giovedì 17 dicembre 2015

Cantico delle fregature

Altissimu, onnipotente, bancatore,
tue so’ le pecunie, l'incassi e 'l profitto et onne guiderdone.
Ad te solo, Ricchissimo, se addicano,
et nullo umano pidocchio est dignu te rimirare.
Laudato sie, mi’ bancatore, cum tucte le tue fregature,
spetialmente sua maestà lo frate interesse,
lo qual est voracissimo, et spolpa noi per te.
Et ellu è strangolante et schiacciante cum grande ardore:
de te, bancatore, porta il morso et dilania.
Laudato si’, mi’ bancatore, per sora cambiale et le esattoriali cartelle:
in tasche nostre l’ài mandate taglienti et roventi et concupiscienti.
Laudato si’, mi’ bancatore, per frate bonifico
et per telematico et contante et versamento et onne raggiro,
per lo quale a le tue creature porti dissanguamento.
Laudato si’, mi’ bancatore, per frate addebito,
lo quale è multo sitibondo et succhiante et rapace et predace.
Laudato si’, mi’ bancatore, per frate mutuo,
per lo quale te magni le case nostre:
ed ello è greve et plumbeo et scannante et strangolante.
Laudato si’, mi’ bancatore, per sora nostra ipoteca,
la quale ne strozza et sodomizza,
et produce diversi dolori con ferite et sanguinamento et alesamento.
Laudato si’, mi’ bancatore, per quelli ke espropriano per lo tuo splendore
et ottengono infamitate et riprovatione.
Beati quelli ke taglieggeranno in pace,
ke da te, Altissimo, saranno ripagati.
Laudato si’, mi’ bancatore, per sora nostra esecuzione immobiliare,
da la quale casa de homo vivente non pò scampare:
guai a quelli ke vivono ne le scarsezze materiali;
beati quelli ke ubbidiranno a le tue sanctissime volontà,
ke la perdita patrimoniale ‘l farrà meno male.

Laudate e benedicete mi’ bancatore et rengratiate
e serviatelo cum grande humilitate ed inferioritate.

martedì 15 dicembre 2015

Accoglieremo a braccia aperte...

... quelli che hanno rubato ma senza nascondersi dietro un'idea
... i giocatori d'azzardo che hanno sbattuto la loro vita sul banco
... quelli che hanno tradito una bandiera che gli hanno appiccato addosso senza chiedere il permesso
... i bevitori senza speranza che hanno troppe croci da soffocare
... quelli che hanno disertato una guerra che non era la loro
... i cani con un ideale che vanno fieri dell'odore di battaglia che si portano addosso
... quelli che non sono stati all'altezza delle follie scelte da altri
... gli sconfitti accusati di essere contagiosi con la loro infelicità
... quelli che hanno sbagliato forte ma decidendo da soli
... i cavalli da tiro che hanno scelto di iniziare a guardare avanti e non più in basso
... quelli che sono partiti senza sapere bene il perchè
... le anime che hanno camminato al buio una vita intera per uscire dalle catacombe della memoria
... quelli che non hanno confessato ed espiato peccati inventati per loro dai protettori delle coscienze
... gli attori paralizzati nei camerini del teatro
... quelli che non hanno creduto agli eroi che passa il convento
... i musicisti che consumano i loro violini nelle piazze
... quelli che hanno pensato male e non hanno dato retta ai guardiani della mente
... gli ex bambini che hanno demolito la censura emotiva
... quelli che hanno sentito il suono di campane ignote ai più
... i reduci dalla grande faida contro la menzogna
... quelli che per essere squilibrati non hanno avuto bisogno di pendere dalla labbra di qualche profeta
... i navigatori che hanno frantumato la bussola a martellate
... quelli che hanno preso mille direzioni ed hanno fame di un posto da chiamare "casa"
... donne e uomini "sbagliati" e non più recuperabili nei loro desideri smisurati
... quelli condannati a vagabondare e quelli costretti a restare immobili
... i brutti sporchi e cattivi con il loro odore di periferia e di oblio
... quelli che danno retta alle voci che hanno dentro e stanno a guardare la schiuma del mare
... le persone provvisorie che vengono da altri posti e da altre solitudini
... quelli che solcano le metropoli con il loro isolamento che rasenta l'apartheid
... ragazze e ragazzi dissepolti dopo troppi anni di incomunicabilità massificata
... quelli che conoscono la voglia di ridere ed il coraggio di stare fuori
... i fiori sbocciati di nascosto nati da talenti segregati da tempo immemore
... quelli che hanno preso la parola nonostante il divieto dei sapienti
... gli autodidatti dei sentimenti che si sono costruiti da soli passioni ed ideologie
... quelli che consumano solamente scarpe e polvere di strade
... i sognatori che scrutano l'orizzonte per vaccinarsi contro la mediocrità
... quelli che leggono libri proibiti per ubriacarsi di un sapere gioiosamente distorto
... i partigiani che si battono da sempre contro la tristezza e la rassegnazione dei loro simili
... quelli che conoscono verità proibite e non riescono a tenerle tutte per loro
... gli invisibili stanchi di attendere di esser raccolti come fossero funghi dal primo che passa
... quelli che hanno parlato la loro lingua nonostante gli continuassero a dire che era morta
... quelli che sono così diversi da essere stati etichettati come folli
... quelli che ogni giorno scendono nelle strade per non morire sulla porta aspettando un salvatore qualsiasi