mercoledì 10 luglio 2013

I sigillo - Crepuscolo alle 11 di mattina sulla bassa Valtellina

Aveva appena finito di cambiare i pannolini ad Onestino, che ragliava giulivo nella sua culla. Miss Sunset si era malamente adattata alla sua vita di ragazza madre, costretta a mettere al mondo Onestino, il futuro Messia low-cost che aveva davanti a se un fulgido futuro come leader  carismatico ed arruffapopoli della classe sociale dei braccianti intellettuali.

Miss Sunset ricordava come un incubo il giorno in cui gli arcangeli con gli scarponi chiodati Piersamuele e GianGioele gli recarono l'annuncio della sua maternità. Rimase sconvolta: "ma come?? non conosco uomo ... è vero, ogni tanto mi compero qualche insaccato quando sono in offerta, ma come faccio a concepire?? e poi, chi è il padre?? non capisco, quale castigo si stia per abbattere su di me??", continuava a ripetere in modo sconnesso. 

"Non avere paura, o piena di disgrazia, sappi che hai trovato ascolto presso l'Ente supremo, il padre del figlio che metterai al mondo, lui ci ha mandato qui ad adempiere ai doveri coniugali per interposta persona. Questo ci costa molto, ma la sua volontà è per noi superiore a qualunque dubbio, repulsione o fiero orrore che possiamo provare", rispose Piersamuele.

"Tu metterai al mondo un figlio e lo chiamerai Onestino. L'Ente supremo gli darà il trono di Efrem, la sapienza di Dioniso Tracanna e la statura istituzionale del sub-comandante Toscanello. Lui sarà riconosciuto nei secoli dei secoli come l'unica speranza e la luce delle moltitudini oceaniche di analfabeti laureati, braccianti intellettuali e barattieri dell'ecosistema che ammorbano questa città. E adesso, dai anche tu prova della tua sottomissione all'Ente supremo, predisponiti acconciamente e lascia che noi possiamo portare a termine il nostro compito. Tra l'altro andiamo di fretta, tra 20 minuti dobbiamo prendere servizio, è il nostro primo giorno come operai addetti a picco e pala nella fabbrica di isocianato di metile appena aperta dal WWF", aggiunse GianGioele.

Per non prolungare troppo il (loro) strazio, i due arcangeli sbrigarono in modo veloce ed assai ruspante la loro incombenza e poi volarono via. Miss Sunset era rimasta totalmente basita da questa annunciazione del tutto priva di ogni romanticismo. Superato il primo momento di assoluto imbarazzo, si inginocchiò a terra per poi esclamare: "eccomi Ente supremo, sia fatto a me secondo la tua volontà, io sono l'ancella innocente del buonismo e del classismo ambientalista mangione, oratoriano, multirazziale, equo-solidale, terzomondista a spese altrui che funestano questa città. Io prendo su di me le colpe dell'alta società e ne faccio la mia virtù. Se devo dare alla luce Onestino, così sia ... ma perchè mi hai mandato a recarmi annuncio questi due spaccapietre?? Se mi mandavi l'arcangelo Gabriele, tutto biondo e con la veste candida, ben volentieri avrei raccolto l'annunciazione non solo di Onestino ma anche di una mezza dozzina di suoi fratelli. Tutto sta nei modi"

L'Ente supremo sputò la gomma da masticare e rispose a Miss Sunset dall'alto dei cieli: "Tu devi sapere che le mie vie son infinite e talvolta impescrutabili pure per me, soprattutto quando ho appena iniziato la damigiana. Comunque ho pensato che tu fossi amante della cucina ruspante e casereccia, consumata in piedi, dove capita capita, un tanto al pezzo, alla campagnola. De resto, come ben sai, la prima volta fa sempre male ... ne terrò conto per la prossima annunciazione"

Quando la notizia che miss Sunset era in amara attesa si diffuse in città vennero proclamate 8 settimane di lutto cittadino. La popolazione era straziata da un dolore irrimediabile ed orbata anche della più meschina speme. In preda ad un sussulto di dignità e ad astratti furori estetici, un gruppo di impavidi patrioti andò da Miss Sunset e le intimò di lasciare la città prima della nascita di Onestino, poichè ad ogni sconcio dev'essere posto un limite. Miss Sunset, seriamente spaventata, fece le valigie e si ritirò in montagna, in ricerca di quiete e serenità in attesa del parto. 

Onestino venne alla luce nella Greppia di una stalla in un pomeriggio di tormenta, aiutato da tre boscaioli in qualità di ostetrici. Appena vista la luce, Onestino iniziò a barrire e ragliare in modo poderoso, a conferma del fatto che il futuro entra in noi prima che accada. Miss Sunset era stravolta, ma si intenerì all'inverosimile quando il criaturo iniziò a petare in maniera tale da far cadere le foglie degli alberi nei boschi circostanti. "Sentilo come tromboneggia, con che saggezza, ha un brillante futuro davanti a se al vertice delle istituzioni della mia città. Forse è veramente valsa la pena di sopportare tutto questo", pensò la puerpera. 

Ora Onestino ha compiuto 4 anni e porta su di se i segni della predestinazione. La mamma lo ha riportato a vivere in città, dove

  • grazie al Q.I. pari a quello di un bruco e
  • in forza delle due lauree (precocemente conseguite) in analfabetismo teorico ed analfabetismo applicato

è assurto ad idolo delle folle e profeta delle masse. Non solo, per diritto divino e consuetudine cittadina, è stato già nominato: ras dell'oratorio, vice podestà, luogotenente parroco e Presidente onorario della Commissione di certificazione dell'illibatezza delle fanciulle di buona famiglia. 

Onestino ha un brillante futuro davanti. Il suo essere totalmente decerebrato gli fa guadagnare un consenso plebiscitario tra le osannanti masse, convinti che lui incarni le magnifiche sorti e progressive. 

Sin dalla sua nascita Miss Sunset ha sempre avuto un solo desiderio, cui ha sacrificato ogni altro progetto e/o aspirazione: il continuo aumento della cupezza, sia dentro di lei che attorno a lei. Alla fine aveva realizzato che il pargoletto Onestino era il coronamento di questo suo grande sogno. Anche per questo era riuscita a rielaborare il lutto dell'annunciazione da parte di Piersamuele e GianGioele. 

Miss Sunset guarda con dolcezza Onestino, la commozione gli fa velare gli occhi. Ad un certo punto, tutto di un botto alle 11 di mattina iniziò il crepuscolo. Miss Sunset aveva realizzato se stessa ed il progetto di una vita intera...

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