martedì 12 febbraio 2013

Anteprima mondiale del film “Pornocracy in the Banana Republic”

Domenica 24 e lunedì 25 febbraio, in tutte le sale cinematografiche italiane è in programma la proiezione in anteprima mondiale del film hard “Pornocracy in the Banana Republic”. La regia è stata curata da George Naples, meglio noto come ‘o spadone vesuviano per la sua rigogliosa ed irriducibile tendenza al satirismo.

Il film è diviso in episodi, di cui si riportano i titoli, a minor gloria e maggior disdoro:
  • We were hard (years & years ago) - con Robert Maroon, Robert Calderon, Robert Castles (è previsto un cameo recitato da Hubert Boss, meglio noto come “il budino celtico”)
  • Centristic Penetration (sobriety pigs) - con Mario LaMonta, Janfry Fine, P.F. Casinos (riprese in parte effettuate con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana)
  • The late comers (infinite waiting in erection) - con P.L. McBers, Nick La Mentula, Matt Florentine (è previsto un cameo recitato da Rose Bindella, meglio nota come “casta dominatrix”)
  • The no shame old parackar (never so soft) - con Silvan Brianza, Danielle Silyconis, Laura McRap e Mary Stall Bresciani (alcune scene orgiastico - scolastiche di M.S. Bresciani sono state girate in un asilo, con bambini pre-puberi che si accoppiano con la maestrina - con il denaro guadagnato dai criaturi per la loro prestazione intellettuale è stato possibile rimediare ai tagli alla scuola pubblica ed acquistare la carta igienica)
  • Five star big pertick (V-fuck day) - con il superdotato Joseph Grill (episodio ambientato un in carrugio digitale genovese, raccomandato agli amanti del sesso virtuale e del “dirty talking”)
  • Slow fucking tribunal (the sicilian stallion) - con Antony Slowfucker Ingrosso (contorsionismi kamasutrico-trinacrici di ogni tipo sul banco degli imputati)

Al termine della proiezione, in ogni cinema di Banana Republic, sarà proiettato uno spot di Pubblicità Regresso che invita i cittadini a recarsi alle urne per il voto, con le seguenti avvertenze:
  1. presentarsi ai seggi con le brache alle caviglie e la minchia di fuori
  2. per votare occorre usare essa stessa medesima minchia (in tempo di spending review è necessario risparmiare sulle matite)
  3. se la scheda elettorale cadesse in terra, occorre agevolare il lavoro del personale di servizio al seggio chinandosi immediatamente per raccoglierla e dando loro le spalle
  4. evitare di masturbarsi nella cabina elettorale per evitare l’incriminazione col capo di imputazione di atti osceni e vilipendio delle istituzioni (per essere sicuri dell’impunità si consiglia caldamente di commettere qualche crimine contro l’umanità oppure di fare un buco di 700 milioni di Euro nei conti di una banca)

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