'insegna del libero amore e della promiscuità carnale tra uomini ed animali, un tale Eutimio Scrofacci ha ingerito mezzo chilo di "tuono degli inferi" e, mentre copulava con una manzetta di tre anni in un pascolo, ha emesso una scarica d'aria ad una velocità tale da spazzare via l'intera mandria di bovini, che è stata trovata sfracellata su un alpeggio dalle parti di Bormio. Non solo, sei ettari di bosco sono stati sradicati e si è sviluppato un incendio a seguito di autocombustione dei gas emessi dallo Scrofacci.

In preda a violenta crisi di astinenza da marijuana e foglie di cipolla, le due 20enni Luigetta Cannoni e Simona Stranguglioni, hanno consumato una micidiale purea fatta con mezzo chilo di "arcangelo fetente" e due chili di "terremoto dell'Olimpo". Dopo circa 20 minuti hanno iniziato ad avere tremende allucinazioni ed a dare in escandescenze intestinali, liberando nell'atmosfera enormi quantità di micidiali gas che hanno intossicato tutta la popolazione da Grosio a Sondrio e generato un scossa sismica di 8,7 gradi Richter.

Una comitiva di sette Mayoon era in escursione in alta val Belviso alla ricerca dello Stambecco dalle palle di piombo, entità mitologica da loro venerata come se fosse una divinità perchè ritenuta protettrice di coloro che praticano la promiscuità carnale tra uomini ed animali al fine di raggiungere una maggiore armonia olistica con tutto il creato (si tratta di una dottrina particolarmente diffusa a Sondalo che va sotto il nome di ingroppianesimo). Dopo oltre cinque ore di cammino, i sette hanno deciso di fare una piccola pausa per rifocillarsi. Dopo una breve orgia cumulativa e bisessuale, hanno sentito una forte necessità di assumere sostanze psicotrope a cui hanno dato risposta ingurgitando circa 2 chili a testa di "tuono degli inferi", "terremoto dell'Olimpo" ed "arcangelo fetente". Poco dopo aver consumato il ferale pasto, i sette sicofanti si sono rimessi in marcia, convinti di essere molto vicini all'avvistamento dello "Stambecco dalle palle di piombo". All'improvviso sono stati però tutti colti da un fortissimo attacco di delirium tremens gastrointestinale che li ha costretti a ruttare e petare per circa due ore e mezza. Spaventosi sono stati gli effetti delle emissioni:
  • morte per veneficio di circa il 75% della fauna selvatica della val Belviso
  • caduta di quattordici frane che hanno sommerso otto centri abitati
  • incendio di 622 ettari di bosco
  • intossicazione di 1.200 abitanti della val Belviso (che presentano sintomi assai simili a quelli riscontrati nelle persone colpite dalla diossina di Seveso)

Dopo quest'ultima catastrofe ambientale, il mite popolo caronese ha deciso di dire "basta", esasperato dagli abusi e dai comportamenti antisociali dei Mayoon, del tutto incompatibili con uno stile di vita tranquillo e riservato adottata da secoli a Carona. Un drappello di poliziotti in assetto antisommossa ha perciò sgomberato l'accampamento dei Mayoon, traendoli in arresto e trasportandoli coattivamente presso il Centro di Clisterotecnica Sperimentale di Tresenda, dove saranno sottoposti ad un'innovativa terapia di sanificazione, basata sul principio del double pomp single spurg:
  • una prima somministrazione in enteroclisma di calce viva (5 kg a persona) a fini di sanificazione gastroenterica e psichiatrica, seguita da
  • una definitiva sigillazione dei visceri con una somministrazione rettale di cemento a presa rapida tramite betonpompa

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