Assurto a notorietà in occasione del sisma che ha colpito l’Aquila 3 anni
fa, il Centro sismologico chiavennasco ha ora diramato un bollettino col quale
pronostica per il prossimo 22 luglio un sisma che dovrebbe colpire Menarola. È
stato perciò predisposto un piano di evacuazione del paese, requisendo per la
bisogna il locale caldaia del municipio di Samolaco. Alcuni consiglieri comunali
di maggioranza di quest’ultimo comune hanno protestato, affermando che Samolaco
non è Lampedusa e non può essere investito da ondate di profughi. È stata perciò
presentata in con(s)iglio comunale una mozione atta ad impegnare
l’amministrazione affinchè gli sfollati siano respinti alla frontiera o, in
subordine, siano alloggiati in stalle ed adibiti a lavori agricoli di fatica,
solitamente svolti da cavalli avelignesi (aratura, trasporto di tronchi e via zappando).
Pasquino Pinzocheri Press Agency ha assunto informazioni da fonti che
intendono restare anonime (in quanto retribuite per la delazione con generi di
prima necessità quali esplosivi per abbattimento tralicci, violini di capra di
produzione cinese acconciamente parassitati da bacherozzi, cotechini birichini
a marchio La Ricicletta ed altre derrate in grado di fare vomitare avvoltoi,
caimani e varani). Si apprende che:
- Oltre che di geofisica, il Centro sismologico chiavennasco si occupa anche di sperimentazioni su nuove sostanze allucinogene, per cui un terremoto può essere previsto a Menarola quando invece si verificherà nel cervello di Syd Barrett (riesumato per l’occasione)
- La presa di posizione dei samolachesi non è dettata da egoismo e mancanza di spirito solidale ma è essenzialmente dovuta ad un vertiginoso aumento del consumo umano di silati di mais in origine destinati all’alimentazione bovina (la fermentazione in ambiente anaerobico produce sostanze in grado di produrre allucinazioni collettive)
- Qualche cavallo avelignese è di recente penetrato in municipio durante un consiglio comunale ed ha usato brutale violenza a tutti i presenti. Ciò ha lasciato tracce indelebili nelle psiche di ognuno, con evidenti stati di alterazione della percezione.
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