lunedì 26 novembre 2018

Morbegno (SO). Istituzione della Polizia Municipale Mentale

L'amministrazione comunale di Morbegno ha istituito la Polizia Municipale Mentale (PMM). Il procedimento che ha portato alla nascita di questa nuova istituzione è stato assai articolato:
  • deliberazione in prima lettura da parte del Gran Consiglio delle Cariatidi (camera alta)
  • deliberazione in seconda lettura della Dieta degli Infermi (camera bassa)
  • emanazione dei decreti e regolamenti attuativi e di funzionamento da parte del Direttorio degli Immobili (organo di governo cittadino)
La PMM nasce di fatto dalla trasformazione dei compiti istituzionali della pre-esistente Polizia Municipale. Infatti, tra coloro che sono investiti del gravoso compito di (s)governare la ridente cittadina del Bitto è via via maturata la convinzione che il vero problema di ordine e sicurezza pubblico non fosse la circolazione stradale ma l'attività mentale e di pensiero dei cittadini.
Non a caso, in parallelo all'istituzione della PMM, è stata deliberata l'abrogazione del Codice della Strada, che è stato sostituito dal Codice Comportamentale Mentale Cittadino (CCMC). Il corpus normativo in questione detta disposizioni inerenti l'attività di pensiero dei residenti a Morbegno ed è suddiviso in due parti fondamentali:
  • norme di comportamento
  • sanzioni per le infrazioni alle norme di comportamento
Va da se che la PMM è l'organo deputato a far osservare il CCMC ed alla repressione delle infrazioni.

Innanzitutto, è da sottolineare come il legislatore sia stato mosso da un ben preciso intento: limitare al minimo indispensabile l'attività mentale del popolo. L'assunto giuridico e filosofico che sta dietro al CCMC è semplice: meno il popolo pensa, più lo stesso medesimo popolo è felice, privo di preoccupazioni, angustie et similia. Non a caso, la Costituzione comunale di Morbegno sancisce tra i suoi principi fondamentali che "E' precipuo compito delle pubbliche istituzioni oligocratiche ed aristarchiche provvedere alla felicità dei cittadini ed alla loro assenza di preoccupazioni". Da tale principio giuridico, di portata generale, discende quindi a cascata l'assunto politico-programmatico tale per cui "via il pensiero, via le preoccupazioni e la tristezza" e, di conseguenza, “via il pensiero, ecco la felicità di massa”.
Ecco quindi dimostrata la necessità di limitare al minimo indispensabile l'attività di pensiero della cittadinanza, all'insegna del "meno memoria e più baldoria" ed anche "meno cogitanza e più esultanza".

Tenuto conto che il perseguimento della gioia di massa è compito costituzionalmente sancito per le istituzioni, il fatto che delle singole persone pensino e ragionino, generando di per se stesse uno stato di insoddisfazione, comporta un rischio di contagio per l'intero corpo sociale, con conseguenti rischi di corruzione e depressione dello stato d'animo collettivo. È perciò facile dedurre come la tristezza si configuri come atto intrinsecamente eversivo e, di conseguenza, la limitazione del pensiero sia un questione squisitamente di ordine pubblico. Giunti a tal punto, è facile comprendere la previsione di limitazioni e divieti di pensiero in forza del CCMC e la conseguente attività di prevenzione e repressione in capo alla PMM.

Principali infrazioni mentali e relative sanzioni
  • mancata manifestazione di allegria in pubblico (7 anni di reclusione più 24 mesi di riprogrammazione)
  • pessimismo sul futuro del paese (5 anni di reclusione più 18 mesi di riprogrammazione)
  • ragionamento su argomenti diversi dal proprio lavoro e dalle faccende domestiche (3 anni di reclusione, seguiti da 12 mesi di riprogrammazione)
  • valutazioni sulla qualità delle scelte politiche dell'Amministrazione Comunale (2 anni e mezzo di reclusione ed 8 mesi di riprogrammazione)
  • formarsi una cattiva opinione sulla manutenzione di giardinetti pubblici e verde urbano (2 anni di reclusione e 6 mesi di riprogrammazione)
  • avere delle perplessità sulla circolazione stradale all'interno del centro abitato (18 mesi di reclusione e 4 mesi di riprogrammazione)
  • ritenere troppo esose le imposte comunali (un anno di reclusione e 2 mesi di riprogrammazione)
  • reati bagatellari: cattive opinioni su fiere, mercatini e manifestazioni enogastronomiche, pensieri critici sul piano di governo del territorio, mali pensieri sulla produttività e la dedizione al lavoro dei dipendenti comunali, dubbi sulla moralità dei governanti, insinuazioni sulla passione dei medesimi governanti per atti sessuali innaturali ed impropri. In questi casi sono previsti 6 mesi di reclusione ed un mese di riprogrammazione.
Vale la pena di sottolineare quanto segue:
  • per tutte le infrazioni al CCMC esiste l'aggravante della comunicazione a terzi dei propri pensieri (pena detentiva aumentata del 30% in caso di comunicazione a persone facenti parte del nucleo familiare anagrafico, aumento del 50% in tutti gli altri casi). Sempre in caso di comunicazione a terzi di pensieri negativi, per coloro che ne sono destinatari è disposto un ciclo di sedute di riprogrammazione preventiva della durata di 8 ore (in caso di rifiuto alla frequenza si configura ope legis la medesima figura di reato ascritta all'autore dell'infrazione).
  • tutti coloro che sono sotto processo per infrazione al CCMC possono, prima dell'apertura della fase dibattimentale, presentare al magistrato giudicante (e per conoscenza al procuratore) motivata istanza di formattazione mentale, ove si rende ampia e liberatoria confessione delle infrazioni consumate. Se la stessa viene accolta dal giudice (previo parere del PM) il reato ascritto si considera estinto, con conseguente chiusura del procedimento penale. Col decreto di accettazione, il giudice definisce anche le modalità tecniche di formattazione (lobotomia, elettroshock, confino in località Campovico). Dell'avvenuta formattazione mentale è data notizia alla popolazione con i più opportuni mezzi di comunicazione.
Organizzazione della Polizia Municipale Mentale
La PMM è comandata dal Primo Lord Protettore della Mente (scelto dal Direttorio degli Immobili in una rosa di nomi approvata con votazione in seduta comune del Gran Consiglio delle Cariatidi e della Dieta degli Infermi).
Il corpo è suddiviso in cinque divisioni, ciascuna diretta da un Cancelliere della Mente e dello Spirito:
  • divisione I - promozione dell'allegria e dell'ilarità collettive
  • divisione II - polizia di prevenzione del pensiero negativo
  • divisione III - polizia giudiziaria per la vigilanza e repressione del pensiero negativo
  • divisione IV - attività giurisdizionale (assomma le funzioni di istruzione penale, pubblica accusa e giudicante)
  • divisione V - esecuzione penale ed attività di rieducazione e formattazione
Il personale operativo è strutturato secondo la seguente gerarchia:
  • maresciallo mentale
  • brigadiere spirituale
  • appuntato psichico
  • agente intellettuale
  • agente mentale semplice

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